Centri sociali autogestiti dell'Emilia-Romagna: differenze tra le versioni

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===Vag61===
===Vag61===
Vag61 nacque con l'occupazione del ex Dopolavoro dei Monopoli di Stato in Via Azzo Gardino 61 il [[6 dicembre]] [[2003]], allo scopo di creare un ''media center''. Dopo le proteste dei proprietari dello stabile, i Monopoli di Stato, e nonostante un appello con migliaia di firmatari per la salvaguardia del Vag, il centro fu sgomberato il [[29 dicembre]] successivo <ref>[http://www.vag61.info/vag61/indices/index_43.html Un Media Center per la città. Un po' di storia...] dal sito del Vag61</ref>. Iniziarono le trattative con l'amministrazione comunale, in particolare tramite ''Valerio Monteventi'', consigliere comunale dal [[1990]] e rieletto nel [[2004]] come indipendente nelle liste di [[Rifondazione Comunista]], attivista del centro, per ottenere una nuova sede. Fu così assegnato al Vag l'edificio in via Paolo Fabbri 110, archivio della Procura della Repubblica del Tribunale in via di smantellamento. Dopo la ristrutturazione dello stabile il [[9 ottobre]] [[2004]] riaprì nella nuova sede, per la quale corrisponde al comune un affitto annuo di 14.000€. <ref>Comune di Bologna, Deliberazioni di giunta e consiglio n.231/2004 del 10/06/2004</ref>.  Nel 2008 i pagamenti vennero sospesi per qualche tempo, in risposta <ref>[http://www.vag61.info/vag61/articles/art_2397.html Vag61 di nuovo sotto attacco<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> ad un'ordinanza comunale che autorizza la Polizia Giudiziaria a porre i sigilli allo stabile qualora venissero somministrati cibi o bevande o riprodotta musica senza le dovute autorizzazioni. La convenzione è scaduta nell'agosto 2010 e non è ancora stata rinnovata. A novembre 2010 il centro sociale rese nota l'intenzione del Comune di Bologna, allora amministrato dal Commissario [[Anna Maria Cancellieri]] di trasferire la sede altrove. Ci furono proteste <ref>[http://vag61.noblogs.org/post/2010/11/29/vag61-ancora-sotto-tiro-ma-lanomalia-non-si-arrende/ VAG61 ANCORA SOTTO TIRO, MA L'ANOMALIA NON SI ARRENDE (comunicato) | Vag61 Spazio Libero Autogestito]</ref> e l'amministrazione commissariale tornò sui suoi passi
Vag61 nacque con l'occupazione del ex Dopolavoro dei Monopoli di Stato in Via Azzo Gardino 61 il [[6 dicembre]] [[2003]], allo scopo di creare un ''media center''. Dopo le proteste dei proprietari dello stabile, i Monopoli di Stato, e nonostante un appello con migliaia di firmatari per la salvaguardia del Vag, il centro fu sgomberato il [[29 dicembre]] successivo <ref>[http://www.vag61.info/vag61/indices/index_43.html Un Media Center per la città. Un po' di storia...] dal sito del Vag61</ref>. Iniziarono le trattative con l'amministrazione comunale, in particolare tramite ''Valerio Monteventi'', consigliere comunale dal [[1990]] e rieletto nel [[2004]] come indipendente nelle liste di [[Rifondazione Comunista]], attivista del centro, per ottenere una nuova sede. Fu così assegnato al Vag l'edificio in via Paolo Fabbri 110, archivio della Procura della Repubblica del Tribunale in via di smantellamento. Dopo la ristrutturazione dello stabile il [[9 ottobre]] [[2004]] riaprì nella nuova sede, per la quale corrisponde al comune un affitto annuo di 14.000€. <ref>Comune di Bologna, Deliberazioni di giunta e consiglio n.231/2004 del 10/06/2004</ref>.  Nel 2008 i pagamenti vennero sospesi per qualche tempo, in risposta <ref>[http://www.vag61.info/vag61/articles/art_2397.html Vag61 di nuovo sotto attacco<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> ad un'ordinanza comunale che autorizza la Polizia Giudiziaria a porre i sigilli allo stabile qualora venissero somministrati cibi o bevande o riprodotta musica senza le dovute autorizzazioni. La convenzione è scaduta nell'agosto 2010 e non è ancora stata rinnovata. A novembre 2010 il centro sociale rese nota l'intenzione del Comune di Bologna, allora amministrato dal Commissario [[Anna Maria Cancellieri]] di trasferire la sede altrove. Ci furono proteste <ref>[http://vag61.noblogs.org/post/2010/11/29/vag61-ancora-sotto-tiro-ma-lanomalia-non-si-arrende/ VAG61 ANCORA SOTTO TIRO, MA L'ANOMALIA NON SI ARRENDE (comunicato) | Vag61 Spazio Libero Autogestito]</ref> e l'amministrazione commissariale tornò sui suoi passi
Il '' progetto media center'' si propone di fornire libero accesso alla comunicazione indipendente alla cittadinanza, e in particolare ai migranti, studenti, minoranze, associazioni no-profit. Hanno inoltre sede nel centro sociale il ''Centro di documentazione dei Movimenti Francesco Lorusso/Carlo Giuliani'', il ''Collettivo studenti medi Utòpia''<ref>[http://archive.is/DKjh Utopia | Vag61 Spazio Libero Autogestito]</ref>, il ''Gruppo video Occhiovago'', le autoproduzioni musicali ''Studio61'', la ''Brigata cucinieri della Cirenaica'', un mercato settimanale dei produttori biologici organizzato dall'associazione Campiaperti <ref>[http://archive.is/f30Qa Campiaperti.org]</ref>, la redazione del giornale cartaceo e online ''Zic.it - Zero in Condotta''<ref>[http://www.zic.it/chi-siamo/ Chi siamo]</ref>, il progetto di produzioni di spettacolo per adolescenti a rischio del quartiere Pilastro ''Katun Party''. Vag61 è stato in passato anche sede della ''Rete Universitaria'', collettivo studentesco attivo dal novembre 2003, fino al suo scioglimento nel febbraio 2007 <ref>[http://reteuniversitariabologna.noblogs.org/post/2006/12/22/chisiamo Chi siamo | reteuniversitariabologna]</ref>, dell'emittente ''Radio Città Fujiko'', che trasmetteva dal primo piano dello stabile, e che ha traslocato in una nuova sede nel 2008 a seguito di dissidi sulla trasmissione di spot elettorali di estrema destra <ref>[http://www.vag61.info/vag61/articles/art_2511.html Vag61 sugli spot elettorali fascisti su Radiocittà fujiko<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>, e di altre realtà come il ''network della comunicazione antagonista Malabocca'' (attivo per circa un anno nel 2007-2008), il ''Bologna Free Software Forum'', il progetto informatico ''Comodino'', l'''UFO - unione fotografi organizzati''.
Il '' progetto media center'' si propone di fornire libero accesso alla comunicazione indipendente alla cittadinanza, e in particolare ai migranti, studenti, minoranze, associazioni no-profit. Hanno inoltre sede nel centro sociale il ''Centro di documentazione dei Movimenti Francesco Lorusso/Carlo Giuliani'', il ''Collettivo studenti medi Utòpia'' <ref>[http://archive.is/DKjh Utopia | Vag61 Spazio Libero Autogestito]</ref>, il ''Gruppo video Occhiovago'', le autoproduzioni musicali ''Studio61'', la ''Brigata cucinieri della Cirenaica'', un mercato settimanale dei produttori biologici organizzato dall'associazione Campiaperti <ref>[http://archive.is/f30Qa Campiaperti.org]</ref>, la redazione del giornale cartaceo e online ''Zic.it - Zero in Condotta'' <ref>[http://www.zic.it/chi-siamo/ Chi siamo]</ref>, il progetto di produzioni di spettacolo per adolescenti a rischio del quartiere Pilastro ''Katun Party''. Vag61 è stato in passato anche sede della ''Rete Universitaria'', collettivo studentesco attivo dal novembre 2003, fino al suo scioglimento nel febbraio 2007 <ref>[http://reteuniversitariabologna.noblogs.org/post/2006/12/22/chisiamo Chi siamo | reteuniversitariabologna]</ref>, dell'emittente ''Radio Città Fujiko'', che trasmetteva dal primo piano dello stabile, e che ha traslocato in una nuova sede nel 2008 a seguito di dissidi sulla trasmissione di spot elettorali di estrema destra <ref>[http://www.vag61.info/vag61/articles/art_2511.html Vag61 sugli spot elettorali fascisti su Radiocittà fujiko<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>, e di altre realtà come il ''network della comunicazione antagonista Malabocca'' (attivo per circa un anno nel 2007-2008), il ''Bologna Free Software Forum'', il progetto informatico ''Comodino'', l'''UFO - unione fotografi organizzati''.
Nel maggio [[2011]], con altri collettivi e centri sociali cittadini, Vag61 costituisce la Rete ''TimeOut''<ref name=autogenerato1 />, che a sua volta si riconosce, a livello nazionale, negli ''Stati generali della precarietà '', di cui a settembre proprio negli spazi di via Paolo Fabbri viene ospitata la quarta assemblea nazionale <ref>[http://archive.is/LitWQ BOLOGNA, 25 SETTEMBRE: COSTITUENTE DELLO SCIOPERO PRECARIO » Sciopero Precario<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
Nel maggio [[2011]], con altri collettivi e centri sociali cittadini, Vag61 costituisce la Rete ''TimeOut'' <ref name=autogenerato1 />, che a sua volta si riconosce, a livello nazionale, negli ''Stati generali della precarietà '', di cui a settembre proprio negli spazi di via Paolo Fabbri viene ospitata la quarta assemblea nazionale <ref>[http://archive.is/LitWQ BOLOGNA, 25 SETTEMBRE: COSTITUENTE DELLO SCIOPERO PRECARIO » Sciopero Precario<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.


===Villa Serena Occupata===
===Villa Serena Occupata===
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===Ex Mercato 24 (XM24) [SGOMBERATO]===
===Ex Mercato 24 (XM24) [SGOMBERATO]===
Nel luglio del [[2000]], sull'onda della protesta contro il vertice [[OCSE]], nacque in via Ranzani l'esperienza ''Contropiani'' (e della "Libera università Contropiani"), legata al movimento antiglobalizzazione e che sarà una delle realtà costituenti il ''Bologna Social Forum''. Nel [[2002]] l'amministrazione comunale guidata da Guazzaloca decise di togliere lo spazio a ''Contropiani'' e concesse l'utilizzo dell'ex mercato ortofrutticolo in via Fioravanti, che prese il nome di ''Ex Mercato 24'', comunemente abbreviato ''XM24''<ref>[http://www.ecn.org/xm24/ Cos'è l'XM24], dal sito web dell'XM24, consultato il 25-2-2008</ref>.  
Nel luglio del [[2000]], sull'onda della protesta contro il vertice [[OCSE]], nacque in via Ranzani l'esperienza ''Contropiani'' (e della "Libera università Contropiani"), legata al movimento antiglobalizzazione e che sarà una delle realtà costituenti il ''Bologna Social Forum''. Nel [[2002]] l'amministrazione comunale guidata da Guazzaloca decise di togliere lo spazio a ''Contropiani'' e concesse l'utilizzo dell'ex mercato ortofrutticolo in via Fioravanti, che prese il nome di ''Ex Mercato 24'', comunemente abbreviato ''XM24'' <ref>[http://www.ecn.org/xm24/ Cos'è l'XM24], dal sito web dell'XM24, consultato il 25-2-2008</ref>.  
Numerose le realtà associative e le iniziative che "abitano" gli spazi del XM24 oltre a ''Contropiani'': la "''Ciclofficina Ampioraggio''", l'associazione di giardinaggio critico "''Critical garden - Crepe urbane''", le gallerie artistiche "''Da Marisa gallery''" e "''Wernice''", il collettivo musicale "''Frigotecniche''", il collettivo per il diritto alla case e le occupazioni a scopo abitativo "''Habit_Azione''", il progetto di controinformazione "''Inf0SHoCK''", un mercatino biologico settimanale, la [[banca del tempo]] "''MOMO''", il collettivo queer "''frangettestreme''", il [[sound system]] "''Onde Bastarde''", l'"''Osservatorio America Latina''", una palestra, la [[camera oscura]] pubblica "''Reflecsa''", il collettivo per il recupero alimentare "''RobinFood''", la sala cinematografica "Salavisioni", una scuola di lingue ed una di italiano con migranti, la mediateca "Visual Space", il media-attivismo di "''Teleimmagini''", un internet point e il "''Coordinamento migranti Bologna''".  
Numerose le realtà associative e le iniziative che "abitano" gli spazi del XM24 oltre a ''Contropiani'': la "''Ciclofficina Ampioraggio''", l'associazione di giardinaggio critico "''Critical garden - Crepe urbane''", le gallerie artistiche "''Da Marisa gallery''" e "''Wernice''", il collettivo musicale "''Frigotecniche''", il collettivo per il diritto alla case e le occupazioni a scopo abitativo "''Habit_Azione''", il progetto di controinformazione "''Inf0SHoCK''", un mercatino biologico settimanale, la [[banca del tempo]] "''MOMO''", il collettivo queer "''frangettestreme''", il [[sound system]] "''Onde Bastarde''", l'"''Osservatorio America Latina''", una palestra, la [[camera oscura]] pubblica "''Reflecsa''", il collettivo per il recupero alimentare "''RobinFood''", la sala cinematografica "Salavisioni", una scuola di lingue ed una di italiano con migranti, la mediateca "Visual Space", il media-attivismo di "''Teleimmagini''", un internet point e il "''Coordinamento migranti Bologna''".  
Dal [[2005]] la nuova amministrazione comunale guidata da Cofferati dichiara che la convenzione per l'assegnazione dello spazio all'XM24 è solo un'assegnazione temporanea del 2002 e non un regolare contratto <ref>''Bologna: Cofferati, Nessun Contratto Tra Comune e Centro Sociale Xm24'', AdnKronos, 20-7-2006</ref>, e profila la chiusura del centro sociale per far spazio alla costruzione di nuovi edifici. Nel febbraio 2008 il comune ha dichiarato che i locali in cui si trova Xm24 non saranno demoliti, quindi, probabilmente, il c.s.a. potrà continuare la sua esistenza.
Dal [[2005]] la nuova amministrazione comunale guidata da Cofferati dichiara che la convenzione per l'assegnazione dello spazio all'XM24 è solo un'assegnazione temporanea del 2002 e non un regolare contratto <ref>''Bologna: Cofferati, Nessun Contratto Tra Comune e Centro Sociale Xm24'', AdnKronos, 20-7-2006</ref>, e profila la chiusura del centro sociale per far spazio alla costruzione di nuovi edifici. Nel febbraio 2008 il comune ha dichiarato che i locali in cui si trova Xm24 non saranno demoliti, quindi, probabilmente, il c.s.a. potrà continuare la sua esistenza.
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L'amministrazione comunale e le forze dell'ordine minacciano più volte lo sgombero, e vengono emesse ordinanze per richiedere che la struttura venga abbandonata. Nel [[2008]] riparte una nuova ondata di polemiche, in particolare per gli attacchi dell'opposizione di centrodestra all'amministrazione comunale per la tolleranza verso la situazione di illegalità e per la pressione dell'ente proprietario dello stabile. In seguito ad un nuovo rifiuto da parte degli occupanti di firmare un accordo con l'amministrazione comunale, il [[6 maggio]] del [[2008]] l'ex scuola viene sgomberata dai vigili urbani di Cesena e l'edificio viene destinato alla vendita a privati.
L'amministrazione comunale e le forze dell'ordine minacciano più volte lo sgombero, e vengono emesse ordinanze per richiedere che la struttura venga abbandonata. Nel [[2008]] riparte una nuova ondata di polemiche, in particolare per gli attacchi dell'opposizione di centrodestra all'amministrazione comunale per la tolleranza verso la situazione di illegalità e per la pressione dell'ente proprietario dello stabile. In seguito ad un nuovo rifiuto da parte degli occupanti di firmare un accordo con l'amministrazione comunale, il [[6 maggio]] del [[2008]] l'ex scuola viene sgomberata dai vigili urbani di Cesena e l'edificio viene destinato alla vendita a privati.


Il [[21 giugno]] 2008 il collettivo che fa riferimento al Confino ha nuovamente occupato uno stabile nella prima periferia di Cesena, a Case Castagnoli, ribattezzato '''Ex Consorzio'''<ref>[https://web.archive.org/web/20171129192400/http://www.informa-azione.info/cesena_occupato_ex_consorzio_agrario Cesena - Occupato ex-Consorzio Agrario da Informa-Azione]</ref>.
Il [[21 giugno]] 2008 il collettivo che fa riferimento al Confino ha nuovamente occupato uno stabile nella prima periferia di Cesena, a Case Castagnoli, ribattezzato '''Ex Consorzio''' <ref>[https://web.archive.org/web/20171129192400/http://www.informa-azione.info/cesena_occupato_ex_consorzio_agrario Cesena - Occupato ex-Consorzio Agrario da Informa-Azione]</ref>.


===Casa Rossa===
===Casa Rossa===
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