Anarco-primitivismo: differenze tra le versioni

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[[Image:Eko-anarhizam.png|thumb|280 px|Bandiera dell'anarchismo verde]]L''''anarco-primitivismo''' è una delle tre correnti, insieme all'[[ecologia sociale]] e all'[[ecologia profonda]], dell'[[anarchismo verde]]. Gli anarco-primitivisti, come suggerisce il nome, rifiutano radicalmente la società  industriale, poichè viene considerata la fonte principale delle diverse forme d'alienazione che gravano sulla libertà  umana, auspicando un ritorno a una società  pre-moderna e pre-industriale.<ref>Approfondimenti''': [[patriarcato]], [[Marija Gimbutas su Dea Madre, Indo-Europei, nascita e sviluppo del patriarcato|Intervista a Marija Gimbutas]] e [[Stato]].</ref>
[[Image:Eko-anarhizam.png|thumb|280 px|Bandiera dell'anarchismo verde]]L''''anarco-primitivismo''' è una delle tre correnti, insieme all'[[ecologia sociale]] e all'[[ecologia profonda]], dell'[[anarchismo verde]]. Gli anarco-primitivisti, come suggerisce il nome, rifiutano radicalmente la società  industriale, poichè viene considerata la fonte principale delle diverse forme d'alienazione che gravano sulla libertà  umana, auspicando un ritorno a una società  pre-moderna e pre-industriale. <ref>Approfondimenti''': [[patriarcato]], [[Marija Gimbutas su Dea Madre, Indo-Europei, nascita e sviluppo del patriarcato|Intervista a Marija Gimbutas]] e [[Stato]].</ref>


== Origine e influenze ==
== Origine e influenze ==
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Essi vedono nell'abbandono del metodo di sussistenza basato sul lavoro dei [[cacciatori-raccoglitori]] la causa della fine dei valori egualitari (sociali, economici e politici). L'industrialismo di matrice indoeuropeo e l'inizio del "progresso" modernista, sono considerati come la causa principale dello sfruttamento dell'uomo sull'uomo e dell'uomo sulla natura ed è anche la chiave del [[capitalismo| sistema capitalistico]], strutturato in un sistema di potere centralizzato e [[gerarchia|gerarchico]], che non può sussistere senza genocidi, distruzioni, [[colonialismo]] e [[repressione]].  
Essi vedono nell'abbandono del metodo di sussistenza basato sul lavoro dei [[cacciatori-raccoglitori]] la causa della fine dei valori egualitari (sociali, economici e politici). L'industrialismo di matrice indoeuropeo e l'inizio del "progresso" modernista, sono considerati come la causa principale dello sfruttamento dell'uomo sull'uomo e dell'uomo sulla natura ed è anche la chiave del [[capitalismo| sistema capitalistico]], strutturato in un sistema di potere centralizzato e [[gerarchia|gerarchico]], che non può sussistere senza genocidi, distruzioni, [[colonialismo]] e [[repressione]].  


Molti di loro, come [[John Zerzan]], ritengono che tali valori albergassero nelle culture nomadi e che il sedentarismo e la scoperta dell'agricoltura abbiano introdotto i germi della società  del dominio.<ref>Si legga a tal proposito l'[http://bioclasta.blogspot.com/2010/02/john-zerzan-bisogna-distruggere.html Intervista a John Zerzan]</ref>  
Molti di loro, come [[John Zerzan]], ritengono che tali valori albergassero nelle culture nomadi e che il sedentarismo e la scoperta dell'agricoltura abbiano introdotto i germi della società  del dominio. <ref>Si legga a tal proposito l'[http://bioclasta.blogspot.com/2010/02/john-zerzan-bisogna-distruggere.html Intervista a John Zerzan]</ref>  


Contrariamente a quanto pensa Zerzan, secondo altri approcci che si rifanno agli studi di [[Marija Gimbutas]] e [[Riane Eisler]] la scoperta dell'agricoltura, e il conseguente sviluppo delle [[civiltà]] sedentarie, non hanno comportato lo sviluppo di strutture [[gerarchia|gerarchiche]] e [[autorità |autoritarie]], visto che erano fondate sul culto egualitario della Dèa Madre, sulla pace e il rispetto della natura, tutti valori tipici delle cosiddette [[società  gilaniche]]. Sarebbero stati proprio il nomadismo ancestrale dei popoli [[Kurgan]], cioè coloro che soppiantarono violentemente i gilanici, invece a comportare lo sviluppo di concetti quali la [[proprietà  privata|proprietà]], le grandi urbanizzazioni concentriche (una volta che abbandonarono per sempre il nomadismo), il disboscamento di foreste e la fine dei culti alla natura, il [[patriarcato |dominio patriarcale]], l'[[autorità]], i sistemi gerarchici/castali e piramidali.  
Contrariamente a quanto pensa Zerzan, secondo altri approcci che si rifanno agli studi di [[Marija Gimbutas]] e [[Riane Eisler]] la scoperta dell'agricoltura, e il conseguente sviluppo delle [[civiltà]] sedentarie, non hanno comportato lo sviluppo di strutture [[gerarchia|gerarchiche]] e [[autorità |autoritarie]], visto che erano fondate sul culto egualitario della Dèa Madre, sulla pace e il rispetto della natura, tutti valori tipici delle cosiddette [[società  gilaniche]]. Sarebbero stati proprio il nomadismo ancestrale dei popoli [[Kurgan]], cioè coloro che soppiantarono violentemente i gilanici, invece a comportare lo sviluppo di concetti quali la [[proprietà  privata|proprietà]], le grandi urbanizzazioni concentriche (una volta che abbandonarono per sempre il nomadismo), il disboscamento di foreste e la fine dei culti alla natura, il [[patriarcato |dominio patriarcale]], l'[[autorità]], i sistemi gerarchici/castali e piramidali.  
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I pensatori primitivisti che si rifanno a questa [[filosofia]] si differenziano, anche profondamente, nelle analisi delle cause e dei problemi della civilizzazione e nel fine ultimo che si propongono di raggiungere.
I pensatori primitivisti che si rifanno a questa [[filosofia]] si differenziano, anche profondamente, nelle analisi delle cause e dei problemi della civilizzazione e nel fine ultimo che si propongono di raggiungere.
[[File:Theodore_Kaczynski.jpg|left|thumb|[[Theodore Kaczynski]]]]
[[File:Theodore_Kaczynski.jpg|left|thumb|[[Theodore Kaczynski]]]]
Una delle più famose correnti primitiviste è stata rappresentata da intellettuali statunitensi come [[H.D.Thoreau]], autore tra l'altro di ''[[Walden, vita nei boschi]]''.<ref>Queesto libro ispirò anche Gandhi, il quale venne a conoscenza del libro grazie a Henry S. Salt, biografo di Thoreau, mentre era studente all'Università  di Oxford. Ne rimase entusiasta e, il 26 ottobre 1907, lo pubblicò nella sua rivista Indian Opinion. (Vedi articolo pubblicato nel 2005 su ''Le Monde Diplomatique'' col titolo [http://www.monde-diplomatique.it/LeMonde-archivio/Gennaio-2005/0501lm24.01.html Disobbedienza civile: diritto o dovere? ]</ref>
Una delle più famose correnti primitiviste è stata rappresentata da intellettuali statunitensi come [[H.D.Thoreau]], autore tra l'altro di ''[[Walden, vita nei boschi]]''. <ref>Queesto libro ispirò anche Gandhi, il quale venne a conoscenza del libro grazie a Henry S. Salt, biografo di Thoreau, mentre era studente all'Università  di Oxford. Ne rimase entusiasta e, il 26 ottobre 1907, lo pubblicò nella sua rivista Indian Opinion. (Vedi articolo pubblicato nel 2005 su ''Le Monde Diplomatique'' col titolo [http://www.monde-diplomatique.it/LeMonde-archivio/Gennaio-2005/0501lm24.01.html Disobbedienza civile: diritto o dovere? ]</ref>


Alcuni, come per esempio [[Theodore Kaczynski]] (il quale però non si è mai sentito parte integrante del movimento primitivista, anzi ne è fortemente critico), conosciuto anche come l'''Unabomber americano'', vedono nella rivoluzione industriale il problema primo della civilizzazione (da qui l'idea di distruggerla), altri invece si concentrano maggiormente sulle conseguenze dell'invenzione della scrittura, sull passaggio dal politeismo al monoteismo, sui nefasti effetti dello sviluppo del [[patriarcato]] ecc.
Alcuni, come per esempio [[Theodore Kaczynski]] (il quale però non si è mai sentito parte integrante del movimento primitivista, anzi ne è fortemente critico), conosciuto anche come l'''Unabomber americano'', vedono nella rivoluzione industriale il problema primo della civilizzazione (da qui l'idea di distruggerla), altri invece si concentrano maggiormente sulle conseguenze dell'invenzione della scrittura, sull passaggio dal politeismo al monoteismo, sui nefasti effetti dello sviluppo del [[patriarcato]] ecc.
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