Ba Jin: differenze tra le versioni

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Nel [[1920]] si iscrive alla Scuola di Specializzazione in Lingue Straniere di Chengdu dove studia inglese. Tre anni dopo si trasferisce a Shanghai e dopo a Nanchino. È in questo periodo che si avvicina all'[[anarchismo]] e all'[[Esperanto]], lingua con cui comincia a scrivere trattati politici sulla [[Haymarket Square|Rivolta di Haymarket]].
Nel [[1920]] si iscrive alla Scuola di Specializzazione in Lingue Straniere di Chengdu dove studia inglese. Tre anni dopo si trasferisce a Shanghai e dopo a Nanchino. È in questo periodo che si avvicina all'[[anarchismo]] e all'[[Esperanto]], lingua con cui comincia a scrivere trattati politici sulla [[Haymarket Square|Rivolta di Haymarket]].


Nel [[1927]] si reca in [[Francia]] dove, nel [[1929]], pubblica il suo primo romanzo, ''Annientamento'', in cui descrive il dolore, la lotta e la sconfitta di un gruppo di giovani intellettuali al tempo del dominio dei Signori della Guerra. In [[Francia]] è molto attivo nella campagna per la liberazione di [[Sacco e Vanzetti]], incarcerati e condannati a morte negli [[Stati Uniti]] perché anarchici e [[Italia|italiani]]. Nel [[1931]] scrive il romanzo ''Famiglia'', una delle opere più rappresentative di questo personaggio, che descrive le ingerenze del sistema patriarcale feudale contro la natura umana e l'opposizione che questo sistema trova, soprattutto tra le giovani generazioni: Ba Jin credeva infatti che la struttura e la tradizione della famiglia cinese fosse il più grande ostacolo alla [[libertà ]] [[individuo|individuale]].  
Nel [[1927]] si reca in [[Francia]] dove, nel [[1929]], pubblica il suo primo romanzo, ''Annientamento'', in cui descrive il dolore, la lotta e la sconfitta di un gruppo di giovani intellettuali al tempo del dominio dei Signori della Guerra. In [[Francia]] è molto attivo nella campagna per la liberazione di [[Sacco e Vanzetti]], incarcerati e condannati a morte negli [[Stati Uniti]] perché anarchici e [[Italia|italiani]]. Nel [[1931]] scrive il romanzo ''Famiglia'', una delle opere più rappresentative di questo personaggio, che descrive le ingerenze del sistema patriarcale feudale contro la natura umana e l'opposizione che questo sistema trova, soprattutto tra le giovani generazioni: Ba Jin credeva infatti che la struttura e la tradizione della famiglia cinese fosse il più grande ostacolo alla [[libertà]] [[individuo|individuale]].  


Come antimperialista contro le ingerenze giapponesi in Cina e come anarchico, viene perseguitato durante la ''Grande riforma culturale'' di Mao. La sua persecuzione è particolarmente odiosa: Ba in viene costretto a restare inginocchiato per ore sui vetri rotti al centro di uno stadio pieno di guardie rosse che sbraitano contro «''l'ultima carogna anarchica della Cina''». Negli anni successivi viene riabilitato e proposto per il Nobel, forse anche perché la malattia gli impedisce di ribattere all'opportunismo delle autorità, ormai pienamente avviate alle riforme turbocapitaliste.
Come antimperialista contro le ingerenze giapponesi in Cina e come anarchico, viene perseguitato durante la ''Grande riforma culturale'' di Mao. La sua persecuzione è particolarmente odiosa: Ba in viene costretto a restare inginocchiato per ore sui vetri rotti al centro di uno stadio pieno di guardie rosse che sbraitano contro «''l'ultima carogna anarchica della Cina''». Negli anni successivi viene riabilitato e proposto per il Nobel, forse anche perché la malattia gli impedisce di ribattere all'opportunismo delle autorità, ormai pienamente avviate alle riforme turbocapitaliste.
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