Aurelio Chessa: differenze tra le versioni

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[[File:Chessa11.jpg|miniatura|Aurelio Chessa]]
'''Aurelio Chessa''' (Putifigari, Sassari, [[30 ottobre]] [[1913]] - Rapallo, Genova, [[26 ottobre]] [[1996]]) è stato un [[anarchico]] e uno storico dell'[[anarchismo]].
== Biografia ==
== Biografia ==
[[File:Congresso Nazionale Anarchico (1957).jpg|thumb|300px|left|Senigallia, [[1 novembre|1]]-[[4 novembre]] [[1957]]. Congresso nazionale della [[Federazione Anarchica Italiana]]. Aurelio Chessa (con la sciarpa), alla sua sinistra [[Umberto Marzocchi]] e [[Pio Turroni]].]]
[[File:Congresso Nazionale Anarchico (1957).jpg|thumb|300px|left|Senigallia, [[1 novembre|1]]-[[4 novembre]] [[1957]]. Congresso nazionale della [[Federazione Anarchica Italiana]]. Aurelio Chessa (con la sciarpa), alla sua sinistra [[Umberto Marzocchi]] e [[Pio Turroni]].]]
[[File:Aurelio_chessa.jpg|right|thumb|300px|Aurelio Chessa ([[1935]]).]] '''Aurelio Chessa''' (Putifigari, Sassari, [[30 ottobre]] [[1913]] - Rapallo, Genova, [[26 ottobre]] [[1996]]), [[anarchico]] e storico dell'[[anarchismo]].
[[File:Aurelio_chessa.jpg|right|thumb|300px|Aurelio Chessa ([[1935]]).]]  
'''Aurelio Chessa''' nasce il [[30 ottobre]] [[1913]] a Putifigari (Sassari). Da giovane svolge la professione di fornaio in Egitto, quindi lavora come ferroviere. Interessatosi ben presto all'[[anarchia]], dal [[1945]] inizia la ricerca e la raccolta di documentazioni relative al movimento anarchico che si vanno ad aggiungere al materiale ricevuto in dono da suo zio. Dopo la morte di Giovanna Caleffi, moglie di [[Camillo Berneri]], la figlia Giuliana gli lascia in gestione l'archivio della famiglia [[Camillo Berneri|Berneri]]. Nasce quindi a Genova, nel [[1962]], questa importante “struttura” che si prefigge l'obiettivo di divenire la memoria storica del movimento anarchico e che si sviluppa vieppiù al passar del tempo.  
Aurelio Chessa nasce il [[30 ottobre]] [[1913]] a Putifigari (Sassari). Da giovane svolge la professione di fornaio in Egitto, quindi lavora come ferroviere. Interessatosi ben presto all'[[anarchia]], dal [[1945]] inizia la ricerca e la raccolta di documentazioni relative al movimento anarchico che si vanno ad aggiungere al materiale ricevuto in dono da suo zio. Dopo la morte di Giovanna Caleffi, moglie di [[Camillo Berneri]], la figlia Giuliana gli lascia in gestione l'archivio della famiglia [[Camillo Berneri|Berneri]]. Nasce quindi a Genova, nel [[1962]], questa importante “struttura” che si prefigge l'obiettivo di divenire la memoria storica del movimento anarchico e che si sviluppa vieppiù al passar del tempo.  


Intimo amico dell'anarchico-muratore [[Pio Turroni]], deve con lui subire un processo per incitazione alla disobbedienza delle leggi e per "propaganda antielettorale" <ref name="dizio">''Dizionario Biografico degli Anarchici Italiani'', Volume secondo, pag. 637</ref>. A metà degli anni '60 inizia a dedicare gran parte del suo tempo alla divulgazione e alla ricerca di materiali anarchici; Aurelio Chessa, anche per cercare nuovo materiale, decide di spostare la sede dell'archivio in diverse città (Pistoia, Iglesias, Genova, Canosa di Puglia e Cecina), dove riesce sempre a raccogliere nuovi documenti e testimonianze utili. A Genova accudisce [[Giovanna Caleffi]] (moglie di [[Camillo Berneri]]), trasferitasi nel capoluogo ligure e poi ammalatasi gravemente. Quando questa muore, il [[14 marzo]] [[1962]], lui le è amorevolmente accanto.  
Intimo amico dell'anarchico-muratore [[Pio Turroni]], deve con lui subire un processo per incitazione alla disobbedienza delle leggi e per "propaganda antielettorale" <ref name="dizio">''Dizionario Biografico degli Anarchici Italiani'', Volume secondo, pag. 637</ref>. A metà degli anni '60 inizia a dedicare gran parte del suo tempo alla divulgazione e alla ricerca di materiali anarchici; Aurelio Chessa, anche per cercare nuovo materiale, decide di spostare la sede dell'archivio in diverse città (Pistoia, Iglesias, Genova, Canosa di Puglia e Cecina), dove riesce sempre a raccogliere nuovi documenti e testimonianze utili. A Genova accudisce [[Giovanna Caleffi]] (moglie di [[Camillo Berneri]]), trasferitasi nel capoluogo ligure e poi ammalatasi gravemente. Quando questa muore, il [[14 marzo]] [[1962]], lui le è amorevolmente accanto.  
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