Anticlericalismo: differenze tra le versioni

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===Nel resto del mondo===
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Uno dei paesi in cui maggiormente l'anticlericalismo ha prese piede è, paradossalmente, uno dei paesi più cattolici: il [[Messico]]. Prima la rivoluzione liberale attuata da [[Benito Juarez]] a partire dal [[1860]] (nazionalizzazione delle proprietà  ecclesiastiche, separazione tra [[Chiesa]] e [[Stato]] e soppressione degli ordini religiosi), poi le critiche di  [[Venustiano Carranza]] e soprattutto le azioni di àlvaro Obregón e dei costituzionalisti (1914) tesero a limitare il potere della [[Chiesa]]. La Costituzione emanata nel [[1917]] (figlia della [[Rivoluzione Messicana]]) fu molto radicale (obbligatoria l'istruzione laica nelle scuole messicane, furono messi fuori legge i voti religiosi e gli ordini religiosi, proibizione del culto fuori dagli edifici ecclesiastici, fu negato alle istituzioni religiose il diritto di acquisire, detenere o amministrare beni immobili, ed infine il clero fu privato del diritto di voto e del diritto di commentare questioni politiche.) ma lungamente non attuata, fino a quando il presidente Plutarco Elías Calles nel [[1926]] applicò l'articolo 130 della Costituzione che vietava il voto al clero e le impediva di commentare le questioni politiche. Dopo le prime proteste pacifiche dei cristiani, a partire dal [[1927]] iniziò la rivolta [[violenta]] dei ''Cristeros''. Nel [[1929]] fu raggiunto un accordo che mise fine a quella che era diventata una vera e propria guerra civile, che in seguito però riesplose una seconda volta dal [[1934]] al [[1938]] (circa 70-85 mila morti).
Uno dei paesi in cui maggiormente l'anticlericalismo ha prese piede è, paradossalmente, uno dei paesi più cattolici: il [[Messico]]. Prima la rivoluzione liberale attuata da [[Benito Juarez]] a partire dal [[1860]] (nazionalizzazione delle proprietà  ecclesiastiche, separazione tra [[Chiesa]] e [[Stato]] e soppressione degli ordini religiosi), poi le critiche di  [[Venustiano Carranza]] e soprattutto le azioni di Álvaro Obregón e dei costituzionalisti (1914) tesero a limitare il potere della [[Chiesa]]. La Costituzione emanata nel [[1917]] (figlia della [[Rivoluzione Messicana]]) fu molto radicale (obbligatoria l'istruzione laica nelle scuole messicane, furono messi fuori legge i voti religiosi e gli ordini religiosi, proibizione del culto fuori dagli edifici ecclesiastici, fu negato alle istituzioni religiose il diritto di acquisire, detenere o amministrare beni immobili, ed infine il clero fu privato del diritto di voto e del diritto di commentare questioni politiche.) ma lungamente non attuata, fino a quando il presidente Plutarco Elías Calles nel [[1926]] applicò l'articolo 130 della Costituzione che vietava il voto al clero e le impediva di commentare le questioni politiche. Dopo le prime proteste pacifiche dei cristiani, a partire dal [[1927]] iniziò la rivolta [[violenta]] dei ''Cristeros''. Nel [[1929]] fu raggiunto un accordo che mise fine a quella che era diventata una vera e propria guerra civile, che in seguito però riesplose una seconda volta dal [[1934]] al [[1938]] (circa 70-85 mila morti).


Negli [[Stati Uniti]] più che di anticlericalismo si parla di anticattolicesimo, che dagli anni cinquanta del secolo XIX trovò espressione nel ''[[Know Nothing]]'': un movimento [[xenofobia|xenofobo]] ("nativista") che pensava che il paese potesse essere sopraffatto dall'[[Immigrazione|immigrazione]] massiccia dei [[Chiesa cattolica|cattolici]] [[Irlanda|irlandesi]], considerati nemici dei "valori americani". Soprattutto tra gli anarchici e la sinistra radicale esiste tuttavia anche un movimento anticlericale propriamente detto.
Negli [[Stati Uniti]] più che di anticlericalismo si parla di anticattolicesimo, che dagli anni cinquanta del secolo XIX trovò espressione nel ''[[Know Nothing]]'': un movimento [[xenofobia|xenofobo]] ("nativista") che pensava che il paese potesse essere sopraffatto dall'[[Immigrazione|immigrazione]] massiccia dei [[Chiesa cattolica|cattolici]] [[Irlanda|irlandesi]], considerati nemici dei "valori americani". Soprattutto tra gli anarchici e la sinistra radicale esiste tuttavia anche un movimento anticlericale propriamente detto.
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