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L'[[anarchismo]] giunse in Colombia all'incirca intorno al [[1886]] <ref name="a las barricadas">[http://www.alasbarricadas.org/noticias/?q=node/3742 Anarquismo y luchas sociales en Colombia] su [[alasbarricadas.org]]</ref>, quando cominciarono a giungere nel paese le opere dei principali libertari europei ([[Proudhon]], [[Bakunin]], [[Kropotkin]]). Durante questo periodo la [[Colombia]] ricevette la visita del giovane [[Elisée Reclus]], il quale aveva in animo il desiderio di fondare una colonia (progetto poi abortito). Alla fine del XIX secolo gli importanti [[sciopero|scioperi]] degli artigiani videro una fortissima presenza [[libertaria]], o comunque furono improntati su una gestione "dal basso" degli eventi, e per un certo periodo fu messa in piedi una comune [[autogestione|autogestita]] fondata da [[J. Albarracín]]. <ref name="a las barricadas"></ref> | L'[[anarchismo]] giunse in Colombia all'incirca intorno al [[1886]] <ref name="a las barricadas">[http://www.alasbarricadas.org/noticias/?q=node/3742 Anarquismo y luchas sociales en Colombia] su [[alasbarricadas.org]]</ref>, quando cominciarono a giungere nel paese le opere dei principali libertari europei ([[Proudhon]], [[Bakunin]], [[Kropotkin]]). Durante questo periodo la [[Colombia]] ricevette la visita del giovane [[Elisée Reclus]], il quale aveva in animo il desiderio di fondare una colonia (progetto poi abortito). Alla fine del XIX secolo gli importanti [[sciopero|scioperi]] degli artigiani videro una fortissima presenza [[libertaria]], o comunque furono improntati su una gestione "dal basso" degli eventi, e per un certo periodo fu messa in piedi una comune [[autogestione|autogestita]] fondata da [[J. Albarracín]]. <ref name="a las barricadas"></ref> | ||
All'inizio del secolo mosse i suoi primi passi da anarchico [[Biofilo Panclasta]], appena convertitosi all'[[anarchismo]] in [[Argentina]], che per tutta la sua vita svolgerà | All'inizio del secolo mosse i suoi primi passi da anarchico [[Biofilo Panclasta]], appena convertitosi all'[[anarchismo]] in [[Argentina]], che per tutta la sua vita svolgerà un'intensissima opera propagandistica in Sud America e anche in Europa. Il fascino esercitato dagli anarchici si vide sulla costa atlantica, a partire dal [[1918]], quando iniziarono una serie di [[sciopero|scioperi]] e azioni tipicamente anarchiche: [[azione diretta]], [[sabotaggio]], controllo dal basso della rivolta, manifestazioni di [[solidarietà]], ecc. | ||
[[File:Workerbananamassacred.png|310 px|left|thumb|Leaders dello [[sciopero]] dei lavoratori delle piantaggioni di banana (Cinéaca: [[6 dicembre]] [[1928]]). De sinistra a destra: Pedro M. del Río, Bernardino Guerrero, Raúl Eduardo Mahecha, Nicanor Serrano e Erasmo Coronel. Guerrero e Coronel furono assassinati dai militari colombiani intervenuti a reprimere lo sciopero.]] | [[File:Workerbananamassacred.png|310 px|left|thumb|Leaders dello [[sciopero]] dei lavoratori delle piantaggioni di banana (Cinéaca: [[6 dicembre]] [[1928]]). De sinistra a destra: Pedro M. del Río, Bernardino Guerrero, Raúl Eduardo Mahecha, Nicanor Serrano e Erasmo Coronel. Guerrero e Coronel furono assassinati dai militari colombiani intervenuti a reprimere lo sciopero.]] | ||
L'[[anarco-sindacalismo]], invece, giunse in [[Colombia]] poco dopo, probabilmente a causa del fascino esercitato dalla [[CNT-AIT (Spagna)|CNT spagnola]]. Si costituirono diversi gruppi [[anarco-sindacalista|anarco-sindacalisti]] (es. ''[[Antorcha Libertaria]]''), anche se tra questi mancava una solida relazione federale capace di farli affrontare collettivamente i problemi comuni. L'[[anarco-sindacalista]] più importante dell'epoca fu [[Raúl Eduardo Mahecha]], un militante non propriamente anarchico ma sicuramente socialista con fortissime venature libertarie. Fu lui a fondare nel [[1924]] l'[[Unión Sindical Obrera]]. Sempre Mahecha fu protagonista durante gli scioperi di Ciénaga ([[6 dicembre]] [[1928]]) che videro coinvolti i raccoglitori di banane al servizio della [[United Fruit Company]]. Molti sindacalisti e lavoratori furono assassinati dall'esercito colombiano, che non si fece scrupoli a sparare su di loro. | L'[[anarco-sindacalismo]], invece, giunse in [[Colombia]] poco dopo, probabilmente a causa del fascino esercitato dalla [[CNT-AIT (Spagna)|CNT spagnola]]. Si costituirono diversi gruppi [[anarco-sindacalista|anarco-sindacalisti]] (es. ''[[Antorcha Libertaria]]''), anche se tra questi mancava una solida relazione federale capace di farli affrontare collettivamente i problemi comuni. L'[[anarco-sindacalista]] più importante dell'epoca fu [[Raúl Eduardo Mahecha]], un militante non propriamente anarchico ma sicuramente socialista con fortissime venature libertarie. Fu lui a fondare nel [[1924]] l'[[Unión Sindical Obrera]]. Sempre Mahecha fu protagonista durante gli scioperi di Ciénaga ([[6 dicembre]] [[1928]]) che videro coinvolti i raccoglitori di banane al servizio della [[United Fruit Company]]. Molti sindacalisti e lavoratori furono assassinati dall'esercito colombiano, che non si fece scrupoli a sparare su di loro. | ||
Tra gli anni '30 e '60 l'anarchismo colombiano subì una notevole decadenza, dovuto principalmente a due fattori: in primo luogo a causa della [[repressione]] di [[Stato]]; in secondo luogo a causa dell'influenza esercitata dal [[marxismo]] sulla classe lavoratrice (il [[marxismo]] divenne egemonico). Nonostante le difficoltà | Tra gli anni '30 e '60 l'anarchismo colombiano subì una notevole decadenza, dovuto principalmente a due fattori: in primo luogo a causa della [[repressione]] di [[Stato]]; in secondo luogo a causa dell'influenza esercitata dal [[marxismo]] sulla classe lavoratrice (il [[marxismo]] divenne egemonico). Nonostante le difficoltà e la [[repressione]], nel [[1934]] l'instancabile [[Biofilo Panclasta]] fondò il [[Centro de Acción Revolucionario]]. | ||
Solo verso la fine degli '60 il [[movimento anarchico]] ricominciò ad organizzarsi, grazie anche agli echi che giungevano dal [[Maggio 1968|maggio francese]] ed europeo. In contrapposizione all'[[anarchismo]] [[collettivismo|collettivista]] e [[anarco-sindacalismo|sindcalista]], in questa fase prese piede soprattutto la corrente [[anarco-individualista]]. | Solo verso la fine degli '60 il [[movimento anarchico]] ricominciò ad organizzarsi, grazie anche agli echi che giungevano dal [[Maggio 1968|maggio francese]] ed europeo. In contrapposizione all'[[anarchismo]] [[collettivismo|collettivista]] e [[anarco-sindacalismo|sindcalista]], in questa fase prese piede soprattutto la corrente [[anarco-individualista]]. | ||
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== XXI secolo == | == XXI secolo == | ||
Nel [[2000]] furono organizzate a Bogotà | Nel [[2000]] furono organizzate a Bogotà le ''Jornadas Libertarias'' col l'intento di farle divenire un punto d'incontro per tutti i [[libertarismo|libertari]] colombiani. Queste giornate ebbero un successo molto più ampio di quello previsto dagli organizzatori, parteciparono infatti molti giovani colombiani, specialmente della capitale e delle zone circostanti. Poco dopo sorse la ''Coordinadora Banderas Negras'' che riuniva varie organizzazioni anarchiche, come la sezione colombiana della [[Croce Nera Anarchica]], il [[Centro de Estudios Libertarios]], ecc. Dopo molti anni l'attività della ''Coordinadora'' giunse ad un punto in cui la crescita della militanza portò anche ad un incremento delle divisioni su come affrontare le lotte sociali: alcuni sostenevano che si potessero stringere rapporti con le ONG, mentre altri intendevano portare avanti una linea intransigente, radicale e rivoluzionaria. Di conseguenza, all'aumento quantitativo della militanza non corrispose un altrettanto incremento qualitativo della stessa (formazione di militanti coscienti e preparati). | ||
[[File:Red Libertaria Popular Mateo Kramer.jpg|left|150 px|thumb|[[Red Libertaria Popular Mateo Kramer (Colombia)|Red Libertaria Popular Mateo Kramer]]]] | [[File:Red Libertaria Popular Mateo Kramer.jpg|left|150 px|thumb|[[Red Libertaria Popular Mateo Kramer (Colombia)|Red Libertaria Popular Mateo Kramer]]]] | ||
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==Gli anarchici di fronte al neoliberalismo== | ==Gli anarchici di fronte al neoliberalismo== | ||
Con l'elezione alla presidenza del [[neoliberismo|neoliberista]] [[Álvaro Uribe Vélez]] (due mandati: dal 2002 al 2010) e l'elezione successiva di Juan Manuel Santos (altro neoliberista), il paese sudamericano ha intrapreso un percorso decisamente indirizzato vero il filo-americanismo in politica e il [[liberismo]] in economia. Gli anarchici colombiani stanno provando ad opporsi alle derive nazionalistiche, autoritarie e anti-sociali dello [[Stato]] colombiano. Sono presenti principalmente entro il movimento studentesco e in parte entro piccoli sindacati; supportano attivamente anche le comunità | Con l'elezione alla presidenza del [[neoliberismo|neoliberista]] [[Álvaro Uribe Vélez]] (due mandati: dal 2002 al 2010) e l'elezione successiva di Juan Manuel Santos (altro neoliberista), il paese sudamericano ha intrapreso un percorso decisamente indirizzato vero il filo-americanismo in politica e il [[liberismo]] in economia. Gli anarchici colombiani stanno provando ad opporsi alle derive nazionalistiche, autoritarie e anti-sociali dello [[Stato]] colombiano. Sono presenti principalmente entro il movimento studentesco e in parte entro piccoli sindacati; supportano attivamente anche le comunità indigene e afro-colombiane. | ||
Altra caratteristiche attuali dell'[[anarchismo]] in [[Colombia]] è il Congresso dei Popoli (''Congreso de los Pueblos''), attività | Altra caratteristiche attuali dell'[[anarchismo]] in [[Colombia]] è il Congresso dei Popoli (''Congreso de los Pueblos''), attività che riunisce le principali organizzazioni che si oppongono al [[neoliberismo]] in [[Colombia]], soprattutto anarchiche e comuniste, che appoggiano i movimenti indigeni, contadini, afro-colombiani e studenteschi. | ||
Attualmente, gli anarchici, sostengono le comunità | Attualmente, gli anarchici, sostengono le comunità menzionate, lottando con queste per l'abolizione dei latifondi, contro il [[razzismo]] e ogni forma di [[discriminazione]] e in favore di un generale miglioramento delle condizioni di vita delle stesse comunità. | ||
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