Aspetti libertari dell'impresa di Fiume: differenze tra le versioni

Nessun oggetto della modifica
Riga 76: Riga 76:
[[Randolfo Vella]] intervistò anche D'Annunzio, al quale domandò domandò: «Lei è per il comunismo?», al che il ''Vate'' rispose: «Nessuna meraviglia, poiché tutta la mia cultura è anarchica, e poiché è radicata in me la convinzione che, dopo quest'ultima guerra, la storia scioglierà  un novello verso un audacissimo lido. È mia intenzione di fare questa città  un'isola spirituale dalla quale possa irradiare un'azione eminentemente comunista verso tutte le nazioni oppresse. Io ho bisogno di non essere calunniato da voi sovversivi; poi vedrete che '''la mia opera non è nazionalista» <ref name="gabriele">Intervista a [[Gabriele D'Annunzio]], [[Umanità  Nova]], [[9 giugno]] [[1920]]</ref>.
[[Randolfo Vella]] intervistò anche D'Annunzio, al quale domandò domandò: «Lei è per il comunismo?», al che il ''Vate'' rispose: «Nessuna meraviglia, poiché tutta la mia cultura è anarchica, e poiché è radicata in me la convinzione che, dopo quest'ultima guerra, la storia scioglierà  un novello verso un audacissimo lido. È mia intenzione di fare questa città  un'isola spirituale dalla quale possa irradiare un'azione eminentemente comunista verso tutte le nazioni oppresse. Io ho bisogno di non essere calunniato da voi sovversivi; poi vedrete che '''la mia opera non è nazionalista» <ref name="gabriele">Intervista a [[Gabriele D'Annunzio]], [[Umanità  Nova]], [[9 giugno]] [[1920]]</ref>.
[[File:Testadif.jpg|500px|thumb|Frontespizio de «La Testa di Ferro», giornale futurista fiumano in cui si svilupparono vivaci discussioni sulle possibili convergenze tra fiumani futuristi ed anarchici]]
[[File:Testadif.jpg|500px|thumb|Frontespizio de «La Testa di Ferro», giornale futurista fiumano in cui si svilupparono vivaci discussioni sulle possibili convergenze tra fiumani futuristi ed anarchici]]
Con l'avanzata del [[fascismo]] verso posizioni sempre più reazionarie, si accentuarono le divergenze tra i futuristi che non si riconoscevano più in Mussolini ed altri che invece vedevano il mondo nuovo auspicato proprio nell'ideologia fascista, la quale a onor del vero ancora non aveva esplicitato tutta la sua brutalità  totalitaria. Molte di queste polemiche, per esempio tra Marinetti e Bottai<ref>Mentre Bottai aderì immediatamente al fascismo, Marinetti ribadì l'originalità  del futurismo rispetto al fascismo, denunciando la svolta reazionaria impressa da Mussolini dopo la sconfitta elettorale del novembre 1919. In questo periodo Marinetti pubblicò diversi manifesti politici di critica a Mussolini, intervenendo al secondo congresso dei Fasci, dove promosse la necessità  di "svaticanare l'Italia", l'abolizione della monarchia, l'appoggio agli scioperi giusti...Il poeta iniziò così a divergere dal fascismo, distaccandosene prima della fine dell'anno per ritornare sui suoi passi quasi un lustro più tardi.</ref>, si svilupparono proprio sul giornale «[[La testa di ferro]]».
Con l'avanzata del [[fascismo]] verso posizioni sempre più reazionarie, si accentuarono le divergenze tra i futuristi che non si riconoscevano più in Mussolini ed altri che invece vedevano il mondo nuovo auspicato proprio nell'ideologia fascista, la quale a onor del vero ancora non aveva esplicitato tutta la sua brutalità  totalitaria quantunque non mancassero episodi di violenza antislava <ref>[https://www.ildolomiti.it/societa/2019/novantanove-anni-fa-lincendio-del-narodni-dom-di-trieste-cosi-si-apri-la-frattura-fra-italiani-e-slavi-azione-pianificata-che-negava-la-storia-plurietnica-della-citta Incendio del narodni dom a Trieste]</ref>.
Molte di queste polemiche, per esempio tra Marinetti e Bottai<ref>Mentre Bottai aderì immediatamente al fascismo, Marinetti ribadì l'originalità  del futurismo rispetto al fascismo, denunciando la svolta reazionaria impressa da Mussolini dopo la sconfitta elettorale del novembre 1919. In questo periodo Marinetti pubblicò diversi manifesti politici di critica a Mussolini, intervenendo al secondo congresso dei Fasci, dove promosse la necessità  di "svaticanare l'Italia", l'abolizione della monarchia, l'appoggio agli scioperi giusti...Il poeta iniziò così a divergere dal fascismo, distaccandosene prima della fine dell'anno per ritornare sui suoi passi quasi un lustro più tardi.</ref>, si svilupparono proprio sul giornale «[[La testa di ferro]]».


Ad una critica dell'anarchico [[Gigi Damiani]], [[Mario Carli]] rispose prendendo le distanze dal [[fascismo]], trovando elementi comuni tra futurismo e pensiero libertario:
Ad una critica dell'anarchico [[Gigi Damiani]], [[Mario Carli]] rispose prendendo le distanze dal [[fascismo]], trovando elementi comuni tra futurismo e pensiero libertario:
Riga 87: Riga 88:


Le relazioni tra l'Impresa fiumana è l'[[anarchismo]] sono state ancora evidenziate dall'anarchico [[Hakim Bey]], che ha definito la Reggenza del Carnaro «la prima [[TAZ]] moderna», e da Emilio Gentile, secondo cui «il futurismo fiumano non pensava ad una rivoluzione condotta per il trinomio "modernità, italianità ", potenza ma vagheggiava una rivoluzione per la liberazione dell'individuo, delle classi e dei popoli.» <ref>Gentile, ''Il futurismo e la politica''.</ref>
Le relazioni tra l'Impresa fiumana è l'[[anarchismo]] sono state ancora evidenziate dall'anarchico [[Hakim Bey]], che ha definito la Reggenza del Carnaro «la prima [[TAZ]] moderna», e da Emilio Gentile, secondo cui «il futurismo fiumano non pensava ad una rivoluzione condotta per il trinomio "modernità, italianità ", potenza ma vagheggiava una rivoluzione per la liberazione dell'individuo, delle classi e dei popoli.» <ref>Gentile, ''Il futurismo e la politica''.</ref>
=== L'economia piratesca di Fiume ===
=== L'economia piratesca di Fiume ===


138

contributi