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Il [[5 giugno]] [[1879]] Costa fu espulso dalla [[Francia]] e ritornò in [[Svizzera]] dove si legò sentimentalmente ad [[Anna Kuliscioff]]. Nello stesso anno sulla «[[Plebe]]», del [[3 agosto]], Andrea Costa, in una lettera intitolata ''Ai miei amici di Romagna'', critica duramente l'impostazione [[anarchismo insurrezionalista|insurrezionalista]] e settaria data alla attività dell'[[l'Internazionale dei lavoratori|Internazionale]] in [[Italia]]. In pratica abbandonò il [[anarchismo|movimento anarchico]] a favore del socialismo parlamentarista, suscitando un vero e proprio vespaio di polemiche tra gli'[[anarchismo|anarchici]] italiani.I due ebbero una figlia, Andreina, ma col tempo il rapporto si incrinò a causa della gelosia di Costa verso la [[Anna Kuliscioff|compagna]] e si lasciarono nel [[1885]]. Alla gelosia di Costa, Anna rispose in questo modo: | Il [[5 giugno]] [[1879]] Costa fu espulso dalla [[Francia]] e ritornò in [[Svizzera]] dove si legò sentimentalmente ad [[Anna Kuliscioff]]. Nello stesso anno sulla «[[Plebe]]», del [[3 agosto]], Andrea Costa, in una lettera intitolata ''Ai miei amici di Romagna'', critica duramente l'impostazione [[anarchismo insurrezionalista|insurrezionalista]] e settaria data alla attività dell'[[l'Internazionale dei lavoratori|Internazionale]] in [[Italia]]. In pratica abbandonò il [[anarchismo|movimento anarchico]] a favore del socialismo parlamentarista, suscitando un vero e proprio vespaio di polemiche tra gli'[[anarchismo|anarchici]] italiani.I due ebbero una figlia, Andreina, ma col tempo il rapporto si incrinò a causa della gelosia di Costa verso la [[Anna Kuliscioff|compagna]] e si lasciarono nel [[1885]]. Alla gelosia di Costa, Anna rispose in questo modo: | ||
: «Io alla fine vedo una cosa: agli uomini come sempre è permesso tutto, la donna deve essere di loro proprietà . La frase è vecchia, banale, ma ha le sue ragioni d'essere e l'avrà chissà per quanto tempo ancora». <ref name="cedema">[http://www.enciclopediadelledonne.it/index.php?azione=pagina&id=1379 Enncicolpedia della donna]</ref> | : «Io alla fine vedo una cosa: agli uomini come sempre è permesso tutto, la donna deve essere di loro proprietà. La frase è vecchia, banale, ma ha le sue ragioni d'essere e l'avrà chissà per quanto tempo ancora». <ref name="cedema">[http://www.enciclopediadelledonne.it/index.php?azione=pagina&id=1379 Enncicolpedia della donna]</ref> | ||
Fondò la «Rivista internazionale del socialismo» ([[1880]]) a Milano e, a Imola, il settimanale «Avanti!» ([[1881]]) che divenne il giornale storico del PSI. | Fondò la «Rivista internazionale del socialismo» ([[1880]]) a Milano e, a Imola, il settimanale «Avanti!» ([[1881]]) che divenne il giornale storico del PSI. |