Carlo Frigerio: differenze tra le versioni

m
Sostituzione testo - "rivista anarchico" con "rivista anarchica"
m (Sostituzione testo - "rivista anarchico" con "rivista anarchica")
 
(5 versioni intermedie di uno stesso utente non sono mostrate)
Riga 21: Riga 21:
Nel maggio [[1905]] si trasferisce a Parigi, dove nel numero unico ''Verso l'emancipazione'' di [[Malatesta]] compare un suo scritto intitolato ''Perché entriamo nei sindacati''. Espulso in seguito alle manifestazione del [[Il Primo Maggio|primo maggio]] [[1906]], ripara in [[Belgio]], e nell'agosto [[1907]] prende parte al [[Congresso di Amsterdam (1907)|Congresso anarchico internazionale di Amsterdam]], come membro della rappresentanza britannica. Espulso anche dal [[Belgio]], ritorna a Londra nel luglio del [[1908]].  
Nel maggio [[1905]] si trasferisce a Parigi, dove nel numero unico ''Verso l'emancipazione'' di [[Malatesta]] compare un suo scritto intitolato ''Perché entriamo nei sindacati''. Espulso in seguito alle manifestazione del [[Il Primo Maggio|primo maggio]] [[1906]], ripara in [[Belgio]], e nell'agosto [[1907]] prende parte al [[Congresso di Amsterdam (1907)|Congresso anarchico internazionale di Amsterdam]], come membro della rappresentanza britannica. Espulso anche dal [[Belgio]], ritorna a Londra nel luglio del [[1908]].  


L'[[1909|anno seguente]] rientra in [[Svizzera]], a Ginevra, collabora al ''[[Il Risveglio Anarchico|Risveglio / Réveil]]'' e ad altri periodici italiani anarchici come ''[[La Protesta umana]]'' e ''[[Il Grido della Folla]]''. Si reca spessissimo anche a Londra, Parigi e Bruxelles per mantenere i contatti gli anarchici di questi paesi che aveva conosciuto negli anni precedenti. Nonostante il precedente decreto di espulsione dalla [[Francia]], il [[1° ottobre]] [[1910]] gli viene concesso un regolare permesso di soggiorno e dal [[20 marzo]] [[1911]] al [[31 agosto]] [[1914]] risulta impiegato presso la ditta Cuirs e Peaux.
L'[[1909|anno seguente]] rientra in [[Svizzera]], a Ginevra, collabora al ''[[Il Risveglio Anarchico|Risveglio / Réveil]]'' e ad altri periodici italiani anarchici come ''[[La Protesta Umana]]'' e ''[[Il Grido della Folla]]''. Si reca spessissimo anche a Londra, Parigi e Bruxelles per mantenere i contatti gli anarchici di questi paesi che aveva conosciuto negli anni precedenti. Nonostante il precedente decreto di espulsione dalla [[Francia]], il [[1° ottobre]] [[1910]] gli viene concesso un regolare permesso di soggiorno e dal [[20 marzo]] [[1911]] al [[31 agosto]] [[1914]] risulta impiegato presso la ditta Cuirs e Peaux.


Collabora sempre saltuariamente a ''[[Il Risveglio Anarchico|Le Réveil / Il Risveglio]]'' di Ginevra e al settimanale del [[sindacalismo rivoluzionario]] romando ''La Voix du Peuple'' di Losanna. Nel settembre del [[1914]] viene arrestato con l'accusa di spionaggio.  Scarcerato, nel febbraio del [[1915]] si reca a Londra, dove nel mese di marzo sottoscrive insieme a [[Malatesta]], [[Luigi Bertoni|Bertoni]], [[Emma Goldman]] ed altri il ''Manifesto internazionale anarchico contro la guerra''. Viene espulso dall'[[Inghilterra]] nell'aprile del [[1919]], dopo essere stato detenuto per sei settimane per mancata dichiarazione di cambiamento di indirizzo e perché sospettato di aver stampato falsi passaporti spagnoli.
Collabora sempre saltuariamente a ''[[Il Risveglio Anarchico|Le Réveil / Il Risveglio]]'' di Ginevra e al settimanale del [[sindacalismo rivoluzionario]] romando ''La Voix du Peuple'' di Losanna. Nel settembre del [[1914]] viene arrestato con l'accusa di spionaggio.  Scarcerato, nel febbraio del [[1915]] si reca a Londra, dove nel mese di marzo sottoscrive insieme a [[Malatesta]], [[Luigi Bertoni|Bertoni]], [[Emma Goldman]] ed altri il ''Manifesto internazionale anarchico contro la guerra''. Viene espulso dall'[[Inghilterra]] nell'aprile del [[1919]], dopo essere stato detenuto per sei settimane per mancata dichiarazione di cambiamento di indirizzo e perché sospettato di aver stampato falsi passaporti spagnoli.
Riga 28: Riga 28:


===Ritorno in Italia e l'avvento del fascismo===
===Ritorno in Italia e l'avvento del fascismo===
[[Image:UN1.jpg|thumb|300px|Prima pagina del primo numero di Umanità Nova del [[26 febbraio|26]]-[[27 febbraio]] [[1926]], giornale a cui Frigerio collaborò lungamente.]]
[[Image:UN1.jpg|thumb|300px|Prima pagina del primo numero di ''[[Umanità Nova]]'' del [[26 febbraio|26]]-[[27 febbraio]] [[1920]], giornale a cui Frigerio collaborò lungamente.]]
Nel novembre del [[1919]] viene chiamato dagli anarchici milanesi a stabilirsi nel capoluogo lombardo per diventare redattore di ''[[Umanità Nova]]'', occupandosi in particolare di politica estera. Il [[17 ottobre]] [[1920]] viene arrestato con [[Malatesta]] e scarcerato il [[1° novembre]]. Poco tempo dopo è coinputato nell'istruttoria per «cospirazione contro i poteri dello stato», aperta nel [[1921]] nei confronti di diversi collaboratori di ''[[Umanità Nova]]'' ([[Armando Borghi]], [[Corrado Quaglino]], [[Virgilia D'Andrea]] ed altri...). Assolto nel mese di marzo, resta pur sempre detenuto per «sospetti di complicità con i responsabili» della [[Teatro Diana|strage del Teatro Diana]] e viene liberato solo il [[23 giugno]]. Trasferita la redazione di ''[[Umanità Nova]]'' a Roma, si stabilisce nella capitale italiana, proprio nel momento in cui il [[fascismo]] comincia a manifestare la propria [[violenza]] contro tutti coloro i non allineati alle posizioni del regime. Carlo Frigerio, nonostante tutto, rimane in [[Italia]] e a partire dal [[1924]] collabora alla rivista ''[[Pensiero e Volontà]]''.
Nel novembre del [[1919]] viene chiamato dagli anarchici milanesi a stabilirsi nel capoluogo lombardo per diventare redattore di ''[[Umanità Nova]]'', occupandosi in particolare di politica estera. Il [[17 ottobre]] [[1920]] viene arrestato con [[Malatesta]] e scarcerato il [[1° novembre]]. Poco tempo dopo è coinputato nell'istruttoria per «cospirazione contro i poteri dello stato», aperta nel [[1921]] nei confronti di diversi collaboratori di ''[[Umanità Nova]]'' ([[Armando Borghi]], [[Corrado Quaglino]], [[Virgilia D'Andrea]] ed altri...). Assolto nel mese di marzo, resta pur sempre detenuto per «sospetti di complicità con i responsabili» della [[Teatro Diana|strage del Teatro Diana]] e viene liberato solo il [[23 giugno]]. Trasferita la redazione di ''[[Umanità Nova]]'' a Roma, si stabilisce nella capitale italiana, proprio nel momento in cui il [[fascismo]] comincia a manifestare la propria [[violenza]] contro tutti coloro i non allineati alle posizioni del regime. Carlo Frigerio, nonostante tutto, rimane in [[Italia]] e a partire dal [[1924]] collabora alla rivista ''[[Pensiero e Volontà]]''.


Riga 37: Riga 37:
In rappresentanza dei compagni anarchici in [[Svizzera]], nel [[1935]] partecipa ad un convegno d'intesa degli anarchici italiani emigrati in Europa, svoltosi segretamente a Sartrouville (Francia), e viene nominato membro del ''Comitato anarchico d'azione rivoluzionaria'', insieme con [[Camillo Berneri]], [[Leonida Mastrodicasa]], [[Gusmano Mariani]], [[Umberto Marzocchi]] e [[Bernardo Cremonini]].
In rappresentanza dei compagni anarchici in [[Svizzera]], nel [[1935]] partecipa ad un convegno d'intesa degli anarchici italiani emigrati in Europa, svoltosi segretamente a Sartrouville (Francia), e viene nominato membro del ''Comitato anarchico d'azione rivoluzionaria'', insieme con [[Camillo Berneri]], [[Leonida Mastrodicasa]], [[Gusmano Mariani]], [[Umberto Marzocchi]] e [[Bernardo Cremonini]].


Dal [[1933]] al [[1937]] è presidente della sezione ginevrina della ''Federazione svizzera dei tipografi''. Inoltre è membro della [[Lega italiana dei diritti dell'uomo]] (LIDU), per il quale scrive un manifesto duramente critico verso la [[ONU|Società delle Nazioni]] che s'era mostrata debole di fronte all'aggressione fascista all'[[Etiopia]]. Sempre attivo nel tenere collegamenti in [[Francia]], si reca con [[Aline Frigerio|Aline]] in [[Spagna]] durante la [[rivoluzione spagnola|rivoluzione]] - fermandosi a Barcellona dal [[18 agosto]] [[1936]] e per più settimane -, dove è redattore di ''Espagne antifasciste'' e di ''[[Solidaridad Obrera]]''. Nel [[1938]] pubblica ''Il lavoro attraente'' di [[Camillo Berneri]] e ''Gli anarchici e la Rivoluzione spagnola'' di [[Luce Fabbri]] e [[Diego Abad de Santillan]] nella Biblioteca di cultura libertaria di Ginevra. Dal [[1939]] si attiva per aiutare i compagni anarchici nei campi profughi in [[Francia]].
Dal [[1933]] al [[1937]] è presidente della sezione ginevrina della ''Federazione svizzera dei tipografi''. Inoltre è membro della [[Lega italiana dei diritti dell'uomo]] (LIDU), per il quale scrive un manifesto duramente critico verso la [[ONU|Società delle Nazioni]] che s'era mostrata debole di fronte all'aggressione fascista all'[[Etiopia]]. Sempre attivo nel tenere collegamenti in [[Francia]], si reca con [[Aline Frigerio|Aline]] in [[Spagna]] durante la [[rivoluzione spagnola|rivoluzione]] - fermandosi a Barcellona dal [[18 agosto]] [[1936]] e per più settimane - dove è redattore di ''Espagne antifasciste'' e di ''[[Solidaridad Obrera]]''. Nel [[1938]] pubblica ''Il lavoro attraente'' di [[Camillo Berneri]] e ''Gli anarchici e la Rivoluzione spagnola'' di [[Luce Fabbri]] e [[Diego Abad de Santillan]] nella Biblioteca di cultura libertaria di Ginevra. Dal [[1939]] si attiva per aiutare i compagni anarchici nei campi profughi in [[Francia]].


===Il secondo dopoguerra===
===Il secondo dopoguerra===
Nel secondo dopoguerra, dopo la morte di [[Luigi Bertoni]] nel gennaio del [[1947]], diviene redattore responsabile della rivista anarchica ''[[Il Risveglio Anarchico|Le Réveil anarchiste - Il Risveglio anarchico]]'', periodico mensile bilingue. [[1950|Tre anni dopo]] la rivista bilingue (Carlo Frigerio, [[Pietro Ferrua]] e [[Claudio Cantini]] <ref>[http://www.davel.vd.ch/qfpdavel/0/D3915.pdf Claudio Cantini]</ref> responsabili per la parte italiana) sospende le pubblicazioni, salvo poi riprenderle brevemente dal [[1957]] al [[1960]].
Nel secondo dopoguerra, dopo la morte di [[Luigi Bertoni]] nel gennaio del [[1947]], diviene redattore responsabile della [[rivista anarchica]] ''[[Il Risveglio Anarchico|Le Réveil anarchiste - Il Risveglio anarchico]]'', periodico mensile bilingue. [[1950|Tre anni dopo]] la rivista bilingue (Carlo Frigerio, [[Pietro Ferrua]] e [[Claudio Cantini]] <ref>[http://www.davel.vd.ch/qfpdavel/0/D3915.pdf Claudio Cantini]</ref> responsabili per la parte italiana) sospende le pubblicazioni, salvo poi riprenderle brevemente dal [[1957]] al [[1960]].


Muore a Ginevra il [[18 gennaio]] [[1966]]. Una parte della sua corrispondenza e dei suoi archivi sono conservati [[Centre International de Recherches sur l'Anarchisme]] (CIRA), alla fondazione della quale aveva contribuito.
Muore a Ginevra il [[18 gennaio]] [[1966]]. Una parte della sua corrispondenza e dei suoi archivi sono conservati [[Centre International de Recherches sur l'Anarchisme]] (CIRA), alla fondazione della quale aveva contribuito.
64 364

contributi