Anarchismo e Friedrich Nietzsche: differenze tra le versioni

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Una critica nicciana alle politiche dell'identità  sono state fornite anche dall'[[anarco-insurrezionalismo|anarco-insurrezionalista]] [[Wolfi Landstreicher|Feral Faun]]:  
Una critica nicciana alle politiche dell'identità  sono state fornite anche dall'[[anarco-insurrezionalismo|anarco-insurrezionalista]] [[Wolfi Landstreicher|Feral Faun]]:  
: «''L'ideologia della vittimizzazione'' afferma che esiste una "versione femminista dell'ideologia della vittimizzazione - un'ideologia che promuove la mediocrità , la debolezza individuale (e la conseguente dipendenza in gruppi di appoggio ideologicamente fondati nell'appoggio delle autorità )...[ma alla fine] ... come tutte le ideologie, le correnti dell'ideologia della vittimizzazione sono formate da una falsa coscienza. Accettare il ruolo sociale di vittima - in qualunque delle sue forme - significa scegliere di non creare da sé la propria vita o di esplorare un vero rapporto con le strutture sociali. Tutti i movimenti di liberazione parziale — femminismo, liberazione omosessuale, liberazione razziale, movimento operaio e così via — definiscono gli individui nei termini dei loro rispettivi ruoli sociali. A causa di ciò questi movimenti non solo non comprendono un rovesciamento di prospettiva che rompa i ruoli sociali e permetta agli individui di creare una prassi costruita sulle proprie passioni e desideri; essi in realtà  agiscono contro un simile rovesciamento di prospettiva. La “liberazione” offerta da questi movimenti non è la libertà  degli individui di creare le vite che desiderano in una atmosfera di libera convivialità , ma è piuttosto “liberazione” da un ruolo sociale a cui gli individui rimangono soggetti».<ref>Vedere [http://feartosleep.espivblogs.net/2012/07/12/enites-the-ideology-of-victimization-feral-faun/ The Ideology of Victimization] di Feral Faun</ref>
: «''L'ideologia della vittimizzazione'' afferma che esiste una "versione femminista dell'ideologia della vittimizzazione - un'ideologia che promuove la mediocrità , la debolezza individuale (e la conseguente dipendenza in gruppi di appoggio ideologicamente fondati nell'appoggio delle autorità )...[ma alla fine] ... come tutte le ideologie, le correnti dell'ideologia della vittimizzazione sono formate da una falsa coscienza. Accettare il ruolo sociale di vittima - in qualunque delle sue forme - significa scegliere di non creare da sé la propria vita o di esplorare un vero rapporto con le strutture sociali. Tutti i movimenti di liberazione parziale — femminismo, liberazione omosessuale, liberazione razziale, movimento operaio e così via — definiscono gli individui nei termini dei loro rispettivi ruoli sociali. A causa di ciò questi movimenti non solo non comprendono un rovesciamento di prospettiva che rompa i ruoli sociali e permetta agli individui di creare una prassi costruita sulle proprie passioni e desideri; essi in realtà  agiscono contro un simile rovesciamento di prospettiva. La “liberazione” offerta da questi movimenti non è la libertà  degli individui di creare le vite che desiderano in una atmosfera di libera convivialità , ma è piuttosto “liberazione” da un ruolo sociale a cui gli individui rimangono soggetti».<ref>Vedere [http://feartosleep.espivblogs.net/2012/07/12/enites-the-ideology-of-victimization-feral-faun/ The Ideology of Victimization] di Feral Faun</ref>


=== Post-anarchismo ===
=== Post-anarchismo ===
[[File:Michel_Onfray_-_Theatre_rond_point_-_2010-05-20.jpg|thumb|180px|[[Michel Onfray]].]]
[[File:Michel_Onfray_-_Theatre_rond_point_-_2010-05-20.jpg|thumb|180px|[[Michel Onfray]].]]
Il [[post-anarchismo]] è un ibrido dell'[[anarchismo]] e della [[filosofia]] [[post-strutturalismo|post-strutturalista]], un concetto profondamente influenzato dalle idee di [[Nietzsche]] che si è esplicato nelle figure dei suoi principali esponenti: [[Michel Foucault]], [[Gilles Deleuze]] e [[Jacques Derrida]]. Sulle diverse tendenze del [[post-anarchismo]] il britannico [[Saul Newman]] ha pubblicato un articolo intitolato ''L'anarchismo e la politica del risentimento'' <ref name="newman">[http://www.anarchaos.org/2008/08/lanarchismo-e-la-politica-del-risentimento-di-saul-newman/ L'anarchismo e la politica del risentimento]</ref> nel quale fa notare che Nietzsche «vede l'anarchismo come avvelenato alla radice dal pestifero seme del “risentimento” – la disprezzabile politica del debole e del disprezzabile, la morale dello schiavo» <ref name="newman"/> e così, nel suo saggio, [[Saul Newman]] scrive che sarebbe necessario «prendere in conto seriamente le sue posizioni contro l'anarchismo». Così propone la conversione dell'«anarchismo ...in una nuova filosofia 'eroica', la quale non è maggiormente reattiva, ma piuttosto crea valori» <ref name="newman"/>, proponendo una nozione di comunità  fatta «di potere attivo - una comunità  di maestri invece di una di schiavi. Questa sarebbe una comunità  che cerca di superare se stessa - continuamente trasformandosi e compiacendosi nella conoscenza del potere di poterlo fare» <ref name="newman"/>.  
Il [[post-anarchismo]] è un ibrido dell'[[anarchismo]] e della [[filosofia]] [[post-strutturalismo|post-strutturalista]], un concetto profondamente influenzato dalle idee di [[Nietzsche]] che si è esplicato nelle figure dei suoi principali esponenti: [[Michel Foucault]], [[Gilles Deleuze]] e [[Jacques Derrida]]. Sulle diverse tendenze del [[post-anarchismo]] il britannico [[Saul Newman]] ha pubblicato un articolo intitolato ''L'anarchismo e la politica del risentimento'' <ref name="newman">[http://www.anarchaos.org/2008/08/lanarchismo-e-la-politica-del-risentimento-di-saul-newman/ L'anarchismo e la politica del risentimento]</ref> nel quale fa notare che Nietzsche «vede l'anarchismo come avvelenato alla radice dal pestifero seme del “risentimento” – la disprezzabile politica del debole e del disprezzabile, la morale dello schiavo» <ref name="newman"/> e così, nel suo saggio, [[Saul Newman]] scrive che sarebbe necessario «prendere in conto seriamente le sue posizioni contro l'anarchismo». Così propone la conversione dell'«anarchismo ...in una nuova filosofia 'eroica', la quale non è maggiormente reattiva, ma piuttosto crea valori» <ref name="newman"/>, proponendo una nozione di comunità  fatta «di potere attivo - una comunità  di maestri invece di una di schiavi. Questa sarebbe una comunità  che cerca di superare se stessa - continuamente trasformandosi e compiacendosi nella conoscenza del potere di poterlo fare» <ref name="newman"/>.  


Dall'altro lato, [[Lewis Call]] ha proposto un anarchismo post-moderno attraverso lo scritto '' Per un'anarchia del dovenire: Nietzsche''<ref>[[Todd May]]. ''Postmodern Anarchism''. Lexington: Lexington Books. 2002.</ref> nel quale argomenta che «nonostante l'ostilità  di Nietzsche per l'anarchismo, i suoi scritti contengono tutti gli elementi di una politica anarchica ottocentesca ... Nietzsche scatena un altro tipo di anarchia, un'anarchia del divenire. Attraverso il suo insegnamento che dobbiamo perseguire un perpetuo progetto di auto-miglioramento e di auto-creazione, in costante perdersi e ritrovarsi nel fiume del divenire, Nietzsche sostiene che la nostra soggettività  è fluida, dispersa, multipla e pluralista, piuttosto che fissa e immobile, singolare e totalitaria. Quest'anarchia doppia, anarchia critica del oggetto e del divenire, costituisce la base di un anarchismo postmoderno».<ref>[[Lewis Call]]. ''Postmodern Anarchism''. Lexington: Lexington Books. 2002. Pg. 33</ref>
Dall'altro lato, [[Lewis Call]] ha proposto un anarchismo post-moderno attraverso lo scritto '' Per un'anarchia del dovenire: Nietzsche''<ref>[[Todd May]]. ''Postmodern Anarchism''. Lexington: Lexington Books. 2002.</ref> nel quale argomenta che «nonostante l'ostilità  di Nietzsche per l'anarchismo, i suoi scritti contengono tutti gli elementi di una politica anarchica ottocentesca ... Nietzsche scatena un altro tipo di anarchia, un'anarchia del divenire. Attraverso il suo insegnamento che dobbiamo perseguire un perpetuo progetto di auto-miglioramento e di auto-creazione, in costante perdersi e ritrovarsi nel fiume del divenire, Nietzsche sostiene che la nostra soggettività  è fluida, dispersa, multipla e pluralista, piuttosto che fissa e immobile, singolare e totalitaria. Quest'anarchia doppia, anarchia critica del oggetto e del divenire, costituisce la base di un anarchismo postmoderno».<ref>[[Lewis Call]]. ''Postmodern Anarchism''. Lexington: Lexington Books. 2002. Pg. 33</ref>
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