Carlo Vanza: differenze tra le versioni

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Vanza è segnalato tra gli oratori del [[Il Primo Maggio|primo maggio]] [[1926]] a Giornico (Canton Ticino) ed è presente al cimitero di Bremgarten (Berna) per il 50° anniversario della morte di [[Bakunin]], dove gli oratori sono invece [[Armando Borghi]] e [[Luigi Bertoni]]. Con l'intento di impedire «la incessante penetrazione fascista nella Svizzera ed in particolar modo nel nostro Ticino (...) mediante un'azione energica e dignitosa» <ref>Comunicati, ''Il Risveglio anarchico'', dicembre 1928</ref>, Vanza dal dicembre [[1928]] è animatore militante del gruppo anarchico del suo paese. La [[polizia]] cantonale scrive di lui che «gestisce a Biasca l'osteria del Nord con annesso negozio di commestibili. Maestro, ma non ha mai fatto scuola. Carattere burbero e violento, fu qualche tempo aggiunto di cancelleria presso il Municipio di Biasca. Con istanza del 20.5.1929 ha chiesto l'autorizzazione per pubblicare la rivista Vogliamo» <ref>24 gennaio 1930, estratto cfr. Archivio cantonale, Bellinzona</ref>.  
Vanza è segnalato tra gli oratori del [[Il Primo Maggio|primo maggio]] [[1926]] a Giornico (Canton Ticino) ed è presente al cimitero di Bremgarten (Berna) per il 50° anniversario della morte di [[Bakunin]], dove gli oratori sono invece [[Armando Borghi]] e [[Luigi Bertoni]]. Con l'intento di impedire «la incessante penetrazione fascista nella Svizzera ed in particolar modo nel nostro Ticino (...) mediante un'azione energica e dignitosa» <ref>Comunicati, ''Il Risveglio anarchico'', dicembre 1928</ref>, Vanza dal dicembre [[1928]] è animatore militante del gruppo anarchico del suo paese. La [[polizia]] cantonale scrive di lui che «gestisce a Biasca l'osteria del Nord con annesso negozio di commestibili. Maestro, ma non ha mai fatto scuola. Carattere burbero e violento, fu qualche tempo aggiunto di cancelleria presso il Municipio di Biasca. Con istanza del 20.5.1929 ha chiesto l'autorizzazione per pubblicare la rivista Vogliamo» <ref>24 gennaio 1930, estratto cfr. Archivio cantonale, Bellinzona</ref>.  


Dall'agosto [[1929]] al marzo [[1931]] è redattore responsabile del mensile anarchico di cultura sociale, storica e letteraria ''[[Vogliamo!]]'', pubblicata a Biasca, poi a Annemasse, Lugano, e diretta da [[Randolfo Vella|Randolfo]] e [[Antonio Vella]], che all'epoca erano esuli in [[Svizzera]]. Durante il convegno di Bellinzona del [[23 novembre]] [[1930]], viene fondata la [[Federazione Anarchica Ticinese]] (prima con sede a Lugano poi a Biasca) ed è proprio la rivista di Vanza, qualche mese dopo (gennaio-febbraio 1931), a dar spazio al ''Manifesto della Federazione Anarchica Ticinese''. In questi anni gli nascono due figli (Giancarlo nel 1929  e Perseo nel marzo 1935) e tra mille difficoltà  economiche tira avanti con alcune supplenze alla [[scuola]] elementare e con tanti altri lavori grandi e piccoli.  
Dall'agosto [[1929]] al marzo [[1931]] è redattore responsabile del mensile anarchico di cultura sociale, storica e letteraria ''[[Vogliamo!]]'', pubblicata a Biasca, poi a Annemasse, Lugano, e diretta da [[Randolfo Vella|Randolfo]] e [[Antonio Vella]], che all'epoca erano esuli in [[Svizzera]]. Durante il convegno di Bellinzona del [[23 novembre]] [[1930]], viene fondata la [[Federazione Anarchica Ticinese]] (prima con sede a Lugano poi a Biasca) ed è proprio la rivista di Vanza, qualche mese dopo (gennaio-febbraio 1931), a dar spazio al ''Manifesto della Federazione Anarchica Ticinese''. In questi anni gli nascono due figli (Giancarlo nel 1929  e Perseo nel marzo 1935) e tra mille difficoltà  economiche tira avanti con alcune supplenze alla [[scuola]] elementare e con tanti altri lavori grandi e piccoli.  


Dopo aver conosciuto l'anarchico italiano [[Rodolfo Gunscher]] nel [[1931]] (poi espulso con Pacciardi dalla [[Svizzera]] nel [[1933]] su richiesta di Mussolini), prende parte con lui ad una dimostrazione contro l'infiltrazione fascista a Losanna (estate [[1932]]), che però fallisce a causa della presenza di diversi provocatori (tra cui [[Assunto Zamboni]], fratello di [[Anteo Zamboni|Anteo]]). Il [[28 agosto]] [[1932]], durante il Convegno dei compagni ticinesi alla Casa del Popolo di Bellinzona, si decide di ridar vita all'Ufficio di corrispondenza in Ticino e di darlo in affidamento proprio al Gruppo di Carlo Vanza.
Dopo aver conosciuto l'anarchico italiano [[Rodolfo Gunscher]] nel [[1931]] (poi espulso con Pacciardi dalla [[Svizzera]] nel [[1933]] su richiesta di Mussolini), prende parte con lui ad una dimostrazione contro l'infiltrazione fascista a Losanna (estate [[1932]]), che però fallisce a causa della presenza di diversi provocatori (tra cui [[Assunto Zamboni]], fratello di [[Anteo Zamboni|Anteo]]). Il [[28 agosto]] [[1932]], durante il Convegno dei compagni ticinesi alla Casa del Popolo di Bellinzona, si decide di ridar vita all'Ufficio di corrispondenza in Ticino e di darlo in affidamento proprio al Gruppo di Carlo Vanza.
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