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[[Image:UN1.jpg|thumb|300px|Prima pagina del primo numero di ''[[Umanità Nova]]'' del [[26 febbraio|26]]-[[27 febbraio]] [[1920]]. La violenza squadrista costrinse alla chiusura dle giornale nel dicembre del [[1922]].]] La '''[[censura]]''' in [[Italia]] durante il [[fascismo|ventennio fascista]] ([[1922]]-[[1944]]), consistente nella forte '''limitazione della [[libertà di stampa]]''', radiodiffusione, assemblea e della semplice [[libertà di espressione]] in pubblico, non fu una creazione del [[Fascismo|mussoliniano]], e non terminò con la fine del [[fascismo]], ma ebbe una grande influenza nella vita degli italiani durante la [[fascismo|dittatura]].
[[Image:UN1.jpg|thumb|300px|Prima pagina del primo numero di ''[[Umanità Nova]]'' del [[26 febbraio|26]]-[[27 febbraio]] [[1920]]. La violenza squadrista costrinse alla chiusura del giornale nel dicembre del [[1922]].]] La '''[[censura]]''' in [[Italia]] durante il [[fascismo|ventennio fascista]] ([[1922]]-[[1944]]), consistente nella forte '''limitazione della [[libertà di stampa]]''', radiodiffusione, assemblea e della semplice [[libertà di espressione]] in pubblico, non fu una creazione del [[Fascismo|mussoliniano]], e non terminò con la fine del [[fascismo]], ma ebbe una grande influenza nella vita degli italiani durante la [[fascismo|dittatura]].


I principali scopi di questa attività erano, in breve:
I principali scopi di questa attività erano, in breve:
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I nuovi revisionisti parlano di un servilismo dei giornalisti, e in questo sono sorprendentemente seguiti da molti altri autori, tra cui anche alcuni di sinistra, dato che questo sospetto è sempre stato attribuito alla stampa italiana, prima, durante e dopo il "Ventennio", e anche in tempi recenti la categoria non ha ancora dimostrato completamente la sua indipendenza dai "poteri forti". Un noto scrittore e giornalista italiano, Ennio Flaiano, notoriamente [[antifascismo|antifascista]], era solito dire che i giornalisti non devono preoccuparsi di "''quella irrilevante maggioranza di italiani''".
I nuovi revisionisti parlano di un servilismo dei giornalisti, e in questo sono sorprendentemente seguiti da molti altri autori, tra cui anche alcuni di sinistra, dato che questo sospetto è sempre stato attribuito alla stampa italiana, prima, durante e dopo il "Ventennio", e anche in tempi recenti la categoria non ha ancora dimostrato completamente la sua indipendenza dai "poteri forti". Un noto scrittore e giornalista italiano, Ennio Flaiano, notoriamente [[antifascismo|antifascista]], era solito dire che i giornalisti non devono preoccuparsi di "''quella irrilevante maggioranza di italiani''".
[[File:Pensiero_e_volonta.jpg|left|thumb|Anche ''[[Pensiero e Volontà]]'' cadde nelle grinfie della censura]]
[[File:Pensiero_e_volonta.jpg|left|thumb|Anche ''[[Pensiero e Volontà]]'' cadde nelle grinfie della censura.]]


=== Stampa clandestina ===
=== Stampa clandestina ===
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Il controllo sulle pubblicazioni lecite era condotto in pratica, alle rotative, da fedeli funzionari civili, e ciò diede vita alla comune battuta secondo cui qualsiasi testo che poteva raggiungere un lettore era stato "''scritto dal Duce e approvato dal caporeparto''".
Il controllo sulle pubblicazioni lecite era condotto in pratica, alle rotative, da fedeli funzionari civili, e ciò diede vita alla comune battuta secondo cui qualsiasi testo che poteva raggiungere un lettore era stato "''scritto dal Duce e approvato dal caporeparto''".


Come in qualsiasi sistema forte, la censura fascista suggeriva di comporre i giornali con una più ampia attenzione alla cronaca nei momenti politicamente più delicati, in modo da distrarre l'opinione pubblica dai passaggi pericolosi per il governo. La stampa creava allora dei "mostri" o si concentrava su figure terrorizzanti (assassini, serial killer, terroristi, pedofili, ecc.).  
Come in qualsiasi sistema forte, la censura fascista suggeriva di comporre i giornali con una più ampia attenzione alla cronaca nei momenti politicamente più delicati, in modo da distrarre l'opinione pubblica dai passaggi pericolosi per il governo. La stampa creava allora dei "mostri" o si concentrava su figure terrorizzanti (assassini, serial killer, terroristi, pedofili ecc.).  
Quando necessario, veniva evidenziata l'immagine di uno stato sicuro e ordinato, dove la polizia era in grado di catturare tutti i criminali e, come vuole il luogo comune, i treni erano sempre in orario. Tutte queste manovre erano solitamente gestite direttamente dal MinCulPop.
Quando necessario, veniva evidenziata l'immagine di uno stato sicuro e ordinato, dove la polizia era in grado di catturare tutti i criminali e, come vuole il luogo comune, i treni erano sempre in orario. Tutte queste manovre erano solitamente gestite direttamente dal MinCulPop.


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Questo lavoro era organizzato quotidianamente, riassunto e composto in una nota che veniva ricevuta giornalmente da Mussolini o dal suo apparato, e dalla altre principali [[autorità]].
Questo lavoro era organizzato quotidianamente, riassunto e composto in una nota che veniva ricevuta giornalmente da Mussolini o dal suo apparato, e dalla altre principali [[autorità]].
Queste note riportavano ad esempio, cosa pensavano i soldati di alcuni eventi importanti, qual'era l'opinione in [[Italia]] e argomenti simili.
Queste note riportavano ad esempio, cosa pensavano i soldati di alcuni eventi importanti, qual era l'opinione in [[Italia]] e argomenti simili.


== Gli italiani e la censura ==
== Gli italiani e la censura ==
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==Bibliografia==
==Bibliografia==
*Emilio Gentile, ''Fascismo. Storia e interpretazione'', Editori Laterza, 2002
*Emilio Gentile, ''Fascismo. Storia e interpretazione'', Editori Laterza, 2002
*Maurizio Cesari, La censura nel periodo fascista, ed. Liguori, 1978
*Maurizio Cesari, ''La censura nel periodo fascista'', Edizioni Liguori, 1978
*L. Zurlo, ''Memorie inutili. La censura teatrale nel ventennio'', Roma, Edizioni dell'Ateneo, 1952
*Leopoldo Zurlo, ''Memorie inutili. La censura teatrale nel ventennio'', Roma, Edizioni dell'Ateneo, 1952


== Voci correlate ==
== Voci correlate ==
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== Collegamenti esterni ==
== Collegamenti esterni ==
*[http://bibliotecaborghi.org/wp/wp-content/uploads/2015/12/Schirone_giornali_resistenza.pdf La stampa anarchica clandestina nella resistenza (1943-1954)], a cura di Franco Schirone
*[http://bibliotecaborghi.org/wp/wp-content/uploads/2015/12/Schirone_giornali_resistenza.pdf La stampa anarchica clandestina nella resistenza (1943-1945)], a cura di Franco Schirone


[[Categoria:Fascismo]]
[[Categoria:Fascismo]]
[[Categoria:Storia generale]]
[[Categoria:Storia generale]]
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