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Essendo una forma espressiva, è stata “utilizzata” per esprimere pensieri, critiche, proteste, stati d'animo ecc. | Essendo una forma espressiva, è stata “utilizzata” per esprimere pensieri, critiche, proteste, stati d'animo ecc. | ||
Mentre altri movimenti politici e sociali ([[socialismo]], [[comunismo]], ma anche [[Fascismo |fascismo]]), hanno utilizzato l'arte come forma di propaganda, pur negli intenti di critica radicale della società , l'[[anarchismo]] invece ha sempre diretto il proprio interesse all'arte come fosse una vera e propria scelta e forma di vita, dove gli individui riuscissero a realizzare nel senso più ampio e liberatorio possibile le proprie prerogative dirette soprattutto a raffinare un gusto dell'"[[estetica]]" come esperienza autentica e originale dell'individuo. Un'estetica che, come si evince dalla sua radice greca "aistésis = sensazione, sentimento", fosse cioé legata al "sentire" ed alle sue molteplici forme. | Mentre altri movimenti politici e sociali ([[socialismo]], [[comunismo]], ma anche [[Fascismo |fascismo]]), hanno utilizzato l'arte come forma di propaganda, pur negli intenti di critica radicale della società, l'[[anarchismo]] invece ha sempre diretto il proprio interesse all'arte come fosse una vera e propria scelta e forma di vita, dove gli individui riuscissero a realizzare nel senso più ampio e liberatorio possibile le proprie prerogative dirette soprattutto a raffinare un gusto dell'"[[estetica]]" come esperienza autentica e originale dell'individuo. Un'estetica che, come si evince dalla sua radice greca "aistésis = sensazione, sentimento", fosse cioé legata al "sentire" ed alle sue molteplici forme. | ||
Esistono varie e innumerevoli discipline artistiche: | Esistono varie e innumerevoli discipline artistiche: | ||
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[[File:Guy_debord.jpg|thumb|left|150 px|[[Guy Debord]]]] | [[File:Guy_debord.jpg|thumb|left|150 px|[[Guy Debord]]]] | ||
A partire dagli "anni 50-60" si sviluppa quel tipo di [[capitalismo | società capitalistica]] definita “di massa”, di cui le peculiarità principali sono: il consumismo, la pubblicità , l'omologazione e l'omogeneizzazione dei “gusti”, la mercificazione di qualsiasi valore. | A partire dagli "anni 50-60" si sviluppa quel tipo di [[capitalismo | società capitalistica]] definita “di massa”, di cui le peculiarità principali sono: il consumismo, la pubblicità, l'omologazione e l'omogeneizzazione dei “gusti”, la mercificazione di qualsiasi valore. | ||
Deriva da questa situazione l'affermarsi di quei "sottoprodotti pseudoartistici" che danno al consumatore l'illusione di avere a che fare con l'arte, ma, in realtà , altro non è che volgare banalizzazione della stessa. | Deriva da questa situazione l'affermarsi di quei "sottoprodotti pseudoartistici" che danno al consumatore l'illusione di avere a che fare con l'arte, ma, in realtà, altro non è che volgare banalizzazione della stessa. | ||
In questa chiave va interpretato il lavoro del “sistema” industriale, oramai “impadronitosi” di buona parte dei prodotti artistici, volto alla “costruzione” di elementi mercificabili. Tale situazione è stata descritta dai [[situazionismo | situazionisti]] attraverso l'utilizzo del termine '''''recuperation''''' (“recupero”), per esempio riferendosi al PunkRock. | In questa chiave va interpretato il lavoro del “sistema” industriale, oramai “impadronitosi” di buona parte dei prodotti artistici, volto alla “costruzione” di elementi mercificabili. Tale situazione è stata descritta dai [[situazionismo | situazionisti]] attraverso l'utilizzo del termine '''''recuperation''''' (“recupero”), per esempio riferendosi al PunkRock. | ||
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L'artista libertario rifiuta gli schemi preconcetti ritenendosi l'unico artefice delle proprie creazioni. | L'artista libertario rifiuta gli schemi preconcetti ritenendosi l'unico artefice delle proprie creazioni. | ||
Il rispetto dell'arte non consente all'artista di sfuggire alle tentazioni iconoclaste degli [[Eresia | eretici]] d'ogni epoca, nè all'odio irrazionale della “grande arte” o dell'“artista geniale” (Non è forse la grande opera l'emblema dell'autorità , del Principe, del Prelato? Il genio non è forse il simbolo delle privazioni delle masse, in favore dell'autorità ?). | Il rispetto dell'arte non consente all'artista di sfuggire alle tentazioni iconoclaste degli [[Eresia | eretici]] d'ogni epoca, nè all'odio irrazionale della “grande arte” o dell'“artista geniale” (Non è forse la grande opera l'emblema dell'autorità, del Principe, del Prelato? Il genio non è forse il simbolo delle privazioni delle masse, in favore dell'autorità ?). | ||
L'artista, però, non pretende nemmeno di far ''tabula rasa'' in senso [[nichilismo | nichilista]] e nemmeno pretende l'[[eguaglianza]] omologante dell'uniformità . | L'artista, però, non pretende nemmeno di far ''tabula rasa'' in senso [[nichilismo | nichilista]] e nemmeno pretende l'[[eguaglianza]] omologante dell'uniformità . | ||