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[[File:Carlo Vanza.jpg|miniatura|left|Carlo Vanza]]
Claudio Vanza (Biasca, [[Svizzera]], [[11 maggio]] [[1901]] - Biasca, Svizzera, [[31 agosto]] [[1976]]) è stato un anarchico svizzero.
Claudio Vanza (Biasca, [[Svizzera]], [[11 maggio]] [[1901]] - Biasca, Svizzera, [[31 agosto]] [[1976]]) è stato un anarchico svizzero.


== Biografia ==
== Biografia ==
[[File:Carlo Vanza.jpg|miniatura|Carlo Vanza]]
Nato a Biasca, nel Canton Ticino, da Giovanni e Colomba Rodoni, frequenta la scuola fino ad ottenere il diploma di maestro di [[scuola]] elementare. Iscritto giovanissimo al Partito socialista, nel [[1922]] abbraccia l'[[anarchismo]] e nello stesso anno, insieme ad altri anarchici, accompagna [[Errico Malatesta]] da Bellinzona a St. Imier per il 50° anniversario dell'[[Internazionale antiautoritaria]]. Rientrato a casa, apprende che i socialisti al governo del suo comune gli hanno negato la conferma all'insegnamento per motivi politici:
Nato a Biasca, nel Canton Ticino, da Giovanni e Colomba Rodoni, frequenta la scuola fino ad ottenere il diploma di maestro di [[scuola]] elementare. Iscritto giovanissimo al Partito socialista, nel [[1922]] abbraccia l'[[anarchismo]] e nello stesso anno, insieme ad altri anarchici, accompagna [[Errico Malatesta]] da Bellinzona a St. Imier per il 50° anniversario dell'[[Internazionale antiautoritaria]]. Rientrato a casa, apprende che i socialisti al governo del suo comune gli hanno negato la conferma all'insegnamento per motivi politici:
: «Al mio ritorno trovai la sgradita sorpresa della vendetta consumata ai miei danni dai socialisti reggitori del mio comune, i quali, non sapendo superare il risentimento, per avere io abbandonato il loro partito, non trovarono di meglio che di negarmi la riconferma che doveva avvenire proprio in quei giorni, togliendomi per sempre la possibilità di esercitare il magistero al quale con fiducia mi ero dedicato» (''[[Umanità Nova]]'', [[1° ottobre]] [[1966]]).
: «Al mio ritorno trovai la sgradita sorpresa della vendetta consumata ai miei danni dai socialisti reggitori del mio comune, i quali, non sapendo superare il risentimento, per avere io abbandonato il loro partito, non trovarono di meglio che di negarmi la riconferma che doveva avvenire proprio in quei giorni, togliendomi per sempre la possibilità di esercitare il magistero al quale con fiducia mi ero dedicato» (''[[Umanità Nova]]'', [[1° ottobre]] [[1966]]).
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Vanza è segnalato tra gli oratori del [[Il Primo Maggio|primo maggio]] [[1926]] a Giornico (Canton Ticino) ed è presente al cimitero di Bremgarten (Berna) per il 50° anniversario della morte di [[Bakunin]], dove gli oratori sono invece [[Armando Borghi]] e [[Luigi Bertoni]]. Con l'intento di impedire «la incessante penetrazione fascista nella Svizzera ed in particolar modo nel nostro Ticino (...) mediante un'azione energica e dignitosa» <ref>Comunicati, ''Il Risveglio anarchico'', dicembre 1928</ref>, Vanza dal dicembre [[1928]] è animatore militante del gruppo anarchico del suo paese. La [[polizia]] cantonale scrive di lui che «gestisce a Biasca l'osteria del Nord con annesso negozio di commestibili. Maestro, ma non ha mai fatto scuola. Carattere burbero e violento, fu qualche tempo aggiunto di cancelleria presso il Municipio di Biasca. Con istanza del 20.5.1929 ha chiesto l'autorizzazione per pubblicare la rivista Vogliamo» <ref>24 gennaio 1930, estratto cfr. Archivio cantonale, Bellinzona</ref>.  
Vanza è segnalato tra gli oratori del [[Il Primo Maggio|primo maggio]] [[1926]] a Giornico (Canton Ticino) ed è presente al cimitero di Bremgarten (Berna) per il 50° anniversario della morte di [[Bakunin]], dove gli oratori sono invece [[Armando Borghi]] e [[Luigi Bertoni]]. Con l'intento di impedire «la incessante penetrazione fascista nella Svizzera ed in particolar modo nel nostro Ticino (...) mediante un'azione energica e dignitosa» <ref>Comunicati, ''Il Risveglio anarchico'', dicembre 1928</ref>, Vanza dal dicembre [[1928]] è animatore militante del gruppo anarchico del suo paese. La [[polizia]] cantonale scrive di lui che «gestisce a Biasca l'osteria del Nord con annesso negozio di commestibili. Maestro, ma non ha mai fatto scuola. Carattere burbero e violento, fu qualche tempo aggiunto di cancelleria presso il Municipio di Biasca. Con istanza del 20.5.1929 ha chiesto l'autorizzazione per pubblicare la rivista Vogliamo» <ref>24 gennaio 1930, estratto cfr. Archivio cantonale, Bellinzona</ref>.  


Dall'agosto [[1929]] al marzo [[1931]] è redattore responsabile del mensile anarchico di cultura sociale, storica e letteraria ''[[Vogliamo!]]'', pubblicata a Biasca, poi a Annemasse, Lugano, e diretta da [[Randolfo Vella|Randolfo]] e [[Antonio Vella]], che all'epoca erano esuli in [[Svizzera]]. Durante il convegno di Bellinzona del [[23 novembre]] [[1930]], viene fondata la [[Federazione Anarchica Ticinese]] (prima con sede a Lugano poi a Biasca) ed è proprio la rivista di Vanza, qualche mese dopo (gennaio-febbraio 1931), a dar spazio al ''Manifesto della Federazione Anarchica Ticinese''. In questi anni gli nascono due figli (Giancarlo nel 1929 e Perseo nel marzo 1935) e tra mille difficoltà economiche tira avanti con alcune supplenze alla [[scuola]] elementare e con tanti altri lavori grandi e piccoli.  
Dall'agosto [[1929]] al marzo [[1931]] è redattore responsabile del [[mensile anarchico]] di cultura sociale, storica e letteraria ''[[Vogliamo!]]'', pubblicata a Biasca, poi a Annemasse, Lugano, e diretta da [[Randolfo Vella|Randolfo]] e [[Antonio Vella]], che all'epoca erano esuli in [[Svizzera]]. Durante il convegno di Bellinzona del [[23 novembre]] [[1930]], viene fondata la [[Federazione Anarchica Ticinese]] (prima con sede a Lugano poi a Biasca) ed è proprio la rivista di Vanza, qualche mese dopo (gennaio-febbraio 1931), a dar spazio al ''Manifesto della Federazione Anarchica Ticinese''. In questi anni gli nascono due figli (Giancarlo nel 1929 e Perseo nel marzo 1935) e tra mille difficoltà economiche tira avanti con alcune supplenze alla [[scuola]] elementare e con tanti altri lavori grandi e piccoli.  


Dopo aver conosciuto l'anarchico italiano [[Rodolfo Gunscher]] nel [[1931]] (poi espulso con Pacciardi dalla [[Svizzera]] nel [[1933]] su richiesta di Mussolini), prende parte con lui ad una dimostrazione contro l'infiltrazione fascista a Losanna (estate [[1932]]), che però fallisce a causa della presenza di diversi provocatori (tra cui [[Assunto Zamboni]], fratello di [[Anteo Zamboni|Anteo]]). Il [[28 agosto]] [[1932]], durante il Convegno dei compagni ticinesi alla Casa del Popolo di Bellinzona, si decide di ridar vita all'Ufficio di corrispondenza in Ticino e di darlo in affidamento proprio al Gruppo di Carlo Vanza.
Dopo aver conosciuto l'anarchico italiano [[Rodolfo Gunscher]] nel [[1931]] (poi espulso con Pacciardi dalla [[Svizzera]] nel [[1933]] su richiesta di Mussolini), prende parte con lui ad una dimostrazione contro l'infiltrazione fascista a Losanna (estate [[1932]]), che però fallisce a causa della presenza di diversi provocatori (tra cui [[Assunto Zamboni]], fratello di [[Anteo Zamboni|Anteo]]). Il [[28 agosto]] [[1932]], durante il Convegno dei compagni ticinesi alla Casa del Popolo di Bellinzona, si decide di ridar vita all'Ufficio di corrispondenza in Ticino e di darlo in affidamento proprio al Gruppo di Carlo Vanza.
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Il [[20 ottobre]] [[1949]], in ricordo dell'uccisione di [[Francisco Ferrer]], Vanza è l'organizzatore e l'oratore di una conferenza commemorativa del [[pedagogia libertaria|pedagogista libertario]] spagnolo condannato a morte 40 anni prima. Segnalato incredibilmente dal SIFAR come anarchico italiano attivo in [[Svizzera]] <ref>Si veda ''Vie Nuove'' del [[2 maggio]] [[1968]], informazione poi ripresa da ''[[Umanità Nova]]'', [[15 giugno]] [[1968]]</ref>, in questo periodo sostiene attivamente la [[stampa anarchica]] svizzera ed italiana.  
Il [[20 ottobre]] [[1949]], in ricordo dell'uccisione di [[Francisco Ferrer]], Vanza è l'organizzatore e l'oratore di una conferenza commemorativa del [[pedagogia libertaria|pedagogista libertario]] spagnolo condannato a morte 40 anni prima. Segnalato incredibilmente dal SIFAR come anarchico italiano attivo in [[Svizzera]] <ref>Si veda ''Vie Nuove'' del [[2 maggio]] [[1968]], informazione poi ripresa da ''[[Umanità Nova]]'', [[15 giugno]] [[1968]]</ref>, in questo periodo sostiene attivamente la [[stampa anarchica]] svizzera ed italiana.  


Dal [[1° giugno|1°]] al [[4 giugno]] [[1961]], partecipa al VII Congresso nazionale della [[Federazione Anarchica Italiana]] a Rosignano, come delegato degli anarchici italiani in [[Svizzera]], e rimane in contatto epistolare con anarchici italiani come [[Alfonso Failla]], [[Pio Turroni]], Mariani, Farinelli, [[Tomaso Serra]] e gli svizzeri [[Carlo Frigerio]], [[Giuseppe Bergamasco]], Scaltri, [[Ferdinando Balboni]], ecc. Nel settembre [[1972]] è presente al centenario dell'[[Internazionale antiautoritaria]] a Saint-Imier con altri anziani anarchici, prendendo contatto con le nuove generazioni svizzera e ticinese, tanto che nel [[1974]] partecipa attivamente alle riunioni dell'[[Organizzazione Anarchica Ticinese]] (OAT), fondata l'anno prima attraverso l'unione di [[individualità]] e gruppi già attivi, nel quale però si evidenziarono le divergenze tra vecchia ([[Carlo Vanza]], [[Carlo Frigerio]] e [[Clelia Dotta]]) e nuova guardia. Dal [[1975]] al [[1987]] l'OAT edita la rivista ''Azione Diretta'', «mensile di propaganda anarchica» che cesserà la pubblicazione dopo 12 anni.  
Dal [[1° giugno|1°]] al [[4 giugno]] [[1961]], partecipa al VII Congresso nazionale della [[Federazione Anarchica Italiana]] a Rosignano, come delegato degli anarchici italiani in [[Svizzera]], e rimane in contatto epistolare con anarchici italiani come [[Alfonso Failla]], [[Pio Turroni]], Mariani, Farinelli, [[Tomaso Serra]] e gli svizzeri [[Carlo Frigerio]], [[Giuseppe Bergamasco]], Scaltri, [[Ferdinando Balboni]] ecc. Nel settembre [[1972]] è presente al centenario dell'[[Internazionale antiautoritaria]] a Saint-Imier con altri anziani anarchici, prendendo contatto con le nuove generazioni svizzera e ticinese, tanto che nel [[1974]] partecipa attivamente alle riunioni dell'[[Organizzazione Anarchica Ticinese]] (OAT), fondata l'anno prima attraverso l'unione di [[individualità]] e gruppi già attivi, nel quale però si evidenziarono le divergenze tra vecchia ([[Carlo Vanza]], [[Carlo Frigerio]] e [[Clelia Dotta]]) e nuova guardia. Dal [[1975]] al [[1987]] l'OAT edita la rivista ''Azione Diretta'', «mensile di propaganda anarchica» che cesserà la pubblicazione dopo 12 anni.  


Carlo Vanza muore il [[31 agosto]] [[1976]] a Biasca poco dopo un ritorno da un viaggio a Basilea, dove s'era recato in visita a [[Ferdinando Balboni]].
Carlo Vanza muore il [[31 agosto]] [[1976]] a Biasca poco dopo un ritorno da un viaggio a Basilea, dove s'era recato in visita a [[Ferdinando Balboni]].
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