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*[[Antonio Gramsci]], politico, [[filosofia|filosofo]] e giornalista italiano. Fu tra i fondatori del Partito Comunista d'Italia nel 1921.
*[[Antonio Gramsci]], politico, [[filosofia|filosofo]] e giornalista italiano. Fu tra i fondatori del Partito Comunista d'Italia nel 1921.
*[[Marco Giordano]], tenente dei legionari, fu amico di Gramsci e tentò di combinare un incontro a Gardone fra lo stesso Gramsci e D'Annunzio, ma quest'ultimo lo evitò con la scusa di pressanti impegni improvvisi. Altre fonti dicono che qualcuno si peritò di non avvisarlo.
*[[Marco Giordano]], tenente dei legionari, fu amico di Gramsci e tentò di combinare un incontro a Gardone fra lo stesso Gramsci e D'Annunzio, ma quest'ultimo lo evitò con la scusa di pressanti impegni improvvisi. Altre fonti dicono che qualcuno si peritò di non avvisarlo.
*[[Giuseppe Giulietti]], capitano e presidente dell'Associazione Lavoratori del Mare, fu in contatto con D'Annunzio durante la vicenda fiumana. Famoso rimane l'abbordaggio del mercantile ''Persia'' che portava armi ai controrivoluzionari bianchi in Russia. Nel periodo fiumano cercò contatti per "marciare su Roma" e prendere il potere con obiettivi opposti a quelli che poi furono di Mussolini. Dal suo carteggio si evidenzia una vibrata protesta per i tentennamenti di D'Annunzio che fece pure il grave errore di non voler ospitare a Fiume gli Arditi di Trieste in rivolta contro un altro invio in paesi da conquistare, dimostrando una scarsissima visione internazionalista ed un miopia militare inconsueta, poiché gli Arditi sarebbero stati nucleo di forza della Libera Repubblica di Fiume quando fu attaccata e conquistata dallo [[Stato]] italiano.
*[[Giuseppe Giulietti]], capitano e presidente dell'Associazione Lavoratori del Mare, fu in contatto con D'Annunzio durante la vicenda fiumana. Famoso rimane l'abbordaggio del mercantile ''Persia'' che portava armi ai controrivoluzionari bianchi in Russia. Nel periodo fiumano cercò contatti per "marciare su Roma" e prendere il potere con obiettivi opposti a quelli che poi furono di Mussolini. Dal suo carteggio si evidenzia una vibrata protesta per i tentennamenti di D'Annunzio che fece pure il grave errore di non voler ospitare a Fiume gli Arditi di Trieste in rivolta contro un altro invio in paesi da conquistare, dimostrando una scarsissima visione internazionalista ed un miopia militare inconsueta, poiché gli Arditi sarebbero stati nucleo di forza della Libera Repubblica di Fiume quando fu attaccata e conquistata dallo [[Stato]] italiano.
*[[Errico Malatesta]], anarchico italiano
*[[Errico Malatesta]], anarchico italiano
*[[Antonio Voluti]]
*[[Antonio Voluti]]
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== La fascistizzazione di Fiume e del territorio limitrofo==
== La fascistizzazione di Fiume e del territorio limitrofo==
I notabili appartenenti alle classi dominanti di Fiume spinsero il fascio a fare in modo che si potessero svolgere «pacificamente le normali attività  sociali»: cioè il dannunzianesimo è considerato non in sintonia, se non apertamente ostile, al regime antioperaio che si stava consolidando con il [[Fascismo|fascismo]]. Il [[29 agosto]] [[1924]] si rifonda il fascio fiumano di combattimento, strutturato rigidamente come quello di Trieste: il "[[Fascismo|fascismo]] dannunziano" dei legionari si trasformava in squadrismo di cittadini volontari inseriti con potere dirigenziale, squadristi "profesionisti" adatti alla [[repressione]] in chiave anticomunista e propugnatori del [[razzismo]]: '''incomincia il periodo della cosiddetta fascistizzazione di Fiume.'''  
I notabili appartenenti alle classi dominanti di Fiume spinsero il fascio a fare in modo che si potessero svolgere «pacificamente le normali attività  sociali»: cioè il dannunzianesimo è considerato non in sintonia, se non apertamente ostile, al regime antioperaio che si stava consolidando con il [[Fascismo|fascismo]]. Il [[29 agosto]] [[1924]] si rifonda il fascio fiumano di combattimento, strutturato rigidamente come quello di Trieste: il "[[Fascismo|fascismo]] dannunziano" dei legionari si trasformava in squadrismo di cittadini volontari inseriti con potere dirigenziale, squadristi "profesionisti" adatti alla [[repressione]] in chiave anticomunista e propugnatori del [[razzismo]]: '''incomincia il periodo della cosiddetta fascistizzazione di Fiume.'''  


Le conseguenze  erano, a differenza del "fascio dannunziano", [[repressione|repressioni]], uccisioni e vessazioni a danno delle minoranze croate e slave. Il fascio-nazionalismo oltretutto impoverì l'[[economia]] locale, soprattutto furono colpite le minoranze. Inoltre diminuì il commercio a Trieste e a Fiume, e la disoccupazione nella mano d'opera portuale dilagò.  
Le conseguenze  erano, a differenza del "fascio dannunziano", [[repressione|repressioni]], uccisioni e vessazioni a danno delle minoranze croate e slave. Il fascio-nazionalismo oltretutto impoverì l'[[economia]] locale, soprattutto furono colpite le minoranze. Inoltre diminuì il commercio a Trieste e a Fiume, e la disoccupazione nella mano d'opera portuale dilagò.  
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Nel [[1926]] il Provveditore agli studi della Venezia Giulia e di Zara con specifico riferimento ai sacerdoti invia "ordinanza" ai prefetti in cui compare:
Nel [[1926]] il Provveditore agli studi della Venezia Giulia e di Zara con specifico riferimento ai sacerdoti invia "ordinanza" ai prefetti in cui compare:


: «Traendo profitto della circostanza  che hanno l'incarico d'impartire l'insegnamento della religione nelle classi elementari del luogo, aprono scuole clandestine per l'insegnamento della lingua slovena, con l'evidente proposito di eludere le disposizioni del Governo Nazionale  sulla riforma linguistica» <ref>[http://www.unionesegrate.it/ante1.html La persecuzione antislava nella regione Giulia fino all'aggressione dell'[[Italia]] alla [[Jugoslavia]]] </ref>".
: «Traendo profitto della circostanza  che hanno l'incarico d'impartire l'insegnamento della religione nelle classi elementari del luogo, aprono scuole clandestine per l'insegnamento della lingua slovena, con l'evidente proposito di eludere le disposizioni del Governo Nazionale  sulla riforma linguistica» <ref>[http://www.unionesegrate.it/ante1.html La persecuzione antislava nella regione Giulia fino all'aggressione dell'[[Italia]] alla [[Jugoslavia]]] </ref>".
Lo stesso anno, con la legge [[29 novembre]] [[1926]] n. 2008 (Provvedimenti per la difesa dello Stato) è ripristinata la pena di morte per attentati contro la persona del Re e del Capo del [[Fascismo|fascismo]] e viene formalizzato il Tribunale Speciale per la Difesa dello [[Stato]] con sede giudicante a Roma. Il "Tribunale speciale" non attribuisce il compito di giudicare ai magistrati bensì sono gli ufficiali della milizia fascista e i membri della polizia politica a poterlo fare. Il tribunale resterà  attivo fino al [[23 luglio]] [[1943]], data dell'ultima sentenza emessa, due giorni prima della caduta di Mussolini.  
Lo stesso anno, con la legge [[29 novembre]] [[1926]] n. 2008 (Provvedimenti per la difesa dello Stato) è ripristinata la pena di morte per attentati contro la persona del Re e del Capo del [[Fascismo|fascismo]] e viene formalizzato il Tribunale Speciale per la Difesa dello [[Stato]] con sede giudicante a Roma. Il "Tribunale speciale" non attribuisce il compito di giudicare ai magistrati bensì sono gli ufficiali della milizia fascista e i membri della polizia politica a poterlo fare. Il tribunale resterà  attivo fino al [[23 luglio]] [[1943]], data dell'ultima sentenza emessa, due giorni prima della caduta di Mussolini.  
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L'anno seguente lo stesso tribunale a Trieste condanna a morte quattro sloveni, fucilati al poligono militare di Basovizza.  
L'anno seguente lo stesso tribunale a Trieste condanna a morte quattro sloveni, fucilati al poligono militare di Basovizza.  


La persecuzione ha però il merito di riavvicinare gli [[antifascismo|antifascisti]] dei due popoli, che riprenderanno i contatti al confino e nella [[la Rivoluzione spagnola (1936-39)|Guerra di Spagna]]. Questa, iniziata il [[18 luglio]] [[1936]], permette alle due etnie di antifascisti di ritrovarsi e combattere fianco a fianco i fascisti di [[Franco]]. Fra i combattenti si segnalano i friulani fratelli Marvin Romano, Albino e Giuseppe <ref>[http://www.dsmilano.it/segrate/antefatti/giumarvin.gif Foto di Giuseppe Marvin], [http://www.dsmilano.it/segrate/antefatti/framarvin.gif Foto dei fratelli Marvin, da sinistra, in piedi: Albino Marvin, Ilio Barontini e Antonio Roasio; seduti: Romano Marvin e Anello Poma]</ref>. Quest'ultimo, come molti reduci dalla [[Spagna]], si arruolerà  nella Legione Straniera francese, combatterà  a Narvick in [[Norvegia]], dove verrà  decorato per il valore, raggiungerà  i partigiani in [[Francia]] e cadrà  fucilato dai tedeschi a St. Germain du Corbeis; Albino, gravemente ferito in [[Spagna]] sarà  curato in URSS quindi paracadutato in [[Slovenia]] dove diverrà  capo di stato maggiore della Divisione Garibaldi Natisone; Romano si unirà  alle Brigate garibaldine della zona di Gorizia e resterà  con queste fino alla Liberazione.
La persecuzione ha però il merito di riavvicinare gli [[antifascismo|antifascisti]] dei due popoli, che riprenderanno i contatti al confino e nella [[la Rivoluzione spagnola (1936-39)|Guerra di Spagna]]. Questa, iniziata il [[18 luglio]] [[1936]], permette alle due etnie di antifascisti di ritrovarsi e combattere fianco a fianco i fascisti di [[Franco]]. Fra i combattenti si segnalano i friulani fratelli Marvin Romano, Albino e Giuseppe <ref>[http://www.dsmilano.it/segrate/antefatti/giumarvin.gif Foto di Giuseppe Marvin], [http://www.dsmilano.it/segrate/antefatti/framarvin.gif Foto dei fratelli Marvin, da sinistra, in piedi: Albino Marvin, Ilio Barontini e Antonio Roasio; seduti: Romano Marvin e Anello Poma]</ref>. Quest'ultimo, come molti reduci dalla [[Spagna]], si arruolerà  nella Legione Straniera francese, combatterà  a Narvick in [[Norvegia]], dove verrà  decorato per il valore, raggiungerà  i partigiani in [[Francia]] e cadrà  fucilato dai tedeschi a St. Germain du Corbeis; Albino, gravemente ferito in [[Spagna]] sarà  curato in URSS quindi paracadutato in [[Slovenia]] dove diverrà  capo di stato maggiore della Divisione Garibaldi Natisone; Romano si unirà  alle Brigate garibaldine della zona di Gorizia e resterà  con queste fino alla Liberazione.


Tra il [[1927]] e il [[1929]] viene impressa un'accelerazione all'opera di italianizzazione: sono sciolte le organizzazioni culturali, ricreative ed economiche slovene e croate, le Casse rurali e le cooperative, quindi si passa al sistematico esproprio delle [[La proprietà |proprietà ]] terriere degli slavi, con pignoramenti ed altri sistemi "legali", quali l'impossibile rientro immediato da prestiti bancari.  
Tra il [[1927]] e il [[1929]] viene impressa un'accelerazione all'opera di italianizzazione: sono sciolte le organizzazioni culturali, ricreative ed economiche slovene e croate, le Casse rurali e le cooperative, quindi si passa al sistematico esproprio delle [[La proprietà |proprietà ]] terriere degli slavi, con pignoramenti ed altri sistemi "legali", quali l'impossibile rientro immediato da prestiti bancari.  
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