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Per parecchi anni l'[[Argentina]] subì l'alternanza tra dittature militari e assai deboli governi democratici, contribuendo in questa maniera a creare le fondamenta della crisi economica che colpirà  il paese a partire dalla fine degli anni '90. Dopo il ritorno alla democrazia nel [[1983]] fu eletto il presidente Raúl Alfonsín, il cui progetto governativo prevedeva la stabilizzazione dell'[[economia]] argentina compresa la creazione di una nuova moneta, l'''austral''. Ciò inizialmente bbe effetti positivi sulla qualità  della vita per molti cittadini, ma comportò un forte indebitamento (peraltro iniziato con la dittatura argentina) che il governo dovette fronteggiare ricorrende a onerosi prestiti da parte del FMI.
Per parecchi anni l'[[Argentina]] subì l'alternanza tra dittature militari e assai deboli governi democratici, contribuendo in questa maniera a creare le fondamenta della crisi economica che colpirà  il paese a partire dalla fine degli anni '90. Dopo il ritorno alla democrazia nel [[1983]] fu eletto il presidente Raúl Alfonsín, il cui progetto governativo prevedeva la stabilizzazione dell'[[economia]] argentina compresa la creazione di una nuova moneta, l'''austral''. Ciò inizialmente bbe effetti positivi sulla qualità  della vita per molti cittadini, ma comportò un forte indebitamento (peraltro iniziato con la dittatura argentina) che il governo dovette fronteggiare ricorrende a onerosi prestiti da parte del FMI.


Nel [[1999]], il neo eletto presidente Fernando de la Rúa trovò un paese dove la disoccupazione era ormai a livelli critici (la disoccupazione durante la crisi raggiunse il picco record del 42%) e gli effetti negativi del tasso di cambio fisso assumevano toni drammatici, causando il calo del PIL del 10% nel periodo compreso tra il [[1998]] e il [[2001]]. Nel [[1999]] il PIL diminuì del 4% e il paese entrò in una recessione. L'[[Argentina]] perse rapidamente la fiducia degli investitori e la fuga di capitali aumentò. Nel [[2001]] la sfiducia toccò l'apice e la gente cominciò a ritirare i propri soldi dai conto correnti bancari, che il governo di centro-sinistra di De La Rua provò a fermare il sequestro dei conti correnti bancari (Correlito). Questo fu l'atto finale di un processo iniziato con l'applicazione della ricetta ultraliberista imposta al paese sudamericano dal [[Fondo Monetario Internazionale]] che aveva portatpo a feroci privatizzazioni, come quelle delle Aereolineas Argentinas e la Telecom Argentina.  
Nel [[1999]], il neo eletto presidente Fernando de la Rúa trovò un paese dove la disoccupazione era ormai a livelli critici (la disoccupazione durante la crisi raggiunse il picco record del 42%) e gli effetti negativi del tasso di cambio fisso assumevano toni drammatici, causando il calo del PIL del 10% nel periodo compreso tra il [[1998]] e il [[2001]]. Nel [[1999]] il PIL diminuì del 4% e il paese entrò in una recessione. L'[[Argentina]] perse rapidamente la fiducia degli investitori e la fuga di capitali aumentò. Nel [[2001]] la sfiducia toccò l'apice e la gente cominciò a ritirare i propri soldi dai conto correnti bancari, che il governo di centro-sinistra di De La Rua provò a fermare il sequestro dei conti correnti bancari (Correlito). Questo fu l'atto finale di un processo iniziato con l'applicazione della ricetta ultraliberista imposta al paese sudamericano dal [[Fondo Monetario Internazionale]] che aveva portatpo a feroci privatizzazioni, come quelle delle Aereolineas Argentinas e la Telecom Argentina.  


Il [[19 dicembre]] del [[2001]], dopo anni ed anni di crisi economica e debiti accumulati dai precedenti governi (compreso quello dittatoriale del periodo 1976-83), il sistema bancario argentino tracollò e lo [[Stato]] dichiarò bancarotta. Come detto
Il [[19 dicembre]] del [[2001]], dopo anni ed anni di crisi economica e debiti accumulati dai precedenti governi (compreso quello dittatoriale del periodo 1976-83), il sistema bancario argentino tracollò e lo [[Stato]] dichiarò bancarotta. Come detto
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