Charles Amouroux: differenze tra le versioni

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'''Charles Amouroux''' ([[Chalabre]] ([[Aude]]), [[Francia]], [[24 dicembre]] [[1843]] – [[Parigi]], [[23 maggio]] [[1885]]) fu un rivoluzionario [[comunardo]].  
'''Charles Amouroux''' ([[Chalabre]] ([[Aude]]), [[Francia]], [[24 dicembre]] [[1843]] – [[Parigi]], [[23 maggio]] [[1885]]) fu un rivoluzionario [[comunardo]].  


Repubblicano radicale, dopo la caduta della Comune fu condannato alla deportazione. Amnistiato nel [[1880]], nell’aprile del [[1885]], poco prima della morte, fu eletto deputato dell'Assemblea legislativa francese.
Repubblicano radicale, dopo la caduta della Comune fu condannato alla deportazione. Amnistiato nel [[1880]], nell'aprile del [[1885]], poco prima della morte, fu eletto deputato dell'Assemblea legislativa francese.


== Biografia ==
== Biografia ==
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In maggio, repressa la Comune, fu arrestato dai versagliesi senza essere riconosciuto come un importante dirigente rivoluzionario: trasferito a [[Brest]], cercò di fuggire gettandosi in mare, ma fu ripreso e identificato. Subì quattro processi: per la sua partecipazione all'insurrezione di Lione, di Saint-Étienne, di Marsiglia e di Parigi. Con la condanna ai lavori forzati a vita, fu deportato in Nuova Caledonia dove, nell'estate del [[1878]], fu tra quei forzati che collaborarono con le forze coloniali alla repressione della rivolta dei nativi melanesiani, i ''kanaki'', sfruttati e impoveriti dagli espropri delle loro terre operati dai coloni francesi.  
In maggio, repressa la Comune, fu arrestato dai versagliesi senza essere riconosciuto come un importante dirigente rivoluzionario: trasferito a [[Brest]], cercò di fuggire gettandosi in mare, ma fu ripreso e identificato. Subì quattro processi: per la sua partecipazione all'insurrezione di Lione, di Saint-Étienne, di Marsiglia e di Parigi. Con la condanna ai lavori forzati a vita, fu deportato in Nuova Caledonia dove, nell'estate del [[1878]], fu tra quei forzati che collaborarono con le forze coloniali alla repressione della rivolta dei nativi melanesiani, i ''kanaki'', sfruttati e impoveriti dagli espropri delle loro terre operati dai coloni francesi.  


Amnistiato in base alla legge dell'[[11 luglio]] [[1880]], rientrò a Parigi, tornando alla politica attiva come collaboratore del quotidiano ''Le Radical'' e consigliere municipale dal [[1881]], anno in cui si presentò anche alle elezioni politiche, senza però essere eletto. Riuscì invece a entrare nell’Assemblea legislativa il [[5 aprile]] del [[1885]], sempre tra le fila dei repubblicani intransigenti, ma morì il mese dopo.
Amnistiato in base alla legge dell'[[11 luglio]] [[1880]], rientrò a Parigi, tornando alla politica attiva come collaboratore del quotidiano ''Le Radical'' e consigliere municipale dal [[1881]], anno in cui si presentò anche alle elezioni politiche, senza però essere eletto. Riuscì invece a entrare nell'Assemblea legislativa il [[5 aprile]] del [[1885]], sempre tra le fila dei repubblicani intransigenti, ma morì il mese dopo.


== Bibliografia ==
== Bibliografia ==
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