64 364
contributi
K2 (discussione | contributi) m (Sostituzione testo - "[à][\s][?]" con "à?") |
K2 (discussione | contributi) m (Sostituzione testo - "[à][\s][]]" con "à]") |
||
Riga 41: | Riga 41: | ||
: «La forma di governo che si addice maggiormente all'artista è l'assenza di ogni governo» ([[Oscar Wilde]]) | : «La forma di governo che si addice maggiormente all'artista è l'assenza di ogni governo» ([[Oscar Wilde]]) | ||
[[File:Oscar Wilde portrait.jpg|250 px|thumb|[[Oscar Wilde]]]] | [[File:Oscar Wilde portrait.jpg|250 px|thumb|[[Oscar Wilde]]]] | ||
Le grandi epoche di risveglio culturale ed artistico sono coincise con quelle in cui predomina l'autonomia delle città e la loro riorganizzazione secondo [[federalismo | metodologie federaliste]]. Per esempio l'arte nelle città greche e in quelle medioevali, nasce dal rifiorire della [[libertà ]] dell'[[individuo]], inserito in un contesto comunitario di “dimensioni più umane”. | Le grandi epoche di risveglio culturale ed artistico sono coincise con quelle in cui predomina l'autonomia delle città e la loro riorganizzazione secondo [[federalismo | metodologie federaliste]]. Per esempio l'arte nelle città greche e in quelle medioevali, nasce dal rifiorire della [[libertà]] dell'[[individuo]], inserito in un contesto comunitario di “dimensioni più umane”. | ||
Al contrario le epoche "tiranneggiate" dal pensiero e dall'azione politica [[autorità | autoritaria]], vedono spesso un decadimento culturale o comunque una concentrazione dell'arte entro poche mani privilegiate (spesso al servizio dell'[[autorità ]]). | Al contrario le epoche "tiranneggiate" dal pensiero e dall'azione politica [[autorità | autoritaria]], vedono spesso un decadimento culturale o comunque una concentrazione dell'arte entro poche mani privilegiate (spesso al servizio dell'[[autorità]]). | ||
«Figlio e padre della libertà »... l'arte è il simbolo della creatività illimitata dell'uomo e, nelle epoche tiranniche, della sua parte inalienabile, e dei suoi sentimenti d'amore e fratellanza. | «Figlio e padre della libertà »... l'arte è il simbolo della creatività illimitata dell'uomo e, nelle epoche tiranniche, della sua parte inalienabile, e dei suoi sentimenti d'amore e fratellanza. | ||
Riga 75: | Riga 75: | ||
=== Futurismo=== | === Futurismo=== | ||
Il [[futurismo]] ufficialmente nasce il [[22 febbraio]] [[1909]] con la pubblicazione del Manifesto di [[Tommaso Marinetti]]. In questo movimento si possono riscontrare due anime: una di sinistra ([[Futurismo di sinistra]]), con forti tendenze anarchiche ([[anarco-futurismo]]) e una di stampo nazionalista e di destra, che poi prevarrà e fu fagocitata dal [[fascismo]]. | Il [[futurismo]] ufficialmente nasce il [[22 febbraio]] [[1909]] con la pubblicazione del Manifesto di [[Tommaso Marinetti]]. In questo movimento si possono riscontrare due anime: una di sinistra ([[Futurismo di sinistra]]), con forti tendenze anarchiche ([[anarco-futurismo]]) e una di stampo nazionalista e di destra, che poi prevarrà e fu fagocitata dal [[fascismo]]. | ||
[[Image:Funeraloftheanarchistgalli.jpg|thumb|right|250px|''[[I funerali dell'anarchico Galli]]'' di [[Carlo Carrà ]].]] | [[Image:Funeraloftheanarchistgalli.jpg|thumb|right|250px|''[[I funerali dell'anarchico Galli]]'' di [[Carlo Carrà]].]] | ||
Marinetti piuttosto che un artista fu un agitatore politico che avallò la “bellezza” della guerra, della violenza e del [[Fascismo | fascismo]]. | Marinetti piuttosto che un artista fu un agitatore politico che avallò la “bellezza” della guerra, della violenza e del [[Fascismo | fascismo]]. | ||
[[File:Gozzoli.jpg|thumb|left|[[Virgilio Gozzoli]] (New York, 1950)]] | [[File:Gozzoli.jpg|thumb|left|[[Virgilio Gozzoli]] (New York, 1950)]] | ||
Il Futurismo è stato in [[Italia]] povero di valori letterari (quello russo invece partorì il grande poeta [[Vladimir Majakovskij]], che al contrario disprezzava la guerra e l'oppressione delle masse), anche se non si può negare la caratura letteraria di [[Virgilia D'Andrea]], [[Leda Rafanelli]] e [[Renzo Novatore]], ma ha avuto grande importanza nell'[[arte]] della pittura ([[Virgilio Gozzoli]], [[Giovanni Governato]], ecc.) e dell'architettura. | Il Futurismo è stato in [[Italia]] povero di valori letterari (quello russo invece partorì il grande poeta [[Vladimir Majakovskij]], che al contrario disprezzava la guerra e l'oppressione delle masse), anche se non si può negare la caratura letteraria di [[Virgilia D'Andrea]], [[Leda Rafanelli]] e [[Renzo Novatore]], ma ha avuto grande importanza nell'[[arte]] della pittura ([[Virgilio Gozzoli]], [[Giovanni Governato]], ecc.) e dell'architettura. | ||
L'opera più conosciuta è quella di [[Carlo Carrà ]] del [[1911]], ''[[I funerali dell'anarchico Galli]]'' (in riferimento all'anarchico [[Angelo Galli]]), che compare in un catalogo del [[1912]], pubblicato nella prima esposizione parigina dei futuristi. | L'opera più conosciuta è quella di [[Carlo Carrà]] del [[1911]], ''[[I funerali dell'anarchico Galli]]'' (in riferimento all'anarchico [[Angelo Galli]]), che compare in un catalogo del [[1912]], pubblicato nella prima esposizione parigina dei futuristi. | ||
[[Umberto Boccioni]], pittore e scultore italiano del futurismo, battezzò le proprie opere come "trascendentalismo fisico". La scultura, secondo Boccioni, doveva far vivere gli oggetti rendendo plastico il loro prolungamento nello spazio: «Un oggetto finisce quando ne comincia un altro». | [[Umberto Boccioni]], pittore e scultore italiano del futurismo, battezzò le proprie opere come "trascendentalismo fisico". La scultura, secondo Boccioni, doveva far vivere gli oggetti rendendo plastico il loro prolungamento nello spazio: «Un oggetto finisce quando ne comincia un altro». | ||