Camillo Berneri: differenze tra le versioni

m
Sostituzione testo - "«Volontà»" con "«Volontà»"
m (Sostituzione testo - "«Volontà»" con "«Volontà»")
Riga 40: Riga 40:
Berneri, allo scoppio della [[rivoluzione russa]] del [[1917]], s'era già conquistato una solida fama grazie alle sue grandi capacità intellettuali. Inizialmente, come molti anarchici, assiste con entusiasmo alla rivoluzione d'ottobre, segnalandosi in particolare con la pubblicazione di un articolo d'elogio della stessa dal titolo ''Per un silenzio ingiusto'' <ref>«[[Guerra di Classe]]», 22 aprile 1917</ref>. Ben presto però si renderà conto che il [[socialismo]] autoritario dei [[bolscevismo|bolscevichi]] stava via via marginalizzando le spinte libertarie indotte dagli anarchici, imponendo quindi non una [[dittatura del proletariato]] ma una dittatura di partito.  
Berneri, allo scoppio della [[rivoluzione russa]] del [[1917]], s'era già conquistato una solida fama grazie alle sue grandi capacità intellettuali. Inizialmente, come molti anarchici, assiste con entusiasmo alla rivoluzione d'ottobre, segnalandosi in particolare con la pubblicazione di un articolo d'elogio della stessa dal titolo ''Per un silenzio ingiusto'' <ref>«[[Guerra di Classe]]», 22 aprile 1917</ref>. Ben presto però si renderà conto che il [[socialismo]] autoritario dei [[bolscevismo|bolscevichi]] stava via via marginalizzando le spinte libertarie indotte dagli anarchici, imponendo quindi non una [[dittatura del proletariato]] ma una dittatura di partito.  


Lo sviluppo autoritario della [[rivoluzione russa|rivoluzione]] lo porterà a riflettere sulla necessità della costruzione di un'organizzazione anarchica, individuando proprio in questa mancanza la posizione d'inferiorità dell'[[anarchismo]] rispetto al [[marxismo-leninismo]]. Compito degli anarchici, secondo Berneri, dovrebbe essere quello di colmare questa lacuna. <ref>''I problemi della rivoluzione'', «Volontà», 16 giugno 1920</ref>
Lo sviluppo autoritario della [[rivoluzione russa|rivoluzione]] lo porterà a riflettere sulla necessità della costruzione di un'organizzazione anarchica, individuando proprio in questa mancanza la posizione d'inferiorità dell'[[anarchismo]] rispetto al [[marxismo-leninismo]]. Compito degli anarchici, secondo Berneri, dovrebbe essere quello di colmare questa lacuna. <ref>''I problemi della rivoluzione'', «[[Volontà]]», 16 giugno 1920</ref>


Pur sostenendo che ogni processo rivoluzione determini comunque l'emergere di una dittatura capeggiata da un nuovo gruppo dominante («In questo senso è legittima e necessaria una vera e propria dittatura dei lavoratori» <ref>''I problemi della produzione comunista'', Volontà, 1° luglio 1920</ref>), egli critica apertamente il carattere accentratore e gerarchico della [[dittatura del proletariato]] dei bolscevichi, ironizzando apertamente sul mito leninista di cui s'erano ormai imbevute le masse proletarie italiane e che si esplicitava nel motto ''Viva Lenin''. Questo slogan, secondo l'anarchico di Lodi, non faceva altro che innescare un'idea attendistica che allontanava le masse dalla rivoluzione anzichè avvicinarla:
Pur sostenendo che ogni processo rivoluzione determini comunque l'emergere di una dittatura capeggiata da un nuovo gruppo dominante («In questo senso è legittima e necessaria una vera e propria dittatura dei lavoratori» <ref>''I problemi della produzione comunista'', Volontà, 1° luglio 1920</ref>), egli critica apertamente il carattere accentratore e gerarchico della [[dittatura del proletariato]] dei bolscevichi, ironizzando apertamente sul mito leninista di cui s'erano ormai imbevute le masse proletarie italiane e che si esplicitava nel motto ''Viva Lenin''. Questo slogan, secondo l'anarchico di Lodi, non faceva altro che innescare un'idea attendistica che allontanava le masse dalla rivoluzione anzichè avvicinarla:
64 364

contributi