Anarchismo in Svizzera: differenze tra le versioni

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Fondato nel luglio [[1900]] a Ginevra, il bimensile «[[Il Risveglio Anarchico]]» fu inizialmente redatto da esuli italiani, poi dagli emigrati italiani in [[Svizzera]] (Barchiesi, [[Mario Bassadonna]], [[Vivaldo Lacchini]], [[Nino Samaja]], [[Antonio Cavallazzi]]) e si rivolgeva in particolare alla numerosa comunità di immigrati italiani. Contemporaneamente nasceva anche «Le Réveil socialiste anarchiste», che si avvaleva della collaborazione di alcuni anziani anarchici romandi. Il redattore responsabile dei due periodici era l'italiano [[Luigi Bertoni]], che però si avvaleva della preziosa collaborazione dei già menzionati anarchici italiani, oltre che degli svizzeri [[Jacques Gross]], [[Jean Wintsch]], [[Eugène Steiger]] e [[Georges Herzig]] e di diversi [[comunardi]] francesi come [[Louis Pindy]].
Fondato nel luglio [[1900]] a Ginevra, il bimensile «[[Il Risveglio Anarchico]]» fu inizialmente redatto da esuli italiani, poi dagli emigrati italiani in [[Svizzera]] (Barchiesi, [[Mario Bassadonna]], [[Vivaldo Lacchini]], [[Nino Samaja]], [[Antonio Cavallazzi]]) e si rivolgeva in particolare alla numerosa comunità di immigrati italiani. Contemporaneamente nasceva anche «Le Réveil socialiste anarchiste», che si avvaleva della collaborazione di alcuni anziani anarchici romandi. Il redattore responsabile dei due periodici era l'italiano [[Luigi Bertoni]], che però si avvaleva della preziosa collaborazione dei già menzionati anarchici italiani, oltre che degli svizzeri [[Jacques Gross]], [[Jean Wintsch]], [[Eugène Steiger]] e [[Georges Herzig]] e di diversi [[comunardi]] francesi come [[Louis Pindy]].


Negli anni '10, l'italiano [[Luigi Bertoni]] (relativamente alla Svizzera italiana) e il medico [[Fritz Brupbacher]] (relativamente alla parte tedesca), pur partendo da posizioni distinte portarono avanti una tenace battaglia contro il [[militarismo]] e il [[nazionalismo]]. Queste lotte esplosero definitivamente allo scoppio della prima guerra mondiale, anche grazie a ''[[Il Risveglio Anarchico]]'' che si fece portavoce delle istanze [[antimilitarismo|antimilitariste]] degli obiettori di coscienza e dei disertori di mezza Europa che si rifugiarono in [[Svizzera]] per evitare la coscrizione obbligatoria e poter così diffondere le idee contro la guerra. Tantissimi anarchici, specialmente italiani, come [[Francesco Ghezzi]], [[Carlo Castagna]], [[Ugo Fedeli]], [[Bruno Misefari]] e [[Giuseppe Monnanni]], fecero della [[Svizzera]] il loro rifugio sicuro dove propangandare le proprie idee contro la guerra.   
Negli anni '10, l'italiano [[Luigi Bertoni]] (relativamente alla Svizzera italiana) e il medico [[Fritz Brupbacher]] (relativamente alla parte tedesca), pur partendo da posizioni distinte portarono avanti una tenace battaglia contro il [[militarismo]] e il [[nazionalismo]]. Queste lotte esplosero definitivamente allo scoppio della Prima guerra mondiale, anche grazie a ''[[Il Risveglio Anarchico]]'' che si fece portavoce delle istanze [[antimilitarismo|antimilitariste]] degli obiettori di coscienza e dei disertori di mezza Europa che si rifugiarono in [[Svizzera]] per evitare la coscrizione obbligatoria e poter così diffondere le idee contro la guerra. Tantissimi anarchici, specialmente italiani, come [[Francesco Ghezzi]], [[Carlo Castagna]], [[Ugo Fedeli]], [[Bruno Misefari]] e [[Giuseppe Monnanni]], fecero della [[Svizzera]] il loro rifugio sicuro dove propangandare le proprie idee contro la guerra.   
[[File:Fritz Brupbacher.jpg|thumb|200px|[[Fritz Brupbacher]], medico anarchico]]
[[File:Fritz Brupbacher.jpg|thumb|200px|[[Fritz Brupbacher]], medico anarchico]]
[[File:Margarethe Fass-Hardegger.gif|thumb|left|200px|[[Margarethe Hardegger]], sindacalista e femminista svizzera]]  
[[File:Margarethe Fass-Hardegger.gif|thumb|left|200px|[[Margarethe Hardegger]], sindacalista e femminista svizzera]]  
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