Aspetti libertari dell'impresa di Fiume: differenze tra le versioni

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==Cenni su D'Annunzio e sui suoi rapporti col fascismo==
==Cenni su D'Annunzio e sui suoi rapporti col fascismo==
Fra i primi studiosi che spiegarono il problema del rapporto febbrile e per nulla amichevole fra D'Annunzio e [[Mussolini]], tanto che durante il [[Fascismo|regime fascista]] il D'Annunzio fu posto sotto controllo da agenti del Duce, è lo storico Renzo De Felice, che trattò tali fatti nel suo ''D'Annunzio politico 1918-1938'' <ref name="la terza">Giuseppe Laterza e figli, 1978</ref>, che può essere letto come punto di ripartenza per la rilettura dell'Impresa di Fiume, nella interpretazione data da [[Emilio Lussu]]. D'altro canto, De Felice aveva utilizzato fonti per nulla sconosciute, come le testimonianze dei Legionari, estrapolate dai loro diari, e quant'altro. Un'altra fonte indispensabile per capire meglio i fatti di Fiume è la stampa di quel periodo e in particolare la rivista «La Testa di Ferro», in quel momento su posizioni filo bolsceviche ed anarchiche.
Fra i primi studiosi che spiegarono il problema del rapporto febbrile e per nulla amichevole fra D'Annunzio e [[Mussolini]], tanto che durante il [[Fascismo|regime fascista]] il D'Annunzio fu posto sotto controllo da agenti del Duce, è lo storico Renzo De Felice, che trattò tali fatti nel suo ''D'Annunzio politico 1918-1938'' <ref name="la terza">Giuseppe Laterza e figli, 1978</ref>, che può essere letto come punto di ripartenza per la rilettura dell'Impresa di Fiume, nella interpretazione data da [[Emilio Lussu]]. D'altro canto, De Felice aveva utilizzato fonti per nulla sconosciute, come le testimonianze dei Legionari, estrapolate dai loro diari, e quant'altro. Un'altra fonte indispensabile per capire meglio i fatti di Fiume è la stampa di quel periodo e in particolare la rivista «La Testa di Ferro», del futurista Mario Carli, in quel momento su posizioni filo bolsceviche ed anarchiche.


L'impresa di Fiume fu quindi molto articolata e variegata, ed altro non fu che lo specchio della complessità e della confusione del primo dopoguerra, in cui persino nei primordi del movimento fascista, il [[sansepolcrismo]], si può leggere: «una politica estera nazionale intesa a valorizzare, nelle competizioni pacifiche della civiltà, la Nazione... Il sequestro di tutti i beni delle congregazioni religiose e l'abolizione di tutte le mense Vescovili che costituiscono una enorme passività per la Nazione e un privilegio di pochi.»
L'impresa di Fiume fu quindi molto articolata e variegata, ed altro non fu che lo specchio della complessità e della confusione del primo dopoguerra, in cui, persino nei primordi del movimento fascista, il [[sansepolcrismo]], si può leggere: «Una politica estera nazionale intesa a valorizzare, nelle competizioni pacifiche della civiltà, la Nazione... Il sequestro di tutti i beni delle congregazioni religiose e l'abolizione di tutte le mense Vescovili che costituiscono una enorme passività per la Nazione e un privilegio di pochi».


Da ciò si evince che esso nasce come un movimento orientato a sinistra, anche se non [[marxismo|marxista]], e legato per certi aspetti al [[sindacalismo rivoluzionario]], di cui [[Alceste De Ambris]] (futuro redattore della costituzione fiumana) ne è un esempio.
Da ciò si evince che esso nasce come un movimento orientato a sinistra, anche se non [[marxismo|marxista]], e legato per certi aspetti al [[sindacalismo rivoluzionario]], di cui [[Alceste De Ambris]] (futuro redattore della costituzione fiumana) ne è un esempio.
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