Arditi del Popolo: differenze tra le versioni

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Secondo il PCd'I e [[socialismo|socialisti]] la difesa proletaria sarebbe dovuta realizzarsi esclusivamente all'interno di strutture controllate direttamente dal partito (evidentemente temevano di perdere l'egemonia e il controllo del proletariato), e gli Arditi del popolo, definiti spregiatamente "avventurieri", vennero quasi considerati alla stessa stregua di potenziali avversari.
Secondo il PCd'I e [[socialismo|socialisti]] la difesa proletaria sarebbe dovuta realizzarsi esclusivamente all'interno di strutture controllate direttamente dal partito (evidentemente temevano di perdere l'egemonia e il controllo del proletariato), e gli Arditi del popolo, definiti spregiatamente "avventurieri", vennero quasi considerati alla stessa stregua di potenziali avversari.


===Militari e funzionari antifascisti espletanti il loro ruolo istituzionale nel periodo ===
==Militari e funzionari antifascisti espletanti il loro ruolo istituzionale nel periodo==
{{approff|Militarismo}}
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[[File:Jurgens_Guido_Marmo.jpg|thumb|left|200px|<center>La targa dedicata a Guido Jurgens che con [[Arditi del Popolo]] difese Sarzana dall'assalto degli squadristi fascisti</center>]]Mentre Ivanoe Bonomi scatenanava poliziotti e carabinieri, servilmente obbedienti agli ordini delle [[autorità]] che ordinava loro di proteggere gli [[Fascismo|squadristi fascisti]], occorre ricordare alcuni [[militarismo|militari]] e funzionari che si rifiutarono di eseguire gli ordini repressivi contro gli [[Arditi del Popolo]] e le [[formazioni di difesa proletaria]]: [[Guido Jurgens]], capitano dei carabinieri, difese Sarzana fianco a fianco degli [[Arditi del Popolo]]; [[Vincenzo Trani]], alto funzionario di polizia, dalle sue indagini sui fatti di Sarzana (scontri tra [[Fascismo|fascisti]] e [[antifascismo|antifascisti]]) scagionò completamente gli Arditi del Popolo e gli antifascisti, sostenendo che si trattò di legittima difesa dagli attacchi squadristici di un manipolo di delinquenti; [[Federico Fusco]], prefetto al tempo della leggendaria [[Difesa di Parma del 1922]], guidata dagli Arditi del Popolo, sotto il comando di [[Guido Picelli]] ed [[Antonio Cieri]], non condannò la reazione antifascista contro la prepotenza fascista.
[[File:Jurgens_Guido_Marmo.jpg|thumb|left|200px|<center>La targa dedicata a Guido Jurgens che con [[Arditi del Popolo]] difese Sarzana dall'assalto degli squadristi fascisti</center>]]Mentre Ivanoe Bonomi scatenanava poliziotti e carabinieri, servilmente obbedienti agli ordini delle [[autorità]] che ordinava loro di proteggere gli [[Fascismo|squadristi fascisti]], occorre ricordare alcuni [[militarismo|militari]] e funzionari che si rifiutarono di eseguire gli ordini repressivi contro gli [[Arditi del Popolo]] e le [[formazioni di difesa proletaria]]: [[Guido Jurgens]], capitano dei carabinieri, difese Sarzana fianco a fianco degli [[Arditi del Popolo]]; [[Vincenzo Trani]], alto funzionario di polizia, dalle sue indagini sui fatti di Sarzana (scontri tra [[Fascismo|fascisti]] e [[antifascismo|antifascisti]]) scagionò completamente gli Arditi del Popolo e gli antifascisti, sostenendo che si trattò di legittima difesa dagli attacchi squadristici di un manipolo di delinquenti; [[Federico Fusco]], prefetto al tempo della leggendaria [[Difesa di Parma del 1922]], guidata dagli Arditi del Popolo, sotto il comando di [[Guido Picelli]] ed [[Antonio Cieri]], non condannò la reazione antifascista contro la prepotenza fascista.
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