Armando Borghi: differenze tra le versioni

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Nel maggio [[1906]] è chiamato a Ravenna a diviene direttore del settimanale "[[L'Aurora]]", dove pubblica una serie di racconti poi riuniti nell'opuscolo ''Il nostro e l'altrui individualismo'' ([[1907]]). In questo testo critica l'[[Stirner|individualismo stirneriano]] (l'antagonismo di Borghi all'[[individualismo]] «scaturisce un'opposta maniera di concepire la vita e la lotta»), ritenendolo addirittura estraneo al movimento anarchico, dichiarandosi però contrario agli eccessi organizzativi e collocandosi nell'ambito del [[anarco-comunismo|comunismo anarchico]] antiorganizzatore di stampo [[Kropotkin|Kropotkiniano]], in cui l'azione individuale deve essere coordinata, senza dogmi o norme restrittive, con quella collettiva.  
Nel maggio [[1906]] è chiamato a Ravenna a diviene direttore del settimanale "[[L'Aurora]]", dove pubblica una serie di racconti poi riuniti nell'opuscolo ''Il nostro e l'altrui individualismo'' ([[1907]]). In questo testo critica l'[[Stirner|individualismo stirneriano]] (l'antagonismo di Borghi all'[[individualismo]] «scaturisce un'opposta maniera di concepire la vita e la lotta»), ritenendolo addirittura estraneo al movimento anarchico, dichiarandosi però contrario agli eccessi organizzativi e collocandosi nell'ambito del [[anarco-comunismo|comunismo anarchico]] antiorganizzatore di stampo [[Kropotkin|Kropotkiniano]], in cui l'azione individuale deve essere coordinata, senza dogmi o norme restrittive, con quella collettiva.  


Identici concetti vengono espressi in ''Gli anarchici di fronte all'[[Stirner|individualismo stirneriano]]'', pubblicato su «Il Pensiero». Promuove la "Biblioteca Lux" con lo scopo di favorire la pubblicazione e la diffusione di [[antimilitarismo|opuscoli antimilitaristi]]. Dal luglio [[1907]] al [[1910]] svolge le mansioni di segretario del Sindacato provinciale edile (sindacato autonomo dalla Federazione nazionale e dalla CGL, entrambi in mano ai riformisti socialisti). Si unisce ai [[sindacalismo|sindacalisti rivoluzionari]] contro la fazione riformista della Camera del lavoro, da cui scaturiranno due CdL, una riformista ed una [[rivoluzione|rivoluzionaria]] nelle mani di sindacalisti e anarchici.  
Identici concetti vengono espressi in ''Gli anarchici di fronte all'[[Stirner|individualismo stirneriano]]'', pubblicato su «Il Pensiero». Promuove la "Biblioteca Lux" con lo scopo di favorire la pubblicazione e la diffusione di [[antimilitarismo|opuscoli antimilitaristi]]. Dal luglio [[1907]] al [[1910]] svolge le mansioni di segretario del Sindacato provinciale edile (sindacato autonomo dalla Federazione nazionale e dalla CGL, entrambi in mano ai riformisti socialisti). Si unisce ai [[sindacalismo|sindacalisti rivoluzionari]] contro la fazione riformista della Camera del lavoro, da cui scaturiranno due CdL, una riformista ed una [[rivoluzione|rivoluzionaria]] nelle mani di sindacalisti e anarchici.  


Borghi propugna l'[[azione diretta]], l'organizzazione decentrata e [[Federalismo|federativa]], individuando nel [[sindacalismo]] un mezzo decisivo per la costituzione di una società  libertaria.
Borghi propugna l'[[azione diretta]], l'organizzazione decentrata e [[Federalismo|federativa]], individuando nel [[sindacalismo]] un mezzo decisivo per la costituzione di una società  libertaria.
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Dopo la fine della prima guerra mondiale Borghi diviene uno delle figure di spicco della sinistra rivoluzionaria. Durante il Biennio rosso l'[[USI]], che nel [[1913]] aveva circa 100mila aderenti, conta più di 300mila iscritti. Nel dicembre [[1918]] Armando Borghi si oppone alla confluenza dell'[[USI]] nella CGL, proponendo la nascita di un nuovo organismo eletto dalla base, ma la CGL rifiuta la proposta.  
Dopo la fine della prima guerra mondiale Borghi diviene uno delle figure di spicco della sinistra rivoluzionaria. Durante il Biennio rosso l'[[USI]], che nel [[1913]] aveva circa 100mila aderenti, conta più di 300mila iscritti. Nel dicembre [[1918]] Armando Borghi si oppone alla confluenza dell'[[USI]] nella CGL, proponendo la nascita di un nuovo organismo eletto dalla base, ma la CGL rifiuta la proposta.  


Nell'aprile [[1919]], dopo le ennesime [[Fascismo|violenze fasciste]] propone l'unità  [[antifascismo|antifascista]] attraverso un comitato di rappresentanti dell'[[USI]], CGL, PSI, [[Unione Anarchica Italiana]] e SFI. Arrestato precauzionalmente prima dello "[[sciopero]]" del [[21 luglio]] [[1919]], partecipa allo sviluppo dei [[Consigli ed occupazioni di fabbrica in Italia (1919-20)|Consigli di Fabbrica]], collabora alla fondazione di «[[Umanità  Nova]]» e partecipa al Congresso di Bologna della [[Unione Anarchica Italiana]] ([[1 luglio|1]]-[[4 luglio]] [[1920]]), appoggiando [[Maurizio Garino]], relatore sui Consigli di Fabbrica, contro la diffidenza di molti compagni. Non si mostra contrario all'adesione alla [[III Internazionale]], speranzoso di fermare la deriva autoritaria della [[La Rivoluzione Russa|Rivoluzione Russa]], anche se in molti sospettano che possa avere avuto delle "tentazioni" bolsceviche.
Nell'aprile [[1919]], dopo le ennesime [[Fascismo|violenze fasciste]] propone l'unità  [[antifascismo|antifascista]] attraverso un comitato di rappresentanti dell'[[USI]], CGL, PSI, [[Unione Anarchica Italiana]] e SFI. Arrestato precauzionalmente prima dello "[[sciopero]]" del [[21 luglio]] [[1919]], partecipa allo sviluppo dei [[Consigli ed occupazioni di fabbrica in Italia (1919-20)|Consigli di Fabbrica]], collabora alla fondazione di «[[Umanità  Nova]]» e partecipa al Congresso di Bologna della [[Unione Anarchica Italiana]] ([[1 luglio|1]]-[[4 luglio]] [[1920]]), appoggiando [[Maurizio Garino]], relatore sui Consigli di Fabbrica, contro la diffidenza di molti compagni. Non si mostra contrario all'adesione alla [[III Internazionale]], speranzoso di fermare la deriva autoritaria della [[La Rivoluzione Russa|Rivoluzione Russa]], anche se in molti sospettano che possa avere avuto delle "tentazioni" bolsceviche.


Nell'estate [[1920]] giunge in [[Russia]] per partecipare al Congresso di costituzione dell'[[Internazionale dei Sindacati Rossi]] (ISR), dove incontra Zinoviev, [[Lenin]], [[Victor Serge]] e [[Kropotkin]]. Deluso rientra in [[Italia]], dove è in atto l'[[Consigli ed occupazioni di fabbrica in Italia (1919-20)|occupazione delle fabbriche]]. Il [[13 ottobre]] viene arrestato, poi la stessa sorte tocca a [[Malatesta]] e altri 20 militanti anarchici ([[Corrado Quaglino]], [[Nella Giacomelli]], ecc.) con l'accusa di «cospirazione contro lo [[Stato]]» ed «associazione a delinquere». Si sviluppano agitazioni in tutta [[Italia]] in loro favore e nel marzo [[1921]] scoppia una bomba anarchica al [[Teatro Diana]] di Milano che sia Borghi che [[Malatesta]] condanneranno duramente.
Nell'estate [[1920]] giunge in [[Russia]] per partecipare al Congresso di costituzione dell'[[Internazionale dei Sindacati Rossi]] (ISR), dove incontra Zinoviev, [[Lenin]], [[Victor Serge]] e [[Kropotkin]]. Deluso rientra in [[Italia]], dove è in atto l'[[Consigli ed occupazioni di fabbrica in Italia (1919-20)|occupazione delle fabbriche]]. Il [[13 ottobre]] viene arrestato, poi la stessa sorte tocca a [[Malatesta]] e altri 20 militanti anarchici ([[Corrado Quaglino]], [[Nella Giacomelli]], ecc.) con l'accusa di «cospirazione contro lo [[Stato]]» ed «associazione a delinquere». Si sviluppano agitazioni in tutta [[Italia]] in loro favore e nel marzo [[1921]] scoppia una bomba anarchica al [[Teatro Diana]] di Milano che sia Borghi che [[Malatesta]] condanneranno duramente.
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Il [[26 luglio]] inizia il processo a loro carico, grazie a [[Francesco Saverio Merlino]], loro avvocato, vengono assolti. Uscito dal carcere oramai il [[Fascismo|fascismo]] imperversa e scopre anche che una delegazione dell'[[USI]], nel luglio [[1921]], aveva firmato a Mosca un documento di unità  coi comunisti e di adesione all'ISR (sola condizione, che resti indipendente dall'Internazionale Comunista). Borghi sconfessa subito l'operato della delegazione, annulla l'adesione all'ISR e poi si dimette anche dalla segreteria dell'USI. Nel IV Congresso dell'[[USI]] (Roma, [[10 marzo|10]]-[[12 marzo]] [[1922]]) la corrente favorevole all'ISR (Nicola Vecchi e Giuseppe Di Vittorio) è sconfitta dalla maggioranza (Borghi, Giovannetti e [[Carlo Nencini]]) che si oppone alla politica [[marxismo|marxista]]. L'[[USI]] si divide quindi in due.
Il [[26 luglio]] inizia il processo a loro carico, grazie a [[Francesco Saverio Merlino]], loro avvocato, vengono assolti. Uscito dal carcere oramai il [[Fascismo|fascismo]] imperversa e scopre anche che una delegazione dell'[[USI]], nel luglio [[1921]], aveva firmato a Mosca un documento di unità  coi comunisti e di adesione all'ISR (sola condizione, che resti indipendente dall'Internazionale Comunista). Borghi sconfessa subito l'operato della delegazione, annulla l'adesione all'ISR e poi si dimette anche dalla segreteria dell'USI. Nel IV Congresso dell'[[USI]] (Roma, [[10 marzo|10]]-[[12 marzo]] [[1922]]) la corrente favorevole all'ISR (Nicola Vecchi e Giuseppe Di Vittorio) è sconfitta dalla maggioranza (Borghi, Giovannetti e [[Carlo Nencini]]) che si oppone alla politica [[marxismo|marxista]]. L'[[USI]] si divide quindi in due.


In ''Anarchismo e sindacalismo'' Borghi condanna senza mezzi termini l'autoritarismo, lo statalismo, il bolscevismo e ribadisce l'indipendenza del [[sindacalismo|sindacato]] da ogni movimento politico, compresa la [[Unione Anarchica Italiana]]. Dopo la marcia su Roma, Borghi lascia l'[[Italia]] per Berlino, dove partecipa al Congresso dell'[[l'Internazionale dei lavoratori|AIT]] ([[25 dicembre]] [[1922]] – [[2 gennaio]] [[1923]]) che darà  vita all'[[Associazione Internazionale dei Lavoratori (anarco-sindacalista)|Internazionale anarco-sindacalista]]. Come suo rappresentante è inviato in diversi paesi, dove partecipa a discussioni e comizi. Trasferitosi brevemente in [[Francia]], pubblica ''L'Italia tra due Crispi. Cause e conseguenze di una rivoluzione mancata (1924)'', in cui ricostruisce i fatti del biennio rosso. Si impegna, in pieno [[Fascismo|fascismo]], per la riorganizzazione degli anarchici e contro le provocazioni di personaggi come Ricciotti Garibaldi jr <ref name="riciotti">Ricciotti Garibaldi jr, nipote di Giuseppe Garibaldi, considerato una figura prestigiosa dell'[[antifascismo]] in esilio in [[Francia]], viene smascherato come un agente provocatore al servizio della polizia segreta di Mussolini. Egli stava organizzando, protetto dalla polizia segreta francese, una legione di rifugiati antifascisti con lo scopo dichiarato di rientrare in Italia per rovesciare il regime fascista. L'episodio è narrato da Armando Borghi in ''Mezzo secolo di Anarchia''. Si veda anche [http://www.comidad.org/public/comidad108.pdf Articolo comidad]</ref>
In ''Anarchismo e sindacalismo'' Borghi condanna senza mezzi termini l'autoritarismo, lo statalismo, il bolscevismo e ribadisce l'indipendenza del [[sindacalismo|sindacato]] da ogni movimento politico, compresa la [[Unione Anarchica Italiana]]. Dopo la marcia su Roma, Borghi lascia l'[[Italia]] per Berlino, dove partecipa al Congresso dell'[[l'Internazionale dei lavoratori|AIT]] ([[25 dicembre]] [[1922]] – [[2 gennaio]] [[1923]]) che darà  vita all'[[Associazione Internazionale dei Lavoratori (anarco-sindacalista)|Internazionale anarco-sindacalista]]. Come suo rappresentante è inviato in diversi paesi, dove partecipa a discussioni e comizi. Trasferitosi brevemente in [[Francia]], pubblica ''L'Italia tra due Crispi. Cause e conseguenze di una rivoluzione mancata (1924)'', in cui ricostruisce i fatti del biennio rosso. Si impegna, in pieno [[Fascismo|fascismo]], per la riorganizzazione degli anarchici e contro le provocazioni di personaggi come Ricciotti Garibaldi jr <ref name="riciotti">Ricciotti Garibaldi jr, nipote di Giuseppe Garibaldi, considerato una figura prestigiosa dell'[[antifascismo]] in esilio in [[Francia]], viene smascherato come un agente provocatore al servizio della polizia segreta di Mussolini. Egli stava organizzando, protetto dalla polizia segreta francese, una legione di rifugiati antifascisti con lo scopo dichiarato di rientrare in Italia per rovesciare il regime fascista. L'episodio è narrato da Armando Borghi in ''Mezzo secolo di Anarchia''. Si veda anche [http://www.comidad.org/public/comidad108.pdf Articolo comidad]</ref>
<ref name="la risveglia">I “garibaldini” sono collegati al colonnello catalano Macià , che prepara una spedizione in Spagna per rovesciare il “Mussolini spagnolo” Miguel Primo de Rivera. Ma fra i congiurati non mancano spie e provocatori, il più noto dei quali è un degenere nipote dell'eroe dei due mondi, Ricciotti Garibaldi, da tempo al soldo della polizia fascista. Così la spedizione di Macià  sfuma fra polemiche furibonde e il movimento anarchico esce dalla vicenda profondamente lacerato. Si veda anche [http://www.geocities.com/soho/den/7257/numero3/nozzoli.html La risveglia].</ref>.
<ref name="la risveglia">I “garibaldini” sono collegati al colonnello catalano Macià , che prepara una spedizione in Spagna per rovesciare il “Mussolini spagnolo” Miguel Primo de Rivera. Ma fra i congiurati non mancano spie e provocatori, il più noto dei quali è un degenere nipote dell'eroe dei due mondi, Ricciotti Garibaldi, da tempo al soldo della polizia fascista. Così la spedizione di Macià  sfuma fra polemiche furibonde e il movimento anarchico esce dalla vicenda profondamente lacerato. Si veda anche [http://www.geocities.com/soho/den/7257/numero3/nozzoli.html La risveglia].</ref>.


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