Camillo Berneri: differenze tra le versioni

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Lo scoppio della [[la Rivoluzione spagnola (1936-39) | rivoluzione spagnola]], nel luglio [[1936]], lo spinge alla partenza immediata verso la penisola iberica, che lo vede prender parte alla battaglia del Monte Pelato. Insieme a [[Carlo Rosselli]], con cui si sente particolarmente in sintonia <ref name="gl">Si veda [https://www.anarcopedia.org/index.php/Carlo_Rosselli#Anarchici_e_.22Giustizia_e_Libert.C3.A0_.22 Anarchici e Giustizia e Libertà]</ref>, e [[Mario Angeloni]] fonda la sezione italiana della [[colonna Ascaso|colonna internazionale Francisco Ascaso]]. Trasferitosi poi a Barcellona, dà vita all'edizione spagnola di «[[Guerra di classe]]».
Lo scoppio della [[la Rivoluzione spagnola (1936-39) | rivoluzione spagnola]], nel luglio [[1936]], lo spinge alla partenza immediata verso la penisola iberica, che lo vede prender parte alla battaglia del Monte Pelato. Insieme a [[Carlo Rosselli]], con cui si sente particolarmente in sintonia <ref name="gl">Si veda [https://www.anarcopedia.org/index.php/Carlo_Rosselli#Anarchici_e_.22Giustizia_e_Libert.C3.A0_.22 Anarchici e Giustizia e Libertà]</ref>, e [[Mario Angeloni]] fonda la sezione italiana della [[colonna Ascaso|colonna internazionale Francisco Ascaso]]. Trasferitosi poi a Barcellona, dà vita all'edizione spagnola di «[[Guerra di classe]]».


Durante la [[la Rivoluzione spagnola (1936-39) |rivoluzione spagnola]] Berneri non si astiene dal criticare quelle forze che, all'interno del campo repubblicano e “democratico”, perseguivano obiettivi “particolari” o ritenuti comunque pericolosi per la [[rivoluzione]] (vedi critiche agli stalinisti o agli anarchici possibilisti) <ref>[http://www.anarkismo.net/article/3434 Guerra o rivoluzione? Lettera aperta a Federica Montseny ]</ref>. In breve gli eventi precipitano, culminando con i fatti del tragico [[Giornate del maggio 1937 (Barcellona)|maggio barcellonese]] <ref>Dal [[3 maggio|3]] all'[[8 maggio]] [[1937]], a Barcellona, si verificarono degli scontri "fratricidi" tra il [[POUM]] (partito comunista antistalinista), la [[CNT]] (sindacato anarchico), "[[Los Amigos de Durruti]]" (forte di circa 5000 miliziani) e tutta una serie di combattenti anarchici ([[Liberto Callejas]], [[Gregorio Jover]], [[Abel Paz]], [[Ada Martí]] e [[Maximo Franco]], comandante della ''[[Columna Roja y Negra]]'') da una parte, contro il [[PSUC]] (Partito Comunista stalinista catalano) e la Guardia de Asalto (polizia) dall'altra, in seguito ai decreti governativi che '''imponevano lo scioglimento delle milizie non staliniste''' e alla “presa” della Telefónica (sede del servizio telefonico di Barcellona autogestito dai lavoratori stessi) da parte delle forze governative. Durante questi scontri numerosi esponenti di spicco del [[POUM]] e del movimento anarchico vennero arrestati (tra questi il trotzkysta [[George Orwell]]... che poi riuscì a scappare.) e uccisi (circa 500: tra questi [[Camillo Berneri]], [[Francesco Barbieri]] e il segretario dell'[[UGT]]</ref>, dove Camillo viene ucciso insieme al compagno di lotta [[Francesco Barbieri]], il [[5 maggio]] [[1937]], dagli agenti della [[Ceka|GUGB]] (polizia segreta, SEZ dell'NKVD) che avevano organizzato un apposito commando composto da comunisti italiani e spagnoli.
Durante la [[la Rivoluzione spagnola (1936-39) |rivoluzione spagnola]] Berneri non si astiene dal criticare quelle forze che, all'interno del campo repubblicano e “democratico”, perseguivano obiettivi “particolari” o ritenuti comunque pericolosi per la [[rivoluzione]] (vedi critiche agli stalinisti o agli anarchici possibilisti) <ref>[http://www.anarkismo.net/article/3434 Guerra o rivoluzione? Lettera aperta a Federica Montseny ]</ref>. In breve gli eventi precipitano, culminando con i fatti del tragico [[Giornate del maggio 1937 (Barcellona)|maggio barcellonese]] <ref>Dal [[3 maggio|3]] all'[[8 maggio]] [[1937]], a Barcellona, si verificarono degli scontri "fratricidi" tra il [[POUM]] (partito comunista antistalinista), la [[CNT]] (sindacato anarchico), "[[Los Amigos de Durruti]]" (forte di circa 5000 miliziani) e tutta una serie di combattenti anarchici ([[Liberto Callejas]], [[Gregorio Jover]], [[Abel Paz]], [[Ada Martí]] e [[Maximo Franco]], comandante della ''[[Columna Roja y Negra]]'') da una parte, contro il [[PSUC]] (Partito Comunista stalinista catalano) e la Guardia de Asalto (polizia) dall'altra, in seguito ai decreti governativi che '''imponevano lo scioglimento delle milizie non staliniste''' e alla “presa” della Telefónica (sede del servizio telefonico di Barcellona autogestito dai lavoratori stessi) da parte delle forze governative. Durante questi scontri numerosi esponenti di spicco del [[POUM]] e del movimento anarchico vennero arrestati (tra questi il trotzkysta [[George Orwell]]... che poi riuscì a scappare) e uccisi (circa 500: tra questi [[Camillo Berneri]], [[Francesco Barbieri]] e il segretario dell'[[UGT]]</ref>, dove Camillo viene ucciso insieme al compagno di lotta [[Francesco Barbieri]], il [[5 maggio]] [[1937]], dagli agenti della [[Ceka|GUGB]] (polizia segreta, SEZ dell'NKVD) che avevano organizzato un apposito commando composto da comunisti italiani e spagnoli).
 
====I fatti ====
====I fatti ====
[[File:Francesco barbieri.jpg|thumb|left|300 px|Foto segnaletica di [[Francesco Barbieri]], amico di Berneri che morì con lui il 5 maggio]]
[[File:Francesco barbieri.jpg|thumb|left|300 px|Foto segnaletica di [[Francesco Barbieri]], amico di Berneri che morì con lui il 5 maggio]]
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