Anarchismo e Massoneria: differenze tra le versioni

nessun oggetto della modifica
Nessun oggetto della modifica
Nessun oggetto della modifica
Riga 1: Riga 1:
{{STUB0}}
{{STUB0}}
[[File:Camillo Berneri 2.jpg|thumb|220 px|[[Camillo Berneri]], insieme ad [[Armando Borghi]], fu uno degli anarchici che più accanitamente denunciò il carattere reazionario e provocatore della massoneria]]
[[File:Camillo Berneri 2.jpg|thumb|220 px|[[Camillo Berneri]], insieme ad [[Armando Borghi]], fu uno degli anarchici che più accanitamente denunciò il carattere reazionario e provocatore della massoneria]]
Nata formalmente come associazione di mutuo appoggio e perfezionamento morale dell'individuo, i principi quantomeno formali della massoneria, ovvero «libertà, uguaglianza, e fratellanza», affascinarono per un certo periodo alcuni anarchici  (es. [[Malatesta]], [[Proudhon]], [[Francisco Ferrer|Ferrer]]...) che in buona fede si convinsero della necessità di aderirvi come mezzo di diffusione degli ideali anarchici. Tuttavia, nel giro di poco tempo, la maggior parte di loro comprese l'assoluta inconciliabilità tra [[anarchismo]] e massoneria (es. [[Malatesta]], [[Bakunin]]) a causa del carattere gerarchico di quest'ultima e la sua propensione a costituirsi in lobby, peraltro con fini ambigui e certamente non a favore delle classi sfruttate.
Nata formalmente come associazione di mutuo appoggio e perfezionamento morale dell'individuo, i principi quantomeno formali della massoneria, ovvero «libertà, uguaglianza, e fratellanza», affascinarono per un certo periodo alcuni anarchici  (es. [[Malatesta]], [[Proudhon]], [[Francisco Ferrer|Ferrer]]... ) che in buona fede si convinsero della necessità di aderirvi come mezzo di diffusione degli ideali anarchici. Tuttavia, nel giro di poco tempo, la maggior parte di loro comprese l'assoluta inconciliabilità tra [[anarchismo]] e massoneria (es. [[Malatesta]], [[Bakunin]]) a causa del carattere gerarchico di quest'ultima e la sua propensione a costituirsi in lobby, peraltro con fini ambigui e certamente non a favore delle classi sfruttate.


Ci furono alcuni militanti del [[movimento anarchico]], come per esempio [[Maria Rygier]], che ad un certo punto scelsero di aderire alla massoneria, diventando dei veri e propri agenti provocatori al servizio degli interessi delle classi dominanti e/o dello [[Stato]].
Ci furono alcuni militanti del [[movimento anarchico]], come per esempio [[Maria Rygier]], che ad un certo punto scelsero di aderire alla massoneria, diventando dei veri e propri agenti provocatori al servizio degli interessi delle classi dominanti e/o dello [[Stato]].
Riga 14: Riga 14:


L'ambiguità è esplicitata da frasi come «''la Massoneria lavora per il bene dell'Umanità e la costruzione di una società migliore''» <ref>[http://archive.is/iwoUc Articolo del Grande Oriente d'Italia]</ref>, dove non si chiarisce cosa si intenda per «bene dell'umanità» e «società migliore», dimostrano inequivocabilmente così il suo carattere vacuo e doppiogiochista. Paradossalmente, un atteggiamento questo in qualche modo paragonabile alle religioni, fondato cioè su assurde astrazioni, che essi vorrebbero contrastare in nome della ragione. Era stato l'anarchico [[Malatesta]], che per un breve periodo fu membro della massoneria <ref>Entrò a farne parte il 19 ottobre [[1875]] e ne uscì nell'aprile [[1876]].</ref>, a denunciare questi aspetti "religiosi" della massoneria:
L'ambiguità è esplicitata da frasi come «''la Massoneria lavora per il bene dell'Umanità e la costruzione di una società migliore''» <ref>[http://archive.is/iwoUc Articolo del Grande Oriente d'Italia]</ref>, dove non si chiarisce cosa si intenda per «bene dell'umanità» e «società migliore», dimostrano inequivocabilmente così il suo carattere vacuo e doppiogiochista. Paradossalmente, un atteggiamento questo in qualche modo paragonabile alle religioni, fondato cioè su assurde astrazioni, che essi vorrebbero contrastare in nome della ragione. Era stato l'anarchico [[Malatesta]], che per un breve periodo fu membro della massoneria <ref>Entrò a farne parte il 19 ottobre [[1875]] e ne uscì nell'aprile [[1876]].</ref>, a denunciare questi aspetti "religiosi" della massoneria:
: «(quando...) per ragione di educazione o di ambiente accade che essi (gli italiani '''n.d.r''') non credano alla religione, la massoneria si presenta come un buon succedaneo» <ref>[http://archive.is/vk36S Il socilaismo anarchico de ''L'Agitazione'']</ref>
: «[quando] per ragione di educazione o di ambiente accade che essi [gli italiani]) non credano alla religione, la massoneria si presenta come un buon succedaneo» <ref>[http://archive.is/vk36S Il socilaismo anarchico de ''L'Agitazione'']</ref>


Oltre a [[Malatesta]], un altro importante anarchico che descrisse la massoneria delineandone il suo percorso storico fu il russo [[Michail Bakunin]] <ref>[[Bakunin]] sarebbe stato massonico a partire dal [[1840]] in Francia secondo quanto riportato da Ravindranathan in '' Bakunin & the Italians''. Lo stesso saggio però dichiara che questi rapporti non sono chiarissimi, mentre più certi sarebbero quelli avuti con una loggia fiorentina. Quel che è certo è che in seguito Bakunin fu particolarmente duro contro la massoneria e le sue trame oscure tese ad approriarsi del potere. Anche [[Kropotkin]] è stato definito massonico, ma tali notizie deriverebbero solamente dal fatto che nelle sue ''Memorie'' sostiene che le riunioni dell'''[[AIT]]'' a Ginevra si tenevano in una sala messa a disposizione dalla locale massoneria. Un altro celebre anarchico come [[Proudhon]] sembrerebbe essere stato massone a Besancon a partire dal [[1847]] o a Digione dal [[1849]]. Tuttavia, come riporta una stessa [http://freemasonry.bcy.ca/history/revolution/ fonte massonica], non ci sono prove alcune che la politica massonica abbia influenzato il suo pensiero e viceversa.</ref>, che in un articolo pubblicato su ''Le Progrès'' <ref>Ginevra, [[23 febbraio]] [[1869]]</ref> spiegò le ragioni del fascino esercitato dalla massoneria su alcuni anarchici e rivoluzionari:
Oltre a [[Malatesta]], un altro importante anarchico che descrisse la massoneria delineandone il suo percorso storico fu il russo [[Michail Bakunin]] <ref>[[Bakunin]] sarebbe stato massonico a partire dal [[1840]] in Francia secondo quanto riportato da Ravindranathan in '' Bakunin & the Italians''. Lo stesso saggio però dichiara che questi rapporti non sono chiarissimi, mentre più certi sarebbero quelli avuti con una loggia fiorentina. Quel che è certo è che in seguito Bakunin fu particolarmente duro contro la massoneria e le sue trame oscure tese ad approriarsi del potere. Anche [[Kropotkin]] è stato definito massonico, ma tali notizie deriverebbero solamente dal fatto che nelle sue ''Memorie'' sostiene che le riunioni dell'''[[AIT]]'' a Ginevra si tenevano in una sala messa a disposizione dalla locale massoneria. Un altro celebre anarchico come [[Proudhon]] sembrerebbe essere stato massone a Besancon a partire dal [[1847]] o a Digione dal [[1849]]. Tuttavia, come riporta una stessa [http://freemasonry.bcy.ca/history/revolution/ fonte massonica], non ci sono prove alcune che la politica massonica abbia influenzato il suo pensiero e viceversa.</ref>, che in un articolo pubblicato su ''Le Progrès'' <ref>Ginevra, [[23 febbraio]] [[1869]]</ref> spiegò le ragioni del fascino esercitato dalla massoneria su alcuni anarchici e rivoluzionari:
:«Ci si sbaglia davvero se si giudica la massoneria del secolo passato, o dell'inizio di questo secolo, secondo quello che è diventata attualmente. Istituzione borghese per eccellenza nella sua fase di sviluppo, per il suo potere crescente inizialmente e decadente in seguito, la massoneria ha rappresentato in un certo modo lo sviluppo, il potere e la decadenza intellettuale e morale della borghesia.[[File:Le drapeau noire l'équerre et le compas - Léo Campion.jpg|thumb|Copertina del libro di Léo Campion.]]  
:«Ci si sbaglia davvero se si giudica la massoneria del secolo passato, o dell'inizio di questo secolo, secondo quello che è diventata attualmente. Istituzione borghese per eccellenza nella sua fase di sviluppo, per il suo potere crescente inizialmente e decadente in seguito, la massoneria ha rappresentato in un certo modo lo sviluppo, il potere e la decadenza intellettuale e morale della borghesia.[[File:Le drapeau noire l'équerre et le compas - Léo Campion.jpg|thumb|Copertina del libro di Léo Campion.]]  
:Oggi, avendo disceso al ruolo di una vecchia intrigante e caduca, è nulla, sterile, alcune volte cattiva e sempre inutile, mentre prima del 1830, e soprattutto prima del 1793, avendo riuniti nel suo seno, con poche eccezioni, tutti gli spiriti più più nobili, i cuori più ardenti, le volontà più fiere, i caratteri più audaci, aveva costituito un'organizzazione attiva, poderosa e realmente benefattrice...La massoneria era a quel tempo la cospirazione universale della borghesia rivoluzionaria contro la monarchia feudale, dinastica e divina. '''Questa fu l'Internazionale della borghesia.'''
:Oggi, avendo disceso al ruolo di una vecchia intrigante e caduca, è nulla, sterile, alcune volte cattiva e sempre inutile, mentre prima del 1830, e soprattutto prima del 1793, avendo riuniti nel suo seno, con poche eccezioni, tutti gli spiriti più più nobili, i cuori più ardenti, le volontà più fiere, i caratteri più audaci, aveva costituito un'organizzazione attiva, poderosa e realmente benefattrice [...] La massoneria era a quel tempo la cospirazione universale della borghesia rivoluzionaria contro la monarchia feudale, dinastica e divina. '''Questa fu l'Internazionale della borghesia.'''
:Però che differenza tra questo tiepido rivoluzionarismo e il rivoluzionarismo ardente e poderoso che l'aveva ispirato alla fine dell'ultimo secolo!.
:Però che differenza tra questo tiepido rivoluzionarismo e il rivoluzionarismo ardente e poderoso che l'aveva ispirato alla fine dell'ultimo secolo!.
:Quindi, la borghesia era stata in buona fede e aveva creduto seriamente e sinceramente nei diritti dell'uomo;... credeva, sentiva e lo era realmente, di rappresentare il popolo. La reazione termidoriana e la cospirazione di Babeuf rimossero quest'illusione.» <ref>[https://anarkobiblioteka3.files.wordpress.com/2016/08/el_patriotismo_y_la_comuna_de_parc3ads_y_la_nocic3b3n_de_estado_-_mijail_bakunin.pdf “El patriotismo y la comuna de París y la noción de Estado] </ref>
:Quindi, la borghesia era stata in buona fede e aveva creduto seriamente e sinceramente nei diritti dell'uomo; [...] credeva, sentiva e lo era realmente, di rappresentare il popolo. La reazione termidoriana e la cospirazione di Babeuf rimossero quest'illusione.» <ref>[https://anarkobiblioteka3.files.wordpress.com/2016/08/el_patriotismo_y_la_comuna_de_parc3ads_y_la_nocic3b3n_de_estado_-_mijail_bakunin.pdf “El patriotismo y la comuna de París y la noción de Estado] </ref>


Quindi, se è pur vero che soprattutto nel XIX secolo alcuni membri del [[movimento anarchico]] internazionale entrarono a far parte di diverse obbedienze massoniche, ciò fu dovuto alla loro erronea speranza che potessero esserci delle affinità o che quantomeno si potesse fare percorso comune contro l'oscurantismo aristocratico e l'irrazionalismo [[religione|religioso]]. Ma di vana speranza si trattò, poiché essendo «l'Internazionale della borghesia» e «la sola grande organizzazione politica della borghesia italiana» (Gramsci), la massoneria si pone da sempre l'obiettivo di gestire il potere economico e politico infilandosi nei gangli dello [[Stato]]. Per questo, in [[Italia]], alcune logge massoniche come la P2 non si sono fatte scrupolo a ricorrere al terrorismo durante gli anni della [[strategia della tensione]]. <ref>[http://www.uonna.it/ragnatela3.htm La Loggia P2 e Licio Gelli]</ref>  
Quindi, se è pur vero che soprattutto nel XIX secolo alcuni membri del [[movimento anarchico]] internazionale entrarono a far parte di diverse obbedienze massoniche, ciò fu dovuto alla loro erronea speranza che potessero esserci delle affinità o che quantomeno si potesse fare percorso comune contro l'oscurantismo aristocratico e l'irrazionalismo [[religione|religioso]]. Ma di vana speranza si trattò, poiché essendo «l'Internazionale della borghesia» e «la sola grande organizzazione politica della borghesia italiana» (Gramsci), la massoneria si pone da sempre l'obiettivo di gestire il potere economico e politico infilandosi nei gangli dello [[Stato]]. Per questo, in [[Italia]], alcune logge massoniche come la P2 non si sono fatte scrupolo a ricorrere al terrorismo durante gli anni della [[strategia della tensione]]. <ref>[http://www.uonna.it/ragnatela3.htm La Loggia P2 e Licio Gelli]</ref>  
Riga 33: Riga 33:
[[File:Rompete le file.jpg|thumb|''Rompete le file'', giornale antimilitarista di tendenza anarchica.]]
[[File:Rompete le file.jpg|thumb|''Rompete le file'', giornale antimilitarista di tendenza anarchica.]]
[[File:200px-Alceste de Ambris.jpg|thumb|left|240 px|[[Alceste de Ambris]], da antimilitarista accanito qual'era, nel [[1914]] presentò all'[[USI]] una mozione interventista. [[Armando Borghi|Borghi]] lo definisce un massone.]]
[[File:200px-Alceste de Ambris.jpg|thumb|left|240 px|[[Alceste de Ambris]], da antimilitarista accanito qual'era, nel [[1914]] presentò all'[[USI]] una mozione interventista. [[Armando Borghi|Borghi]] lo definisce un massone.]]
Gli antimilitaristi erano in gran parte socialisti ([[anarchia|anarchici]], [[marxismo|marxisti]], [[sindacalismo rivoluzionario|sindacalisti rivoluzionari]]...) e quindi, proprio in quanto tali, internazionalisti nemici di ogni [[nazionalismo]] e [[colonialismo]]. Di conseguenza, la questione del partecipare o meno alle guerre nemmeno si poneva. Improvvisamente però, a partire dal [[1914]], il movimento antimilitarista italiano fu scosso da una serie di improvvise conversioni di attivisti che scelsero di abbracciare la causa [[nazionalista]] e interventista. La più celebre conversione fu quella di [[Benito Mussolini]], che da [[socialista]] direttore dell'''Avanti!'', ostile alla guerra e al «nuovo macello di popolo», si pose a capofila degli interventisti.  
Gli antimilitaristi erano in gran parte socialisti ([[anarchia|anarchici]], [[marxismo|marxisti]], [[sindacalismo rivoluzionario|sindacalisti rivoluzionari]]... ) e quindi, proprio in quanto tali, internazionalisti nemici di ogni [[nazionalismo]] e [[colonialismo]]. Di conseguenza, la questione del partecipare o meno alle guerre nemmeno si poneva. Improvvisamente però, a partire dal [[1914]], il movimento antimilitarista italiano fu scosso da una serie di improvvise conversioni di attivisti che scelsero di abbracciare la causa [[nazionalista]] e interventista. La più celebre conversione fu quella di [[Benito Mussolini]], che da [[socialista]] direttore dell'''Avanti!'', ostile alla guerra e al «nuovo macello di popolo», si pose a capofila degli interventisti.  


Uno dei momenti più drammatici del [[socialismo]] italiano lo si ebbe durante il congresso dell'[[USI]] tenutosi il [[13 settembre|13]]-[[14 settembre]] [[1914]], durante il quale [[Alceste De Ambris]] tenne un duro discorso a favore dell'intervento dell'[[Italia]] in guerra. La sua mozione fu respinta dalla maggioranza antimilitarista capeggiata da [[Armando Borghi]]. Gli interventisti "convertitisi sulla via di Damasco" ([[Filippo Corridoni]], [[Alceste De Ambris]], [[Giuseppe Di Vittorio]] ed altri...) ricevettero in cambio l'espulsione immediata dall'organizzazione sindacale.  
Uno dei momenti più drammatici del [[socialismo]] italiano lo si ebbe durante il congresso dell'[[USI]] tenutosi il [[13 settembre|13]]-[[14 settembre]] [[1914]], durante il quale [[Alceste De Ambris]] tenne un duro discorso a favore dell'intervento dell'[[Italia]] in guerra. La sua mozione fu respinta dalla maggioranza antimilitarista capeggiata da [[Armando Borghi]]. Gli interventisti "convertitisi sulla via di Damasco" ([[Filippo Corridoni]], [[Alceste De Ambris]], [[Giuseppe Di Vittorio]] ed altri) ricevettero in cambio l'espulsione immediata dall'organizzazione sindacale.  


Ma per quale motivo il [[socialismo]] italiano fu attraversato da quest'improvvisa ondata di conversioni pochi mesi dopo la [[settimana rossa]]? Fu Maria Rygier ha confessare che quando nel [[1913]] si trovava in [[Francia]] per conto del comitato pro-Masetti entrò a far parte della massoneria e da quel momento agì per conto esclusivo di questa associazione. Fu lei stessa a rivelare i contatti con l'ambasciatore francese Barrere e sempre lei a convincere i francesi sulla necessità di fondare un quotidiano (pseudo)socialista interventista, in grado di creare confusione e scompiglio tra i socialisti italiani attraverso una propaganda nazionalista fatta però attraverso un uso del linguaggio tipicamente di sinistra. Quel giornale si chiamerà ''Il Popolo d'Italia'' e il suo direttore sarà [[Benito Mussolini]], che secondo la Rygier era stato "convertito" dai francesi a suon di banconote.  
Ma per quale motivo il [[socialismo]] italiano fu attraversato da quest'improvvisa ondata di conversioni pochi mesi dopo la [[settimana rossa]]? Fu Maria Rygier ha confessare che quando nel [[1913]] si trovava in [[Francia]] per conto del comitato pro-Masetti entrò a far parte della massoneria e da quel momento agì per conto esclusivo di questa associazione. Fu lei stessa a rivelare i contatti con l'ambasciatore francese Barrere e sempre lei a convincere i francesi sulla necessità di fondare un quotidiano (pseudo)socialista interventista, in grado di creare confusione e scompiglio tra i socialisti italiani attraverso una propaganda nazionalista fatta però attraverso un uso del linguaggio tipicamente di sinistra. Quel giornale si chiamerà ''Il Popolo d'Italia'' e il suo direttore sarà [[Benito Mussolini]], che secondo la Rygier era stato "convertito" dai francesi a suon di banconote.  
64 364

contributi