Autogestione dell'economia: differenze tra le versioni

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Rilevante sembra in effetti la costruzione di relazioni e scambi in grado di mettere in discussione la sfera dell'economia, entrando a piene mani nel nodo dell'organizzazione e della divisione del lavoro moderne. Voler infatti costruire una pratica antagonista al sistema senza sviscerarne e superarne gli schemi di funzionamento generali sembra un ragionamento zoppo. La costruzione di una economia parallela all'economia integrata nel [[capitalismo]] rimane un obiettivo utopico fino a che gruppi di individui e soggetti che riconoscono la validità  dell'autoorganizzazione smantelleranno una volta per tutte quei tabù che avvolgono la sfera economica di un pesante mantello.  
Rilevante sembra in effetti la costruzione di relazioni e scambi in grado di mettere in discussione la sfera dell'economia, entrando a piene mani nel nodo dell'organizzazione e della divisione del lavoro moderne. Voler infatti costruire una pratica antagonista al sistema senza sviscerarne e superarne gli schemi di funzionamento generali sembra un ragionamento zoppo. La costruzione di una economia parallela all'economia integrata nel [[capitalismo]] rimane un obiettivo utopico fino a che gruppi di individui e soggetti che riconoscono la validità  dell'autoorganizzazione smantelleranno una volta per tutte quei tabù che avvolgono la sfera economica di un pesante mantello.  


Un altro dei problemi che ostacolano la nascita di un'autoorganizzazione a livello economico e' l'accettazione - che si può anche leggere come rassegnazione - da parte di molti delle categoria di ''consumatori'' e di ''cittadini''. Preoccupante diventa la diffusione di pensieri sostanzialmente di stampo riformista che si rifanno a concetti come "''consumo critico''". Se da un lato non ci stupisce che una mentalita' prevalente di sinistra, abituata a ragionamenti attui al consolidamento piu' che alla dissoluzione del sistema di governo, abbia fatto man bassa di "consumo critico" e "commercio equo e solidale", quello che piu' spaventa e' che la diffusione rapidissima di tali concetti agisca all'unisono con la formazione di un "pensiero unico" dell'inevitabilita' dell'economia del capitale.  
Un altro dei problemi che ostacolano la nascita di un'autoorganizzazione a livello economico è l'accettazione - che si può anche leggere come rassegnazione - da parte di molti delle categoria di ''consumatori'' e di ''cittadini''. Preoccupante diventa la diffusione di pensieri sostanzialmente di stampo riformista che si rifanno a concetti come "''consumo critico''". Se da un lato non ci stupisce che una mentalita' prevalente di sinistra, abituata a ragionamenti attui al consolidamento piu' che alla dissoluzione del sistema di governo, abbia fatto man bassa di "consumo critico" e "commercio equo e solidale", quello che piu' spaventa è che la diffusione rapidissima di tali concetti agisca all'unisono con la formazione di un "pensiero unico" dell'inevitabilita' dell'economia del capitale.  
Di pari passo l'abuso sfrenato del termine [[etica]] arriva ad introdurre una ''banca etica'', filiale di banca d'Italia, senza la benche' minima reazione fuori dalla stretta cerchia di chi bazzicava da anni nei meandri della diffusione di  differenti pratiche economiche (come le ''Mutue dell'Autogestione'', mag, presenti anni fa in tutto il territorio italiano ma che proprio dall'introduzione di banca etica in avanti dovettero affrontare una serie di problemi interni, non ultimo la posizione da tenere verso un organismo statale come banca etica).
Di pari passo l'abuso sfrenato del termine [[etica]] arriva ad introdurre una ''banca etica'', filiale di banca d'Italia, senza la benche' minima reazione fuori dalla stretta cerchia di chi bazzicava da anni nei meandri della diffusione di  differenti pratiche economiche (come le ''Mutue dell'Autogestione'', mag, presenti anni fa in tutto il territorio italiano ma che proprio dall'introduzione di banca etica in avanti dovettero affrontare una serie di problemi interni, non ultimo la posizione da tenere verso un organismo statale come banca etica).
Banca del tempo e' stato un altro parto della stessa mentalita' conservatrice. L'idea di fuoriuscire dall'economia del capitale infatti si scontra alla base con un approccio che cerca la "complementarita'". La differenza sta nel fine che si intende raggiungere.  
Banca del tempo è stato un altro parto della stessa mentalita' conservatrice. L'idea di fuoriuscire dall'economia del capitale infatti si scontra alla base con un approccio che cerca la "complementarita'". La differenza sta nel fine che si intende raggiungere.  


Quello che unisce alla base gli afferenti al circuito di banca del tempo, infatti, non sono affinita' nella ricerca di vivere in maniera radicalmente diversa la propria esistenza;  la banca del tempo viene proposta e vista come un meccanismo per mettere in relazione perfetti sconosciuti con la finalita' di uno scambio di servizi. I vincoli di fiducia necessari se quello che si vuole stabilire e' un rapporto reale ed intenso vengono ''bypassati'' da una rigida normativa da seguire che prevede ad esempio il conteggio delle ore versate a banca del tempo, per evitare che ci sia chi se ne aprofitta. Il tutto viene prefigurato come un "meccanismo automatico" che mette da parte il denaro, ma lascia invariarata l'organizzazione sociale e la divisione del lavoro. Un tentativo come questo bene figura tra le prerogative di una socialdemocrazia avanzata che vuole livellare a livello di accesso a merci e servizi i propri sudditi. Il tentativo parrebbe quello dell'"[[uguaglianza]] di fronte alle merci".
Quello che unisce alla base gli afferenti al circuito di banca del tempo, infatti, non sono affinita' nella ricerca di vivere in maniera radicalmente diversa la propria esistenza;  la banca del tempo viene proposta e vista come un meccanismo per mettere in relazione perfetti sconosciuti con la finalita' di uno scambio di servizi. I vincoli di fiducia necessari se quello che si vuole stabilire è un rapporto reale ed intenso vengono ''bypassati'' da una rigida normativa da seguire che prevede ad esempio il conteggio delle ore versate a banca del tempo, per evitare che ci sia chi se ne aprofitta. Il tutto viene prefigurato come un "meccanismo automatico" che mette da parte il denaro, ma lascia invariarata l'organizzazione sociale e la divisione del lavoro. Un tentativo come questo bene figura tra le prerogative di una socialdemocrazia avanzata che vuole livellare a livello di accesso a merci e servizi i propri sudditi. Il tentativo parrebbe quello dell'"[[uguaglianza]] di fronte alle merci".


== Aspetti e approcci ==
== Aspetti e approcci ==
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