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È attivo durante la [[settimana rossa]] e per un soffio sfugge all'arresto. Allo scoppio della Prima Guerra Mondiale si schiera contro la guerra, scontrandosi all'interno dell'[[USI]] con con le tesi interventiste di [[Alceste De Ambris]] (i sindacalisti interventisti usciranno dall'USI per dar vita alla UIL). | È attivo durante la [[settimana rossa]] e per un soffio sfugge all'arresto. Allo scoppio della Prima Guerra Mondiale si schiera contro la guerra, scontrandosi all'interno dell'[[USI]] con con le tesi interventiste di [[Alceste De Ambris]] (i sindacalisti interventisti usciranno dall'USI per dar vita alla UIL). | ||
Borghi diviene segretario nazionale dell'[[USI]], poi fonda | Borghi diviene segretario nazionale dell'[[USI]], poi fonda e dirige il nuovo organo nazionale della stessa, «Guerra di classe» (dal [[1969]] assumerà la denominazione di «[[Lotta di Classe (rivista)|Lotta di classe]])». In novembre viene arrestato per i fatti della [[settimana rossa|Settimana rossa]] e ritorna in [[libertà ]] nel gennaio [[1915]] per effetto di un'amnistia. Nel [[1915]] si trasferisce per un po'a Modena e Piacenza, dove continua a lottare contro la guerra. | ||
Nell'aprile [[1916]] viene internato a Firenze e poi nella vicina Impruneta. Nel giugno dello stesso anno riesce a partecipare al Convegno anarchico clandestino di Firenze. Alla fine del [[1916]] muore la sua compagna, poi viene internato a Isernia, ma nonostante tutto riesce ugualmente a mantenere i contatti con l'[[USI]] e gli anarchici, anche grazie a [[Virgilia D'Andrea]], che diverrà la sua nuova compagna. Liberato nel dicembre [[1918]] si trasferisce a Firenze e poi a Bologna. | Nell'aprile [[1916]] viene internato a Firenze e poi nella vicina Impruneta. Nel giugno dello stesso anno riesce a partecipare al Convegno anarchico clandestino di Firenze. Alla fine del [[1916]] muore la sua compagna, poi viene internato a Isernia, ma nonostante tutto riesce ugualmente a mantenere i contatti con l'[[USI]] e gli anarchici, anche grazie a [[Virgilia D'Andrea]], che diverrà la sua nuova compagna. Liberato nel dicembre [[1918]] si trasferisce a Firenze e poi a Bologna. |