Centri di Identificazione ed Espulsione: differenze tra le versioni

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I '''CIE''' nascono in seguito all'adozione di politiche migratorie in sede comunitaria, ratificate con l''''accordo di Schengen''' ([[1995]]). Tuttavia già da qualche anno prima le politiche nazionali avevano cercato, attraverso misure via via più restrittive, di regolamentare i flussi migratori.
I '''CIE''' nascono in seguito all'adozione di politiche migratorie in sede comunitaria, ratificate con l''''accordo di Schengen''' ([[1995]]). Tuttavia già da qualche anno prima le politiche nazionali avevano cercato, attraverso misure via via più restrittive, di regolamentare i flussi migratori.


'''La prima legge italiana che disciplina il fenomeno migratorio è la n° 943 del 1986''': riconosce il diritto al ricongiungimento familiare e introduce il concetto di sanatoria. La successiva “'''legge Martelli'''” (n°39 del [[1990]]) è invece il primo tentativo di regolamentazione e programmazione dei flussi migratori, che però non prevede alcuna misura di integrazione. La “Martelli” introduce per la prima volta il concetto di espulsione: la Prefettura dispone l'espulsione del migrante, il quale ha 15 giorni di tempo per lasciare la penisola, a meno che non debba essere accompagnato direttamente alla frontiera per problemi di ordine pubblico.
'''La prima legge italiana che disciplina il fenomeno migratorio è la n° 943 del 1986''': riconosce il diritto al ricongiungimento familiare e introduce il concetto di sanatoria. La successiva “'''legge Martelli'''” (n° 39 del [[1990]]) è invece il primo tentativo di regolamentazione e programmazione dei flussi migratori, che però non prevede alcuna misura di integrazione. La “Martelli” introduce per la prima volta il concetto di espulsione: la Prefettura dispone l'espulsione del migrante, il quale ha 15 giorni di tempo per lasciare la penisola, a meno che non debba essere accompagnato direttamente alla frontiera per problemi di ordine pubblico.


Dopo l'incredibile flusso migratorio di albanesi verso l'[[Italia]] ([[1991]]), nel [[1995]] il “'''decreto Dini'''” (decreto legislativo 498, che però verrà lasciato cadere e non verrà convertito in legge) prevede che il Ministero dell'Intero possa individuare edifici e strutture in cui rinchiudere i migranti sottoposti all'obbligo di dimora.  
Dopo l'incredibile flusso migratorio di albanesi verso l'[[Italia]] ([[1991]]), nel [[1995]] il “'''decreto Dini'''” (decreto legislativo 498, che però verrà lasciato cadere e non verrà convertito in legge) prevede che il Ministero dell'Intero possa individuare edifici e strutture in cui rinchiudere i migranti sottoposti all'obbligo di dimora.  
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