Armando Borghi: differenze tra le versioni

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Nel [[1898]], a soli 16 anni, assiste ad un processo a carico di Malatesta. Nello stesso anno partecipa ai “moti per il pane” di Castel Bolognese e altri centri. Ricercato dalla [[polizia]] fugge ad Imola e poi a Bologna, dove lavora come lavapiatti e prosegue gli studi. Dopo il regicidio di Umberto I prende posizione in favore di [[Gaetano Bresci]] e per questo è costretto a nascondersi per un po'nelle campagne bolognesi. Rientrato a Bologna, costituisce un gruppo anarchico, dove si distingue per le sue capacità  oratorie.
Nel [[1898]], a soli 16 anni, assiste ad un processo a carico di Malatesta. Nello stesso anno partecipa ai “moti per il pane” di Castel Bolognese e altri centri. Ricercato dalla [[polizia]] fugge ad Imola e poi a Bologna, dove lavora come lavapiatti e prosegue gli studi. Dopo il regicidio di Umberto I prende posizione in favore di [[Gaetano Bresci]] e per questo è costretto a nascondersi per un po'nelle campagne bolognesi. Rientrato a Bologna, costituisce un gruppo anarchico, dove si distingue per le sue capacità  oratorie.


[[antimilitarismo|Antimilitarista]] convinto viene arrestato nel [[1902]] per incitazione alla renitenza alla leva. Più volte arrestato, talvolta riesce a fuggire dalle mani della polizia (es. il [[23 ottobre]] [[1905]] evade durante il trasferimento alle [[carcere|carceri]] di Faenza da Castel Bolognese).
[[antimilitarismo|Antimilitarista]] convinto viene arrestato nel [[1902]] per incitazione alla renitenza alla leva. Più volte arrestato, talvolta riesce a fuggire dalle mani della polizia (es. il [[23 ottobre]] [[1905]] evade durante il trasferimento alle [[carcere|carceri]] di Faenza da Castel Bolognese).


Nel maggio [[1906]] è chiamato a Ravenna a diviene direttore del settimanale "[[L'Aurora]]", dove pubblica una serie di racconti poi riuniti nell'opuscolo ''Il nostro e l'altrui individualismo'' ([[1907]]). In questo testo critica l'[[Stirner|individualismo stirneriano]] (l'antagonismo di Borghi all'[[individualismo]] «scaturisce un'opposta maniera di concepire la vita e la lotta»), ritenendolo addirittura estraneo al movimento anarchico, dichiarandosi però contrario agli eccessi organizzativi e collocandosi nell'ambito del [[anarco-comunismo|comunismo anarchico]] antiorganizzatore di stampo [[Kropotkin|Kropotkiniano]], in cui l'azione individuale deve essere coordinata, senza dogmi o norme restrittive, con quella collettiva.  
Nel maggio [[1906]] è chiamato a Ravenna a diviene direttore del settimanale "[[L'Aurora]]", dove pubblica una serie di racconti poi riuniti nell'opuscolo ''Il nostro e l'altrui individualismo'' ([[1907]]). In questo testo critica l'[[Stirner|individualismo stirneriano]] (l'antagonismo di Borghi all'[[individualismo]] «scaturisce un'opposta maniera di concepire la vita e la lotta»), ritenendolo addirittura estraneo al movimento anarchico, dichiarandosi però contrario agli eccessi organizzativi e collocandosi nell'ambito del [[anarco-comunismo|comunismo anarchico]] antiorganizzatore di stampo [[Kropotkin|Kropotkiniano]], in cui l'azione individuale deve essere coordinata, senza dogmi o norme restrittive, con quella collettiva.  
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