Aspetti libertari dell'impresa di Fiume: differenze tra le versioni

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La Federazione Nazionale dei Legionari Fiumani emanò un Ordine del Giorno in data [[21 Settembre]] [[1922]] di precisa e intraprendente opposizione alla montante marea fascista. Dai diari di [[Tom Antongini]], segretario di D'annunzio, si evince questa frase:  
La Federazione Nazionale dei Legionari Fiumani emanò un Ordine del Giorno in data [[21 Settembre]] [[1922]] di precisa e intraprendente opposizione alla montante marea fascista. Dai diari di [[Tom Antongini]], segretario di D'annunzio, si evince questa frase:  
: «Fu in quell'occasione che Mussolini definì D'Annunzio "Malatestino": mai ingiuria fu sì vituperosa e raggelante nella sua malvagità, poiché D'Annunzio fu autenticamente un rivoluzionario, mentre il buon [[Errico Malatesta]] giungeva a proposito soltanto per le insurrezioni da operetta... [[Malatesta]] è antimilitarista, anche se si augura la sconfitta della [[Germania]]. Nel [[1919]] l'ultima vampata da rivoluzionario. Sceglie ancora l'Italia, dove arriva con un piroscafo e viene accolto trionfalmente. [[Malatesta]] e D'Annunzio accendono le loro micce, nelle fabbriche e a Fiume. L'anarchico rimane al fianco degli operai, ma non vuol prendere il potere:  Resteremo sempre nemici di qualsiasi governo, sia quello monarchico di oggi sia quello repubblicano o bolscevico di domani» <ref> [http://www.micciacorta.it/articolo.php?id_news=326 Frammenti di Novecento. Errico Malatesta anarchico per antonomasia Errico Malatesta (''Il manifesto'', 3 gennaio 2007)]</ref>  
: «Fu in quell'occasione che Mussolini definì D'Annunzio "Malatestino": mai ingiuria fu sì vituperosa e raggelante nella sua malvagità, poiché D'Annunzio fu autenticamente un rivoluzionario, mentre il buon [[Errico Malatesta]] giungeva a proposito soltanto per le insurrezioni da operetta... [[Malatesta]] è antimilitarista, anche se si augura la sconfitta della [[Germania]]. Nel [[1919]] l'ultima vampata da rivoluzionario. Sceglie ancora l'Italia, dove arriva con un piroscafo e viene accolto trionfalmente. [[Malatesta]] e D'Annunzio accendono le loro micce, nelle fabbriche e a Fiume. L'anarchico rimane al fianco degli operai, ma non vuol prendere il potere:  Resteremo sempre nemici di qualsiasi governo, sia quello monarchico di oggi sia quello repubblicano o bolscevico di domani» <ref> [http://archive.is/Is0IE Frammenti di Novecento. Errico Malatesta anarchico per antonomasia Errico Malatesta (''Il manifesto'', 3 gennaio 2007)]</ref>  


[[Gabriele D'Annunzio]], intanto, in varie dichiarazioni affermava invece:
[[Gabriele D'Annunzio]], intanto, in varie dichiarazioni affermava invece:
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