Banda Bonnot: differenze tra le versioni

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La banda Bonnot si costituì intorno alla figura carismatica di [[Jules Bonnot|Jules Joseph Bonnot]] <ref>[[Jules Bonnot]] nacque a Pont-de-Roide il [[14 ottobre]] [[1876]] e morì a Choisy-le-Roi il [[28 aprile]] [[1912]] durante il violento assedio della polizia e dell'esercitò alla casa dell'anarchico [[Joseph Dubois]] (anch'esso cadrà vittima con [[Jules Bonnot|Bonnot]]), in cui [[Jules Bonnot|Bonnot]] aveva trovato rigugio.</ref> - anarchico, operaio e uno dei primi ''chaffeur'' della storia -, la cui vita per un certo periodo si legò al celeberrimo Arthur Conan Doyle, ideatore di ''Sherlock Holmes'', per il quale lavorò come autista in Gran Bretagna nel [[1910]].
La banda Bonnot si costituì intorno alla figura carismatica di [[Jules Bonnot|Jules Joseph Bonnot]] <ref>[[Jules Bonnot]] nacque a Pont-de-Roide il [[14 ottobre]] [[1876]] e morì a Choisy-le-Roi il [[28 aprile]] [[1912]] durante il violento assedio della polizia e dell'esercitò alla casa dell'anarchico [[Joseph Dubois]] (anch'esso cadrà vittima con [[Jules Bonnot|Bonnot]]), in cui [[Jules Bonnot|Bonnot]] aveva trovato rigugio.</ref> - anarchico, operaio e uno dei primi ''chaffeur'' della storia -, la cui vita per un certo periodo si legò al celeberrimo Arthur Conan Doyle, ideatore di ''Sherlock Holmes'', per il quale lavorò come autista in Gran Bretagna nel [[1910]].


[[Jules Bonnot]], di ritorno dalla [[Gran Bretagna]] e oramai senza alcuna prospettiva lavorativa, fu introdotto negli ambienti anarchici di Parigi da [[Eugene Dieudonné]], il quale in particolare gli presentò gli [[Illegalismo|illegalisti]] ed [[Anarco-individualismo|individualisti]] del [[stampa anarchica|giornale]] «[[l'Anarchie]]», gli stessi che, quando alla direzione dello stesso giunsero [[Rirette Maitrejean]] e il belga d'origine russa [[Victor Serge|Victor Kibalcic]], ovvero [[Victor Serge]] <ref>[[Victor Serge]] nasce in [[Belgio]] dopo che la sua famiglia era stata costretta a fuggire dalla [[Russia]] in seguito all'assassinio dello zar Alessandro II. Dopo la militanza nella Jeune Garde Socialiste, aveva abbracciato l'anarchismo. La sua opera più famosa è l'autobiografia intitolata ''Memorie di un rivoluzionario''.</ref>, presero a frequentare la libreria ''[[L'Idée Libre]]'' a causa delle divergenze ideologiche.  
[[Jules Bonnot]], di ritorno dalla [[Gran Bretagna]] e oramai senza alcuna prospettiva lavorativa, fu introdotto negli ambienti anarchici di Parigi da [[Eugene Dieudonné]], il quale in particolare gli presentò gli [[Illegalismo|illegalisti]] ed [[Anarco-individualismo|individualisti]] del [[stampa anarchica|giornale]] «[[l'Anarchie]]», gli stessi che, quando alla direzione dello stesso giunsero [[Rirette Maîtrejean]] e il belga d'origine russa [[Victor Serge|Victor Kibalcic]], ovvero [[Victor Serge]] <ref>[[Victor Serge]] nasce in [[Belgio]] dopo che la sua famiglia era stata costretta a fuggire dalla [[Russia]] in seguito all'assassinio dello zar Alessandro II. Dopo la militanza nella Jeune Garde Socialiste, aveva abbracciato l'anarchismo. La sua opera più famosa è l'autobiografia intitolata ''Memorie di un rivoluzionario''.</ref>, presero a frequentare la libreria ''[[L'Idée Libre]]'' a causa delle divergenze ideologiche.  


[[Jules Bonnot|Bonnot]] spiegò loro la sua idea di radicale lotta contro i [[Capitalismo|capitalisti e i borghesi]], da attuare per mezzo di atti illegali finalizzati a colpire il bene che a loro stava più a cuore: il denaro. Alcuni di questi, già in bilico tra criminalità comune e attivismo anarchico, sembrarono maggiormente più disposti di altri a seguirlo; tra questi [[Raymond_Callemin|Raymond la Science]] ([[Raymond Callemin]]) ed [[Edouard Carouy]] <ref>«[Edouard e Raymond erano] assoggettati a discipline alimentari (vegetarianesimo assoluto, né vino né caffè, né tè né menta... ), ed esponevano di continuo i misfatti del sentimento, invocando soltanto la “ragione scientifica” e “l'egoismo cosciente”» ([[Victor Serge]], ''Memorie di un rivoluzionario'', Edizioni e/o, pag. 42).</ref>, [[Octave Garnier]] <ref>«..bel ragazzo, abbronzato, silenzioso dagli occhi neri straordinariamente duri e ardenti [...] respingeva la discussione con gli intellettuali. “Frasi, frasi”, diceva... » ([[Victor Serge]], ''Memorie di un rivoluzionario'', Edizioni e/o, pag. 43).</ref>, [[André Soudy]] <ref>«Incarnava in modo perfetto l'infanzia oppressa dei vicoli; cresciuto sul lastrico, tubercolotico a tredici anni sifilitico a diciotto... » ([[Victor Serge]], ''Memorie di un rivoluzionario'', Edizioni e/o, pag. 45).</ref>, [[René Valet]] <ref>«Aveva una bella testa quadra dai capelli rossi, un mento energico, occhi verdi, mani vigorose, andature da atleta [...] si gettò in un avventura per spirito di solidarietà, per aiutare i compagni perduti... » ([[Victor Serge]], ''Memorie di un rivoluzionario'', Edizioni e/o, pag. 29).</ref> ed [[Etienne Monier]], detto anche ''Simentoff'', che si autodescrisse con queste parole:  
[[Jules Bonnot|Bonnot]] spiegò loro la sua idea di radicale lotta contro i [[Capitalismo|capitalisti e i borghesi]], da attuare per mezzo di atti illegali finalizzati a colpire il bene che a loro stava più a cuore: il denaro. Alcuni di questi, già in bilico tra criminalità comune e attivismo anarchico, sembrarono maggiormente più disposti di altri a seguirlo; tra questi [[Raymond_Callemin|Raymond la Science]] ([[Raymond Callemin]]) ed [[Edouard Carouy]] <ref>«[Edouard e Raymond erano] assoggettati a discipline alimentari (vegetarianesimo assoluto, né vino né caffè, né tè né menta... ), ed esponevano di continuo i misfatti del sentimento, invocando soltanto la “ragione scientifica” e “l'egoismo cosciente”» ([[Victor Serge]], ''Memorie di un rivoluzionario'', Edizioni e/o, pag. 42).</ref>, [[Octave Garnier]] <ref>«..bel ragazzo, abbronzato, silenzioso dagli occhi neri straordinariamente duri e ardenti [...] respingeva la discussione con gli intellettuali. “Frasi, frasi”, diceva... » ([[Victor Serge]], ''Memorie di un rivoluzionario'', Edizioni e/o, pag. 43).</ref>, [[André Soudy]] <ref>«Incarnava in modo perfetto l'infanzia oppressa dei vicoli; cresciuto sul lastrico, tubercolotico a tredici anni sifilitico a diciotto... » ([[Victor Serge]], ''Memorie di un rivoluzionario'', Edizioni e/o, pag. 45).</ref>, [[René Valet]] <ref>«Aveva una bella testa quadra dai capelli rossi, un mento energico, occhi verdi, mani vigorose, andature da atleta [...] si gettò in un avventura per spirito di solidarietà, per aiutare i compagni perduti... » ([[Victor Serge]], ''Memorie di un rivoluzionario'', Edizioni e/o, pag. 29).</ref> ed [[Etienne Monier]], detto anche ''Simentoff'', che si autodescrisse con queste parole:  
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Tutta una serie di azioni vennero attribuite alla banda, alcune delle quali erano state effettivamente compiute da loro, ma altre no (es. il [[3 gennaio]] [[1912]], a Thiais, due anziani furono rapinati e trucidati nella loro casa; vennero accusati dell'efferato omicidio due frequentatori dell'''[[L'Idèe Libre|Idée Libre]]'', [[Marius Metge]], che fu arrestato insieme alla compagna, ed [[Edouard Carouy]], che si diede invece alla latitanza e negherà sempre la propria colpevolezza).
Tutta una serie di azioni vennero attribuite alla banda, alcune delle quali erano state effettivamente compiute da loro, ma altre no (es. il [[3 gennaio]] [[1912]], a Thiais, due anziani furono rapinati e trucidati nella loro casa; vennero accusati dell'efferato omicidio due frequentatori dell'''[[L'Idèe Libre|Idée Libre]]'', [[Marius Metge]], che fu arrestato insieme alla compagna, ed [[Edouard Carouy]], che si diede invece alla latitanza e negherà sempre la propria colpevolezza).


*Il [[31 gennaio]] [[1912]], a Gand, in Belgio, [[Edouard Carouy]], [[Octave Garnier]] e [[Jules Bonnot]] tentarono un nuovo furto di automobile. Lo stesso giorno [[Victor Serge]] e la compagna [[Rirette Maitrejean]] vennero arrestati con l'accusa di complicità ideologica con gli esponenti della banda (cosa inverosimile visti i pessimi rapporti tra i due gruppi, anche se non mancarono gli atti di [[solidarietà]] in nome della fratellanza anarchica).
*Il [[31 gennaio]] [[1912]], a Gand, in Belgio, [[Edouard Carouy]], [[Octave Garnier]] e [[Jules Bonnot]] tentarono un nuovo furto di automobile. Lo stesso giorno [[Victor Serge]] e la compagna [[Rirette Maîtrejean]] vennero arrestati con l'accusa di complicità ideologica con gli esponenti della banda (cosa inverosimile visti i pessimi rapporti tra i due gruppi, anche se non mancarono gli atti di [[solidarietà]] in nome della fratellanza anarchica).
*Il [[27 febbraio]] [[1912]], a Saint-Madé, [[Raymond Callemin]], [[Octave Garnier]] e [[Jules Bonnot]] furono fermati da un poliziotto, che di cognome faceva incredibilmente Garnier, mentre erano intenti a rubare un'automobile. Il gruppo reagì per evitare l'arresto e il poliziotto fu assassinato proprio da [[Octave Garnier]]. Il giorno seguente i tre assaltarono la casa d'un notaio e ne nacque l'ennesima sparatoria. Incredibilmente, durante il successivo processo a carico della banda, [[Eugene Dieudonné]] sarà indicato da Caby come il responsabile del suo ferimento durante la rapina del [[21 dicembre]], fatto non rispondente al vero giacché egli mai partecipò alle azioni della [[Banda Bonnot]].
*Il [[27 febbraio]] [[1912]], a Saint-Madé, [[Raymond Callemin]], [[Octave Garnier]] e [[Jules Bonnot]] furono fermati da un poliziotto, che di cognome faceva incredibilmente Garnier, mentre erano intenti a rubare un'automobile. Il gruppo reagì per evitare l'arresto e il poliziotto fu assassinato proprio da [[Octave Garnier]]. Il giorno seguente i tre assaltarono la casa d'un notaio e ne nacque l'ennesima sparatoria. Incredibilmente, durante il successivo processo a carico della banda, [[Eugene Dieudonné]] sarà indicato da Caby come il responsabile del suo ferimento durante la rapina del [[21 dicembre]], fatto non rispondente al vero giacché egli mai partecipò alle azioni della [[Banda Bonnot]].


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===Il processo ===
===Il processo ===
[[File:RiretteMaitrejean-VictorSerge.jpg|250 px|thumb|[[Rirette Maitrejean]] e [[Victor Serge]]. Compagni di vita e di ideali anarchici, saranno coinvolti nelle vicende della Banda Bonnot pur non avendone mai fatto parte.]]
[[File:RiretteMaitrejean-VictorSerge.jpg|250 px|thumb|[[Rirette Maîtrejean]] e [[Victor Serge]]. Compagni di vita e di ideali anarchici, saranno coinvolti nelle vicende della Banda Bonnot pur non avendone mai fatto parte.]]
[[File: Eugene.Dieudonne.jpg|thumb|left|[[Eugene Dieudonné]]]] [[File:Soudy_1911.jpg|thumb|150 px|[[André Soudy]]]] fu accusato da Ernest Caby di essere stato colui che lo aveva sparato. [[Eugène Dieudonné|Dieudonné]] era innocente e non era nemmeno presente alla rapina del [[21 dicembre]] [[1911]]. Condannato alla pena di morte, sarà poi "graziato" e condannato ai lavori forzati. Dopo vari tentativi riuscirà finalmente ad evadere.]]
[[File: Eugene.Dieudonne.jpg|thumb|left|[[Eugene Dieudonné]]]] [[File:Soudy_1911.jpg|thumb|150 px|[[André Soudy]]]] fu accusato da Ernest Caby di essere stato colui che lo aveva sparato. [[Eugène Dieudonné|Dieudonné]] era innocente e non era nemmeno presente alla rapina del [[21 dicembre]] [[1911]]. Condannato alla pena di morte, sarà poi "graziato" e condannato ai lavori forzati. Dopo vari tentativi riuscirà finalmente ad evadere.]]
Il processo vide una ventina di imputati, alcuni accusati di aver in qualche modo sostenuto la banda ([[Barbe Leclec'h]], [[Marie Schoofs]], [[Jean Dettweiller|Dettweiller]], [[Léon Rodriguez|Rodriguez]], [[Louis Rimbault|Rimbault]], [[Crozat de Fleury]]... ), altri, a torto o ragione, di averne fatto parte ([[Raymond Callemin]], [[Eugene Dieudonné]], [[Etienne Monier]], [[André Soudy]], [[Marius Metge]] ed [[Edouard Carouy]]) o di esserne gli ideologi ([[Victor Serge]] e [[Rirette Maitrejean]]).  
Il processo vide una ventina di imputati, alcuni accusati di aver in qualche modo sostenuto la banda ([[Barbe Leclec'h]], [[Marie Schoofs]], [[Jean Dettweiller|Dettweiller]], [[Léon Rodriguez|Rodriguez]], [[Louis Rimbault|Rimbault]], [[Crozat de Fleury]]... ), altri, a torto o ragione, di averne fatto parte ([[Raymond Callemin]], [[Eugene Dieudonné]], [[Etienne Monier]], [[André Soudy]], [[Marius Metge]] ed [[Edouard Carouy]]) o di esserne gli ideologi ([[Victor Serge]] e [[Rirette Maîtrejean]]).  


Tra i trecento i testimoni chiamati a deporre, [[Séverine]], [[Pierre Martin]] e [[Sébastien Faure]] lo fecero in favore degli imputati, mentre l'uomo del portavalori, '''Ernest Caby''', continuò incredibilmente ad indicare [[Eugène Dieudonné|Dieudonné]] come colui che gli aveva sparato. Durante tutto il processo molti degli [[Illegalismo|illegalisti]] irrisero la giuria e i due procuratori che li accusavano:
Tra i trecento i testimoni chiamati a deporre, [[Séverine]], [[Pierre Martin]] e [[Sébastien Faure]] lo fecero in favore degli imputati, mentre l'uomo del portavalori, '''Ernest Caby''', continuò incredibilmente ad indicare [[Eugène Dieudonné|Dieudonné]] come colui che gli aveva sparato. Durante tutto il processo molti degli [[Illegalismo|illegalisti]] irrisero la giuria e i due procuratori che li accusavano:
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: «I principali imputati erano Raymond Callemin, André Soudy, il giardiniere Monier, il falegname Eugène Dieudonné, negavano tutto, e avevano, in via puramente astratta, il gioco facile; in realtà, gli indizi inconfutabili li uccidevano, salvo Dieudonné che era realmente innocente, non di tutto, ma di quello di cui lo si accusava, per una somiglianza dei suoi occhi neri con altri occhi più neri che erano nella tomba. Lui solo gridava la sua innocenza, senza stancarsi con frenesia, formando un contrasto impressionante con i colpevoli insolenti e beffardi che dicevano calmi con tutto il loro contegno “Vi sfidiamo a darne le prove!”. Siccome tutti sapevano la verità, la prova diventava superflua, lo sentivano e continuavano a fare il loro mestiere di desperados. Sorridenti, aggressivi, prendendo degli appunti, Raymond “negava il diritto di giudicare“, ma si inchinava dinanzi alla forza, rivolgeva al presidente delle frasi spiritose; Soudy, interrogato a lungo sulla proprietà di una carabina, rispondeva tranquillamente: “Non è mia, ma, come sapete, Proudhon ha detto che la proprietà è un furto”». <ref>[[Victor Serge]], ''Memorie di un rivoluzionario'', Edizioni e/o, pag. 50</ref>  
: «I principali imputati erano Raymond Callemin, André Soudy, il giardiniere Monier, il falegname Eugène Dieudonné, negavano tutto, e avevano, in via puramente astratta, il gioco facile; in realtà, gli indizi inconfutabili li uccidevano, salvo Dieudonné che era realmente innocente, non di tutto, ma di quello di cui lo si accusava, per una somiglianza dei suoi occhi neri con altri occhi più neri che erano nella tomba. Lui solo gridava la sua innocenza, senza stancarsi con frenesia, formando un contrasto impressionante con i colpevoli insolenti e beffardi che dicevano calmi con tutto il loro contegno “Vi sfidiamo a darne le prove!”. Siccome tutti sapevano la verità, la prova diventava superflua, lo sentivano e continuavano a fare il loro mestiere di desperados. Sorridenti, aggressivi, prendendo degli appunti, Raymond “negava il diritto di giudicare“, ma si inchinava dinanzi alla forza, rivolgeva al presidente delle frasi spiritose; Soudy, interrogato a lungo sulla proprietà di una carabina, rispondeva tranquillamente: “Non è mia, ma, come sapete, Proudhon ha detto che la proprietà è un furto”». <ref>[[Victor Serge]], ''Memorie di un rivoluzionario'', Edizioni e/o, pag. 50</ref>  


[[Rirette Maitrejean]] e [[Victor Serge]] non solo si difesero strenuamente, respinsero i tentativi di trasformarli in delatori e da accusati si trasformarono in accusatori:
[[Rirette Maîtrejean]] e [[Victor Serge]] non solo si difesero strenuamente, respinsero i tentativi di trasformarli in delatori e da accusati si trasformarono in accusatori:
: «L'accusa [...] mi aveva attribuito la parte dell'ideologo, ma dovette abbandonare questo disegno fin dalla seconda udienza [...] nessuna responsabilità né diretta né indiretta mi incombeva in quei drammi [...] non ero là che a causa del mio rifiuto categorico di parlare, cioè di farmi delatore. Distruggevo l'accusa su alcuni punti di dettaglio e questo era facile; difendevo la dottrina – libero esame, solidarietà, rivolta – e questo era molto più difficile e scontentavo i colpevoli “innocenti” dimostrando che la società fabbrica il crimine e i criminali, le idee disperate, i suicidi e il denaro-veleno... » ([[Victor Serge]] in ''[[Memorie di un rivoluzionario]]'' <ref>[[Victor Serge]], ''Memorie di un rivoluzionario'', Edizioni e/o, pag. 50 e 51</ref>).
: «L'accusa [...] mi aveva attribuito la parte dell'ideologo, ma dovette abbandonare questo disegno fin dalla seconda udienza [...] nessuna responsabilità né diretta né indiretta mi incombeva in quei drammi [...] non ero là che a causa del mio rifiuto categorico di parlare, cioè di farmi delatore. Distruggevo l'accusa su alcuni punti di dettaglio e questo era facile; difendevo la dottrina – libero esame, solidarietà, rivolta – e questo era molto più difficile e scontentavo i colpevoli “innocenti” dimostrando che la società fabbrica il crimine e i criminali, le idee disperate, i suicidi e il denaro-veleno... » ([[Victor Serge]] in ''[[Memorie di un rivoluzionario]]'' <ref>[[Victor Serge]], ''Memorie di un rivoluzionario'', Edizioni e/o, pag. 50 e 51</ref>).


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*[[Raymond Callemin]], [[Eugene Dieudonné]] (in seguito graziato e condannato ai lavori forzati, evaderà dalla detenzione in Guiana), [[Etienne Monier]] e [[André Soudy]]: condanna a morte;
*[[Raymond Callemin]], [[Eugene Dieudonné]] (in seguito graziato e condannato ai lavori forzati, evaderà dalla detenzione in Guiana), [[Etienne Monier]] e [[André Soudy]]: condanna a morte;
*[[Edouard Carouy]] <ref>Carouy morirà suicida in [[carcere]] qualche ora dopo la sua condanna ai lavori forzati a vita.</ref> e [[Marius Metge]]: lavori forzati a vita;
*[[Edouard Carouy]] <ref>Carouy morirà suicida in [[carcere]] qualche ora dopo la sua condanna ai lavori forzati a vita.</ref> e [[Marius Metge]]: lavori forzati a vita;
*[[Victor Serge]] e [[Rirette Maitrejean]]: 5 anni al primo, assolta la seconda (con lei vengono assolte anche [[Barbe Leclec'h]] e [[Marie Vuillemin]]);  
*[[Victor Serge]] e [[Rirette Maîtrejean]]: 5 anni al primo, assolta la seconda (con lei vengono assolte anche [[Barbe Leclec'h]] e [[Marie Vuillemin]]);  
*[[Antoine Gauzy]]: 18 mesi
*[[Antoine Gauzy]]: 18 mesi
*[[Judith Thollon]]: 4 anni;
*[[Judith Thollon]]: 4 anni;
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*[[Victor Kilbaltchiche]]
*[[Victor Kilbaltchiche]]
*[[Barbe Le Clerc'h]]|
*[[Barbe Le Clerc'h]]|
*[[Rirette Maitrejean]]
*[[Rirette Maîtrejean]]
*[[Marius Metge]]
*[[Marius Metge]]
*[[Étienne Monier]]
*[[Étienne Monier]]
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