Anticlericalismo: differenze tra le versioni

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Sicuramente l'odio anticlericale spagnolo ha generato molte vittime tra i preti e i semplici fedeli, però bisogna ricordare che la Chiesa spagnola è stata responsabile della condanna a morte del [[pedagogia libertaria|pedagogista]] catalano [[Francisco Ferrer]], fondatore della Scuola Moderna e divenuto capro espiatorio dei fatti della [[Semana Trágica (Spagna)|Semana Tragica]] ([[26 luglio|26 luglio]]-[[31 luglio]] [[1909]]) di Barcellona. Nel periodo prerivoluzionario la Chiesa spagnola inoltre appoggiò il movimento terroristico, paramilitare e antiproletario dei ''[[Los Solidarios|Pistoleros]]''.
Sicuramente l'odio anticlericale spagnolo ha generato molte vittime tra i preti e i semplici fedeli, però bisogna ricordare che la Chiesa spagnola è stata responsabile della condanna a morte del [[pedagogia libertaria|pedagogista]] catalano [[Francisco Ferrer]], fondatore della Scuola Moderna e divenuto capro espiatorio dei fatti della [[Semana Trágica (Spagna)|Semana Tragica]] ([[26 luglio|26 luglio]]-[[31 luglio]] [[1909]]) di Barcellona. Nel periodo prerivoluzionario la Chiesa spagnola inoltre appoggiò il movimento terroristico, paramilitare e antiproletario dei ''[[Los Solidarios|Pistoleros]]''.


La vittoria del franchismo gettò il paese nel dramma della dittatura, l'anticlericalismo - così come ogni forma di opposizione - fu estirpato con la [[violenza]] della [[repressione]]. Dopo la morte di [[Franco]] (1975) ed il ritorno alla [[democrazia]], l'anticlericalismo è riaffiorato specialmente negli ambienti anarchici e in quelli della sinistra; con l'elezione alla presidenza del consiglio del socialista José Luis Zapatero sono sorti numerosi conflitti con la [[Chiesa]] spagnola a causa di alcune leggi sui diritti civili, le coppie di fatto, le cellule staminali, ecc. Per questo Zapatero è stato molto contestato dalla [[Chiesa cattolica]] che ha promosso molte manifestazioni di protesta accusando il governo socialista di voler «attaccare la famiglia» e i valori del cattolicesimo.
La vittoria del franchismo gettò il paese nel dramma della dittatura, l'anticlericalismo - così come ogni forma di opposizione - fu estirpato con la [[violenza]] della [[repressione]]. Dopo la morte di [[Franco]] (1975) ed il ritorno alla [[democrazia]], l'anticlericalismo è riaffiorato specialmente negli ambienti anarchici e in quelli della sinistra; con l'elezione alla presidenza del consiglio del [[socialista]] José Luis Zapatero sono sorti numerosi conflitti con la [[Chiesa]] spagnola a causa di alcune leggi sui diritti civili, le coppie di fatto, le cellule staminali, ecc. Per questo Zapatero è stato molto contestato dalla [[Chiesa cattolica]] che ha promosso molte manifestazioni di protesta accusando il governo [[socialista]] di voler «attaccare la famiglia» e i valori del cattolicesimo.
===Nel resto d'Europa===
===Nel resto d'Europa===
Uno dei paesi d'Europa con una maggiore tradizione anticlericale è la [[Francia]], [[patria]] dell'[[Illuminismo]] ([[Voltaire]], [[Denis Diderot|Diderot]], [[Jean-Jacques Rousseau|Rousseau]], ecc.) e della [[rivoluzione francese]]. [[File:D'après Maurice Quentin de La Tour, Portrait de Voltaire (c. 1737, musée Antoine Lécuyer).jpg|left|thumb|Voltaire]]
Uno dei paesi d'Europa con una maggiore tradizione anticlericale è la [[Francia]], [[patria]] dell'[[Illuminismo]] ([[Voltaire]], [[Denis Diderot|Diderot]], [[Jean-Jacques Rousseau|Rousseau]], ecc.) e della [[rivoluzione francese]]. [[File:D'après Maurice Quentin de La Tour, Portrait de Voltaire (c. 1737, musée Antoine Lécuyer).jpg|left|thumb|Voltaire]]
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Anche la [[Germania]] [[nazista]] ebbe forti tratti anticlericali (il cristianesimo era considerata la religione della debolezza), mentre il [[Belgio]] sin dal XIX secolo, con il governo [[liberale]] di Frère-Orban, promulgò una serie di leggi che limitavano i privilegi ecclesiastici.
Anche la [[Germania]] [[nazista]] ebbe forti tratti anticlericali (il cristianesimo era considerata la religione della debolezza), mentre il [[Belgio]] sin dal XIX secolo, con il governo [[liberale]] di Frère-Orban, promulgò una serie di leggi che limitavano i privilegi ecclesiastici.


Negli ex [[Stato|Stati]] comunisti, dove si praticava l'[[ateismo]] di [[Stato]], ci furono molte azioni anticlericali, legali ed illegali, popolari ed istituzionali; il culto privato rimase ufficialmente consentito, tranne in [[Albania]], che imponeva l'[[ateismo]] anche nella propria Costituzione. In alcuni stati fortemente cattolici, come per esempio la [[Polonia]], la Chiesa veniva tollerata purché non condizionasse la vita politica e pubblica (cosa che in realtà fece pesantemente). In [[Unione Sovietica]], a partire dal marzo del [[1922]] venne decisa la requisizione degli oggetti di culto preziosi appartenenti al clero e di fronte alla reazione di molti sacerdoti lo [[Stato]] sovietico rispose con forza: molti clericali furono arrestati o uccisi. In realtà però, nonostante alcuni atteggiamenti anticlericali appena sottolineati, in tutti gli Stati appartenenti all'ex-blocco sovietico (esclusa l'Albania), nessuna legislazione impedì alle Chiese e alle confessioni religiose di godere della titolarità «di beni o di funzioni sociali caritative, a volte educative, altre assistenziali, riconosciute dallo Stato; per non parlare della Polonia, dove la Chiesa ha da sempre avuto la gestione di banche e la possibilità di organizzare i contadini.» <ref>[http://www.fdca.it/programma/lib_rel.htm#4 L'ateismo di stato, strumento dello stato socialista per la costruzione del comunismo]</ref>
Negli ex [[Stato|Stati]] comunisti, dove si praticava l'[[ateismo]] di [[Stato]], ci furono molte azioni anticlericali, legali ed illegali, popolari ed istituzionali; il culto privato rimase ufficialmente consentito, tranne in [[Albania]], che imponeva l'[[ateismo]] anche nella propria Costituzione. In alcuni stati fortemente cattolici, come per esempio la [[Polonia]], la Chiesa veniva tollerata purché non condizionasse la vita politica e pubblica (cosa che in realtà fece pesantemente). In [[Unione Sovietica]], a partire dal marzo del [[1922]] venne decisa la requisizione degli oggetti di culto preziosi appartenenti al clero e di fronte alla reazione di molti sacerdoti lo [[Stato]] sovietico rispose con forza: molti clericali furono arrestati o uccisi. In realtà però, nonostante alcuni atteggiamenti anticlericali appena sottolineati, in tutti gli Stati appartenenti all'ex-blocco sovietico (esclusa l'Albania), nessuna legislazione impedì alle Chiese e alle confessioni religiose di godere della titolarità «di beni o di funzioni sociali caritative, a volte educative, altre assistenziali, riconosciute dallo Stato; per non parlare della Polonia, dove la Chiesa ha da sempre avuto la gestione di banche e la possibilità di organizzare i contadini.» <ref>[http://www.fdca.it/programma/lib_rel.htm#4 L'ateismo di stato, strumento dello stato [[socialista]] per la costruzione del comunismo]</ref>


===Nel resto del mondo===
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