Bruno Filippi: differenze tra le versioni

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Sin da adolescente ha già  le idee chiare, nette e radicali: è un [[Stirner|individualista stirneriano]] conosciuto alla polizia sin dal [[1915]], che lo scheda come «elemento pericoloso». Quello stesso anno, durante una dimostrazione [[antimilitarismo|antimilitarista]], viene trovato in possesso di una pistola, seppur senza proiettili, ed è per questo arrestato. Detenuto per un certo periodo in [[carcere|prigione]], il giovanissimo Bruno Filippi viene arruolato nel [[1918]] e parte per il fronte. Nonostante prima dell'entrata in guerra dell'[[Italia]] avesse militato tra i neutralisti, l'esperienza militare lo avvicina all'interventismo, e si convince che gli anarchici debbano auspicare al proseguo della guerra per esasperare e portare il proletariato all'insurrezione.
Sin da adolescente ha già  le idee chiare, nette e radicali: è un [[Stirner|individualista stirneriano]] conosciuto alla polizia sin dal [[1915]], che lo scheda come «elemento pericoloso». Quello stesso anno, durante una dimostrazione [[antimilitarismo|antimilitarista]], viene trovato in possesso di una pistola, seppur senza proiettili, ed è per questo arrestato. Detenuto per un certo periodo in [[carcere|prigione]], il giovanissimo Bruno Filippi viene arruolato nel [[1918]] e parte per il fronte. Nonostante prima dell'entrata in guerra dell'[[Italia]] avesse militato tra i neutralisti, l'esperienza militare lo avvicina all'interventismo, e si convince che gli anarchici debbano auspicare al proseguo della guerra per esasperare e portare il proletariato all'insurrezione.


Anarchico estremamente anticonformista, vicino agli ambienti dell'[[anarco-individualismo]] più radicale e [[anarchismo aristocratico|aristocratico]], mostra nei suoi scritti un fiero disprezzo per le masse e per il [[proletariato]], da cui è disgustato per la viltà  e l'incapacità  di ribellarsi. Dichiara provocatoriamente di preferire paradossalmente la [[borghesia]] al [[proletariato]], in quanto pur nella sua mediocrità  rimane comunque in grado di perseguire i propri interessi.
Anarchico estremamente anticonformista, vicino agli ambienti dell'[[anarco-individualismo]] più radicale e [[Individualismo#Individualismo_aristocratico|aristocratico]], mostra nei suoi scritti un fiero disprezzo per le masse e per il [[proletariato]], da cui è disgustato per la viltà  e l'incapacità  di ribellarsi. Dichiara provocatoriamente di preferire paradossalmente la [[borghesia]] al [[proletariato]], in quanto pur nella sua mediocrità  rimane comunque in grado di perseguire i propri interessi.
L'[[anarchismo]] di Filippi non è un'idea di rivolta sociale, ma va inteso come una rivolta esistenziale non tanto contro la classe borghese, quanto contro le masse amorfe incapaci di ribellarsi, e contro la viltà  e la mediocrità  di chi le domina. In questo senso Filippi si dichiara profondamente antiegualitario, manifestando una netta simpatia nei confronti di qualunque movimento aristocratico capace di esaltare l'uomo superiore, più che le masse plebee.
L'[[anarchismo]] di Filippi non è un'idea di rivolta sociale, ma va inteso come una rivolta esistenziale non tanto contro la classe borghese, quanto contro le masse amorfe incapaci di ribellarsi, e contro la viltà  e la mediocrità  di chi le domina. In questo senso Filippi si dichiara profondamente antiegualitario, manifestando una netta simpatia nei confronti di qualunque movimento aristocratico capace di esaltare l'uomo superiore, più che le masse plebee.


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