Chiesa cattolica: differenze tra le versioni

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Da Giolitti in poi tutti hanno capito che per mantenere il potere in [[Italia]] è necessario avere la Chiesa dalla propria parte. La Chiesa viceversa ha imparato a vedere nello stato italiano un benefattore, un'entità  che al momento del bisogno interviene a salvarlo. Accadrà  lo stesso nel [[1984]]. La politica cerca l'alleanza con la Chiesa per ottenere consensi; per questo interviene a sostegno del clero per aiutarlo a sopravvivere malgrado la fine del suo potere temporale e la crisi delle sue finanze. Inoltre, l'introduzione del reato di vilipendio al papa e alla religione vuole giustificare l'esistenza di uno stato alternativo.
Da Giolitti in poi tutti hanno capito che per mantenere il potere in [[Italia]] è necessario avere la Chiesa dalla propria parte. La Chiesa viceversa ha imparato a vedere nello stato italiano un benefattore, un'entità  che al momento del bisogno interviene a salvarlo. Accadrà  lo stesso nel [[1984]]. La politica cerca l'alleanza con la Chiesa per ottenere consensi; per questo interviene a sostegno del clero per aiutarlo a sopravvivere malgrado la fine del suo potere temporale e la crisi delle sue finanze. Inoltre, l'introduzione del reato di vilipendio al papa e alla religione vuole giustificare l'esistenza di uno stato alternativo.


I rapporti tra Chiesa e Regime non furono tuttavia sempre rosei. Mussolini rivendica il primato del [[fascismo]] nell'ambito dell'[[educazione]] delle [[massa|masse]] e nel [[1931]] scioglie l'Azione Cattolica in quanto organizzaizone non fascista. Il papa Pio XI rispose con l'ecniclica ''Non Abbiamo Bisogno'' (29 giugno 1931), scritta in difesa dell'Azione Cattolica italiana e dove il fascismo viene definito: « una vera e propria statolatria pagana, non meno in contrasto con i diritti naturali della famiglia che con i diritti soprannaturali della Chiesa ». Nel [[1938]] Pio XI si mostrò critico verso le leggi razziali. Il suo successore, Pio XII, fu ben accolto da Mussolini <ref>A tal proposito nel diario di Galeazzo Ciano sta scritto: Mussolini «''è contento dell'elezione di Pacelli. Si ripromette di fargli pervenire alcuni consigli circa quanto potrà  fare per governare utilmente la Chiesa''» (Andrea Riccardi, ''Roma città  sacra? Dalla Conciliazione all'operazione Sturzo'', Vita e pensiero, Milano, 1979, p. 181)</ref>; il papa sembrò ricambiargli il sostegno togliendo dall'''Indice'' i libri di [[Charles Maurras]], animatore di [[Action Française]], un gruppo politico di estrema destra, [[antisemita]] e [[anticomunismo|anticomunista]], che aveva molti simpatizzanti e seguaci cattolici. Pio XII resta uno dei papi più ambigui della storia, in particolare destano vivaci dibattiti i suoi atteggiamenti verso il [[fascismo]], la guerra e l'[[antisemitismo]] (formalmente condannati ma nella realtà  non sempre si comportò coerentemente con le dichiarazioni ufficiali.<ref> Destarono, e destano ancor oggi, sospetti di complicità  con il totalitarismo nazi-fascista soprattutto i suoi silenzi di fronte alle tragedie della guerra e dell'[[olocausto]]. In ogni modo il suo atteggiamento durante la guerra è oggetto di dibattito storico. Si veda: ''[http://cronologia.leonardo.it/storia/a1943o.htm Pio XII: documentazione storica]'', ''[http://it.wikipedia.org/wiki/Pio_XII_e_l%27Olocausto Pio XII e l'Olocausto]''</ref>).
I rapporti tra Chiesa e Regime non furono tuttavia sempre rosei. Mussolini rivendica il primato del [[fascismo]] nell'ambito dell'[[educazione]] delle [[massa|masse]] e nel [[1931]] scioglie l'Azione Cattolica in quanto organizzaizone non fascista. Il papa Pio XI rispose con l'ecniclica ''Non Abbiamo Bisogno'' (29 giugno 1931), scritta in difesa dell'Azione Cattolica italiana e dove il fascismo viene definito: « una vera e propria statolatria pagana, non meno in contrasto con i diritti naturali della famiglia che con i diritti soprannaturali della Chiesa ». Nel [[1938]] Pio XI si mostrò critico verso le leggi razziali. Il suo successore, Pio XII, fu ben accolto da Mussolini <ref>A tal proposito nel diario di Galeazzo Ciano sta scritto: Mussolini «''è contento dell'elezione di Pacelli. Si ripromette di fargli pervenire alcuni consigli circa quanto potrà  fare per governare utilmente la Chiesa''» (Andrea Riccardi, ''Roma città  sacra? Dalla Conciliazione all'operazione Sturzo'', Vita e pensiero, Milano, 1979, p. 181)</ref>; il papa sembrò ricambiargli il sostegno togliendo dall'''Indice'' i libri di [[Charles Maurras]], animatore di [[Action Française]], un gruppo politico di estrema destra, [[antisemita]] e [[anticomunismo|anticomunista]], che aveva molti simpatizzanti e seguaci cattolici. Pio XII resta uno dei papi più ambigui della storia, in particolare destano vivaci dibattiti i suoi atteggiamenti verso il [[fascismo]], la guerra e l'[[antisemitismo]] (formalmente condannati ma nella realtà  non sempre si comportò coerentemente con le dichiarazioni ufficiali. <ref> Destarono, e destano ancor oggi, sospetti di complicità  con il totalitarismo nazi-fascista soprattutto i suoi silenzi di fronte alle tragedie della guerra e dell'[[olocausto]]. In ogni modo il suo atteggiamento durante la guerra è oggetto di dibattito storico. Si veda: ''[http://cronologia.leonardo.it/storia/a1943o.htm Pio XII: documentazione storica]'', ''[http://it.wikipedia.org/wiki/Pio_XII_e_l%27Olocausto Pio XII e l'Olocausto]''</ref>).


== I rapporti tra Chiesa e Repubblica italiana ==
== I rapporti tra Chiesa e Repubblica italiana ==
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