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Al contrario, le epoche "tiranneggiate" dal pensiero e dall'azione politica [[autorità|autoritaria]] vedono spesso un decadimento culturale o comunque una concentrazione dell'arte entro poche mani privilegiate (spesso al servizio dell'[[autorità]]). | Al contrario, le epoche "tiranneggiate" dal pensiero e dall'azione politica [[autorità|autoritaria]] vedono spesso un decadimento culturale o comunque una concentrazione dell'arte entro poche mani privilegiate (spesso al servizio dell'[[autorità]]). | ||
Figlia e madre della libertà, l'arte è il simbolo della creatività illimitata dell'uomo e, nelle epoche tiranniche, della sua parte inalienabile e dei suoi sentimenti di amore e fratellanza: l'artista libertario rifiuta gli schemi preconcetti ritenendosi l'unico artefice delle proprie creazioni. | |||
Il rispetto dell'arte non consente all'artista di sfuggire alle tentazioni iconoclaste degli [[Eresia | eretici]] d'ogni epoca, nè all'odio irrazionale della “grande arte” o dell'“artista geniale” (Non è forse la grande opera l'emblema dell'autorità, del Principe, del Prelato? Il genio non è forse il simbolo delle privazioni delle masse, in favore dell'autorità?). | Il rispetto dell'arte non consente all'artista di sfuggire alle tentazioni iconoclaste degli [[Eresia | eretici]] d'ogni epoca, nè all'odio irrazionale della “grande arte” o dell'“artista geniale” (Non è forse la grande opera l'emblema dell'autorità, del Principe, del Prelato? Il genio non è forse il simbolo delle privazioni delle masse, in favore dell'autorità?). |