Charlotte Wilson: differenze tra le versioni

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Charlotte Wilson, grazie alle attività propagandistica svolte da [[Freedom]], svolgerà un compito importantissimo nel coordinamento e sostentamento dei rivoluzionari anarchici europei ed americani. A questo scopo tradurrà e scriverà diversi articoli e saggi, come per esempio ''Work'', pubblicato nel [[1888]] ed erroneamente per tanto tempo attribuito a [[Kropotkin]]. A lei va anche riconosciuto il merito di essersi battuta nel campo del [[femminismo]], partecipando alla fondazione di diverse organizzazioni, tra cui: ''Women's Industrial Council'', ''Women's Local Government Society'', ''Women's Freedom League'' e la ''Fabian Women's Group''.
Charlotte Wilson, grazie alle attività propagandistica svolte da [[Freedom]], svolgerà un compito importantissimo nel coordinamento e sostentamento dei rivoluzionari anarchici europei ed americani. A questo scopo tradurrà e scriverà diversi articoli e saggi, come per esempio ''Work'', pubblicato nel [[1888]] ed erroneamente per tanto tempo attribuito a [[Kropotkin]]. A lei va anche riconosciuto il merito di essersi battuta nel campo del [[femminismo]], partecipando alla fondazione di diverse organizzazioni, tra cui: ''Women's Industrial Council'', ''Women's Local Government Society'', ''Women's Freedom League'' e la ''Fabian Women's Group''.


Dal [[1895]] al [[1912]] la direzione del [[Freedom (rivista)|giornale]] passa ad [[Alfred Marsh]]. Durante la prima guerra mondiale, ripresa la direzione di ''Freedom'', si distacca dalla linea interventista di [[Kropotkin]] che aveva promosso e firmato il [[Manifesto dei Sedici]]. Forse a causa di questi dissidi, abbandona l'attività politica dedicandosi all'assistenza dei prigionieri di guerra inglesi. I Wilson non avevano avuto figli, per questo dopo la morte del marito nel [[1932]] viene assistita dal nipote, Gerald Hankin. I due si trasferiscono negli Stati Uniti, dove concluderà la sua vita in una casa di cura per anziani.  
Dal [[1895]] al [[1912]] la direzione del [[Freedom (rivista)|giornale]] passa ad [[Alfred Marsh]]. Durante la Prima guerra mondiale, ripresa la direzione di ''Freedom'', si distacca dalla linea interventista di [[Kropotkin]] che aveva promosso e firmato il [[Manifesto dei Sedici]]. Forse a causa di questi dissidi, abbandona l'attività politica dedicandosi all'assistenza dei prigionieri di guerra inglesi. I Wilson non avevano avuto figli, per questo dopo la morte del marito nel [[1932]] viene assistita dal nipote, Gerald Hankin. I due si trasferiscono negli Stati Uniti, dove concluderà la sua vita in una casa di cura per anziani.  


Muore ad Irvington-on-Hudson, New York, il [[28 aprile]] del [[1944]], poco prima del suo novantesimo compleanno.
Muore ad Irvington-on-Hudson, New York, il [[28 aprile]] del [[1944]], poco prima del suo novantesimo compleanno.
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