André Breton: differenze tra le versioni

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Dal [[1951]] al [[1953]] numerosi articoli surrealisti trovano posto nella stessa rivista. Negli opuscoli a carattere letterario e artistico trovano spazio le polemiche contro lo [[stalinismo]], il [[colonialismo]], il [[anticlericalismo|clericalismo]] e il [[sindacalismo|sindacalismo riformista]]. Il [[12 ottobre]] [[1951]] compare un articolo su ''[[Le Libertaire]]'' in cui si può leggere:
Dal [[1951]] al [[1953]] numerosi articoli surrealisti trovano posto nella stessa rivista. Negli opuscoli a carattere letterario e artistico trovano spazio le polemiche contro lo [[stalinismo]], il [[colonialismo]], il [[anticlericalismo|clericalismo]] e il [[sindacalismo|sindacalismo riformista]]. Il [[12 ottobre]] [[1951]] compare un articolo su ''[[Le Libertaire]]'' in cui si può leggere:
: «Surrealisti, noi non abbiamo cessato di dedicare alla Trinità [[Stato]]-lavoro-religione una esecrazione tale che ci ha spesso portati ad incontrarci con i compagni della [[Fédération Anarchiste]] [...] La loro congiunzione deve accelerare l'arrivo di un'epoca libera da qualsiasi [[gerarchia]] e costrizione». <ref>[http://www.e-torpedo.net/article.php3?id_article=1341 Surrealismo e anarchismo per André Breton]</ref>  
: «Surrealisti, noi non abbiamo cessato di dedicare alla Trinità [[Stato]]-lavoro-religione una esecrazione tale che ci ha spesso portati ad incontrarci con i compagni della [[Fédération Anarchiste]] [...] La loro congiunzione deve accelerare l'arrivo di un'epoca libera da qualsiasi [[gerarchia]] e costrizione». <ref>[http://www.e-torpedo.net/article.php3?id_article=1341 ''Surrealismo e anarchismo per André Breton'']</ref>  


Dopo la scomparsa della [[Federazione Comunista Libertaria Francese]], Breton e Péret collaboreranno con «[[Le Monde Libertaire]]», organo della [[Fédération Anarchiste]]. Nel [[1960]], è tra i firmatari del ''Manifesto dei 121'', dichiarazione sul diritto alla diserzione della guerra d'Algeria. Contemporaneamente, insieme ad [[Albert Camus]], [[Jean Cocteau]], [[Jean Giono]] e l'abbé Pierre, si impegna nella difesa dell'[[obiezione di coscienza]], collaborando col comitato creato dall'anarchico [[Louis Lecoin]]. Alla fine il comitato otterrà, nel [[1963]], la legalizzazione dello status di obiettori di coscienza.
Dopo la scomparsa della [[Federazione Comunista Libertaria Francese]], Breton e Péret collaboreranno con «[[Le Monde Libertaire]]», organo della [[Fédération Anarchiste]]. Nel [[1960]], è tra i firmatari del ''Manifesto dei 121'', dichiarazione sul diritto alla diserzione della guerra d'Algeria. Contemporaneamente, insieme ad [[Albert Camus]], [[Jean Cocteau]], [[Jean Giono]] e l'abbé Pierre, si impegna nella difesa dell'[[obiezione di coscienza]], collaborando col comitato creato dall'anarchico [[Louis Lecoin]]. Alla fine il comitato otterrà, nel [[1963]], la legalizzazione dello status di obiettori di coscienza.
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