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Gli anarchici illustrano le loro proposte mettendo in evidenza le misure [[repressione|repressive]] messe in atto da [[Lenin]], [[Lev Trotzky|Trotsky]] e [[Stalin]], sin dal principio della [[La Rivoluzione Russa| rivoluzione russa]]. Essi avanzano ugualmente l'argomento che l'ex-URSS non era affatto democratica, così come anche tutti gli altri Stati auto-proclamatisi “marxisti”. Al contrario i marxisti mettono in evidenza il presunto “fallimento” (essi propongono l'esempio della [[la Rivoluzione spagnola (1936-39)| Rivoluzione spagnola]]), delle [[rivoluzione|rivoluzioni]] in cui hanno preso parte gli anarchici. | Gli anarchici illustrano le loro proposte mettendo in evidenza le misure [[repressione|repressive]] messe in atto da [[Lenin]], [[Lev Trotzky|Trotsky]] e [[Stalin]], sin dal principio della [[La Rivoluzione Russa| rivoluzione russa]]. Essi avanzano ugualmente l'argomento che l'ex-URSS non era affatto democratica, così come anche tutti gli altri Stati auto-proclamatisi “marxisti”. Al contrario i marxisti mettono in evidenza il presunto “fallimento” (essi propongono l'esempio della [[la Rivoluzione spagnola (1936-39)| Rivoluzione spagnola]]), delle [[rivoluzione|rivoluzioni]] in cui hanno preso parte gli anarchici. | ||
'''Marxisti e anarchici non perseguono il medesimo scopo''': '''gli anarchici vogliono l'abolizione di ogni forma di Stato''' (una «sciocchezza», secondo lo stesso [[Engels]]), i marxisti ritengono, invece, che lo Stato si autoestinguerà, o meglio '''«non ci sarà uno Stato nel significato politico attuale»''' <ref>Parole di Marx | '''Marxisti e anarchici non perseguono il medesimo scopo''': '''gli anarchici vogliono l'abolizione di ogni forma di Stato''' (una «sciocchezza», secondo lo stesso [[Engels]]), i marxisti ritengono, invece, che lo Stato si autoestinguerà, o meglio '''«non ci sarà uno Stato nel significato politico attuale»''' <ref>[https://www.marxists.org/italiano/marx-engels/1875/inizi/baku.htm Parole di Marx], dagli appunti a ''Stato e anarchia'' di [[Bakunin]]</ref> (Stato classista). '''I marxisti''', contrariamente agli anarchici, '''mirano a cambiare (non ad abolire) lo Stato''': in un primo tempo, lo Stato muta la sua classe dirigente, diventando uno “Stato operaio”, in cui la classe dominante è il proletariato; essi considerano quindi la [[repressione]] della borghesia come un fatto necessario e preliminare all'estinzione dello [[Stato]] borghese. In seguito, lo "[[Stato]] operaio", venuti a cessare gli antagonismi tra le classi, si estinguerà, trasformandosi in uno Stato senza dominio di classe (ossia in una forma di [[democrazia diretta]]): «lo Stato politico e con lui l'autorità politica scompariranno in conseguenza della prossima rivoluzione sociale [...] cioè [...] '''le funzioni pubbliche perderanno il loro carattere politico e si cangeranno in semplici funzioni amministrative''', veglianti ai veri interessi sociali» <ref>[https://www.marxists.org/italiano/marx-engels/1872/autorita.htm Parole di Engels], in ''Marxismo e anarchismo'', Editori Riuniti</ref> (dunque, '''non si tratta della scomparsa dello Stato ''tout court'', ma dello Stato marxianamente inteso, ossia dello Stato retto da una classe dominante'''). | ||
Gli anarchici ritengono che la creazione di qualsiasi nuovo [[Stato]] metterà comunque il potere nelle mani di una minoranza, e che lo [[Stato]], con le sue [[repressione|capacità repressive]] e i suoi apparati burocratici massivi, avrà la tendenza a perpetrarsi, piuttosto che ad «estinguersi». In pratica, la creazione di un nuovo [[Stato]], anche se qualificato come “operaio”, sarebbe controrivoluzionario, per cui, per eliminarlo, sarebbe necessaria una seconda [[rivoluzione]]. Gli anarchici preferiscono quindi sostituire allo "Stato borghese" i [[consigli operai]] (vedi [[Consigli ed occupazioni di fabbrica in Italia (1919-20)]]), i [[sindacalismo|sindacati]] o comunque qualsiasi struttura organizzativa decentralizzata e [[gerarchia|non-gerarchica]]. | Gli anarchici ritengono che la creazione di qualsiasi nuovo [[Stato]] metterà comunque il potere nelle mani di una minoranza, e che lo [[Stato]], con le sue [[repressione|capacità repressive]] e i suoi apparati burocratici massivi, avrà la tendenza a perpetrarsi, piuttosto che ad «estinguersi». In pratica, la creazione di un nuovo [[Stato]], anche se qualificato come “operaio”, sarebbe controrivoluzionario, per cui, per eliminarlo, sarebbe necessaria una seconda [[rivoluzione]]. Gli anarchici preferiscono quindi sostituire allo "Stato borghese" i [[consigli operai]] (vedi [[Consigli ed occupazioni di fabbrica in Italia (1919-20)]]), i [[sindacalismo|sindacati]] o comunque qualsiasi struttura organizzativa decentralizzata e [[gerarchia|non-gerarchica]]. |