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[[File:200px-Alceste de Ambris.jpg|thumb|left|180 px|[[Alceste De Ambris]]]] | [[File:200px-Alceste de Ambris.jpg|thumb|left|180 px|[[Alceste De Ambris]]]] | ||
L'[[8 Settembre|8]]-[[9 Settembre]] [[1924]] si tenne il Congresso Nazionale dei Legionari a Milano, con la presenza come interlocutore coinvolto e fervente del letterato e drammaturgo Sem Benelli <ref>[http://it.wikipedia.org/wiki/Manifesto_degli_intellettuali_antifascisti Manifesto degli intellettuali antifascisti del 1925] </ref>, fondatore della Lega Italica, anch'egli impegnato nella difesa del "Buono e del Sacro", minacciati dai marosi mussoliniani; la Lega Italica era sorta proprio il [[1 Settembre|Primo Settembre]] di quell'anno con la pubblicazione del proprio programma. Come D'Annunzio, essa si dichiarava nemica del [[Fascismo|fascismo]], che da poco si era lordata con il sangue di [[Giacomo Matteotti]], episodio che portò D'Annunzio a dire: «Sono molto triste di questa fetida ruina». Anche da ciò si evince che D'Annunzio sperava assiduamente nella caduta di Mussolini e del suo governo e teneva d'occhio la vasta, se pur debole, trama delle incerte opposizioni al regime nascente. | L'[[8 Settembre|8]]-[[9 Settembre]] [[1924]] si tenne il Congresso Nazionale dei Legionari a Milano, con la presenza come interlocutore coinvolto e fervente del letterato e drammaturgo Sem Benelli <ref>[http://it.wikipedia.org/wiki/Manifesto_degli_intellettuali_antifascisti Manifesto degli intellettuali antifascisti del 1925] </ref>, fondatore della Lega Italica, anch'egli impegnato nella difesa del "Buono e del Sacro", minacciati dai marosi mussoliniani; la Lega Italica era sorta proprio il [[1 Settembre|Primo Settembre]] di quell'anno con la pubblicazione del proprio programma. Come D'Annunzio, essa si dichiarava nemica del [[Fascismo|fascismo]], che da poco si era lordata con il sangue di [[Giacomo Matteotti]], episodio che portò D'Annunzio a dire: «Sono molto triste di questa fetida ruina». Anche da ciò si evince che D'Annunzio sperava assiduamente nella caduta di Mussolini e del suo governo e teneva d'occhio la vasta, se pur debole, trama delle incerte opposizioni al regime nascente. |