Anarchismo e Friedrich Nietzsche: differenze tra le versioni

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== Generalità  ==
== Generalità  ==
{{approff|Individualismo aristocratico}}
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Durante l'ultimo decennio del 19 ° secolo [[Friedrich Nietzsche]] è stato spesso associato ai movimenti anarchici, nonostante nei suoi testi siano esplicite, numerose e dure le critiche ai principi dell'[[anarchismo]].<ref>In ''Al di là  del bene e del male'' (6.2:126), l'autore parla di "cani anarchici".</ref> Nonostante tutto ciò, questi richiami degli anarchici a [[Nietzsche]] presero piede proprio in questa determinata fase storica probabilmente grazie alla diffusione delle idee dell'[[anarco-individualista]] [[Max Stirner]] che avevano numerosi punti in contatto con quelle nietzschiane.  
Durante l'ultimo decennio del 19 ° secolo [[Friedrich Nietzsche]] è stato spesso associato ai movimenti anarchici, nonostante nei suoi testi siano esplicite, numerose e dure le critiche ai principi dell'[[anarchismo]]. <ref>In ''Al di là  del bene e del male'' (6.2:126), l'autore parla di "cani anarchici".</ref> Nonostante tutto ciò, questi richiami degli anarchici a [[Nietzsche]] presero piede proprio in questa determinata fase storica probabilmente grazie alla diffusione delle idee dell'[[anarco-individualista]] [[Max Stirner]] che avevano numerosi punti in contatto con quelle nietzschiane.  
[[File:Quemades,_Seguí_i_Pestaña.jpg|thumb|250px|'''[[Salvador Seguí]]''', in mezzo tra [[Salvador Quemades]] (sinistra) e [[Ángel Pestaña]] (destra), fu un esponente anarchico spagnolo ammiratore di Nietzsche]]
[[File:Quemades,_Seguí_i_Pestaña.jpg|thumb|250px|'''[[Salvador Seguí]]''', in mezzo tra [[Salvador Quemades]] (sinistra) e [[Ángel Pestaña]] (destra), fu un esponente anarchico spagnolo ammiratore di Nietzsche]]
Scrive a tal proposito [[Spencer Sunshine]]:  
Scrive a tal proposito [[Spencer Sunshine]]:  
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==Influenze sull'anarco-individualismo ==
==Influenze sull'anarco-individualismo ==
=== In Italia ===
=== In Italia ===
In [[Italia]] uno dei libertari maggiormente influenzati dall'[[individualismo aristocratico]] fu [[Renzo Novatore]], in particolare nel suo scritto del [[1921]] ''Verso il nulla creatore'' si percepisce chiaramente l'influenza di Nietzsche, soprattutto nei suoi attacchi verso il cristianesimo, il [[socialismo]], la [[democrazia]] e il [[totalitarismo]] ([[fascismo]]).<ref>[http://zeroperaio.blogspot.it/2011/02/renzo-novatore-verso-il-nulla-creatore.html Verso il nulla creatore]</ref>
In [[Italia]] uno dei libertari maggiormente influenzati dall'[[individualismo aristocratico]] fu [[Renzo Novatore]], in particolare nel suo scritto del [[1921]] ''Verso il nulla creatore'' si percepisce chiaramente l'influenza di Nietzsche, soprattutto nei suoi attacchi verso il cristianesimo, il [[socialismo]], la [[democrazia]] e il [[totalitarismo]] ([[fascismo]]). <ref>[http://zeroperaio.blogspot.it/2011/02/renzo-novatore-verso-il-nulla-creatore.html Verso il nulla creatore]</ref>


In questo saggio Novatore fa inoltre un esplicito riferimento al ''Zarathustra'' di Nietzsche:  
In questo saggio Novatore fa inoltre un esplicito riferimento al ''Zarathustra'' di Nietzsche:  
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Un'altra considerazione simile di [[Nietzsche]] rispetto alla critica femminista si può ritrovare in ''Vittime della morale'', in cui scrive
Un'altra considerazione simile di [[Nietzsche]] rispetto alla critica femminista si può ritrovare in ''Vittime della morale'', in cui scrive
che «la morale non ha paura di quella che va al di là  del bene e del male. E anche se la moralità  può continuare a divorare le sue vittime, è del tutto impotente di fronte allo spirito moderno, che risplende in tutta la sua gloria sulla fronte dell'uomo e della donna, liberi e senza paura».<ref>Vedere ''[http://www.positiveatheism.org/hist/goldmanmor.htm Victims of Morality]'' di Emma Goldman</ref> Più avanti, sempre in un'interpretazione [[femminista]] di Nietzsche, scrive:  
che «la morale non ha paura di quella che va al di là  del bene e del male. E anche se la moralità  può continuare a divorare le sue vittime, è del tutto impotente di fronte allo spirito moderno, che risplende in tutta la sua gloria sulla fronte dell'uomo e della donna, liberi e senza paura». <ref>Vedere ''[http://www.positiveatheism.org/hist/goldmanmor.htm Victims of Morality]'' di Emma Goldman</ref> Più avanti, sempre in un'interpretazione [[femminista]] di Nietzsche, scrive:  
: «Una citzione memorabile di Nietzsche è: "''Quando vai dalla tua donna, porta con te la frusta''", considerata molto brutale, ma Nietzsche esprime con ciò l'atteggiamento della donna verso i suoi stessi dèi... la religione, in particolare la religione cristiana, ha condannato la donna ad una vita da inferiore, una schiava. Il cristianesimo ha ostacolato la sua natura e incatenato la sua anima, ed è la donna la più devota a questa religione. Infatti, Nietzsche disse che la religione avrebbe cessato da tempo di essere un fattore nella vita delle persone, se non fosse stato per il sostegno che riceve dalle donne. I più ardenti lavoratori dei chierici, i missionari più instancabili di tutto il mondo sono donne, sempre sacrificate sull'altare degli dei che hanno incatenato il loro spirito e ridotto in schiavitù il loro corpo.» <ref>Vedere il Capitolo 9: ''[http://theanarchistlibrary.org/library/emma-goldman-anarchism-and-other-essays Women Suffrage ne Anarchism and Other Essays]'' di Emma Goldman</ref>
: «Una citzione memorabile di Nietzsche è: "''Quando vai dalla tua donna, porta con te la frusta''", considerata molto brutale, ma Nietzsche esprime con ciò l'atteggiamento della donna verso i suoi stessi dèi... la religione, in particolare la religione cristiana, ha condannato la donna ad una vita da inferiore, una schiava. Il cristianesimo ha ostacolato la sua natura e incatenato la sua anima, ed è la donna la più devota a questa religione. Infatti, Nietzsche disse che la religione avrebbe cessato da tempo di essere un fattore nella vita delle persone, se non fosse stato per il sostegno che riceve dalle donne. I più ardenti lavoratori dei chierici, i missionari più instancabili di tutto il mondo sono donne, sempre sacrificate sull'altare degli dei che hanno incatenato il loro spirito e ridotto in schiavitù il loro corpo.» <ref>Vedere il Capitolo 9: ''[http://theanarchistlibrary.org/library/emma-goldman-anarchism-and-other-essays Women Suffrage ne Anarchism and Other Essays]'' di Emma Goldman</ref>


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Una critica nicciana alle politiche dell'identità  sono state fornite anche dall'[[anarco-insurrezionalismo|anarco-insurrezionalista]] [[Wolfi Landstreicher|Feral Faun]]:  
Una critica nicciana alle politiche dell'identità  sono state fornite anche dall'[[anarco-insurrezionalismo|anarco-insurrezionalista]] [[Wolfi Landstreicher|Feral Faun]]:  
: «''L'ideologia della vittimizzazione'' afferma che esiste una "versione femminista dell'ideologia della vittimizzazione - un'ideologia che promuove la mediocrità, la debolezza individuale (e la conseguente dipendenza in gruppi di appoggio ideologicamente fondati nell'appoggio delle autorità)...[ma alla fine]... come tutte le ideologie, le correnti dell'ideologia della vittimizzazione sono formate da una falsa coscienza. Accettare il ruolo sociale di vittima - in qualunque delle sue forme - significa scegliere di non creare da sé la propria vita o di esplorare un vero rapporto con le strutture sociali. Tutti i movimenti di liberazione parziale — femminismo, liberazione omosessuale, liberazione razziale, movimento operaio e così via — definiscono gli individui nei termini dei loro rispettivi ruoli sociali. A causa di ciò questi movimenti non solo non comprendono un rovesciamento di prospettiva che rompa i ruoli sociali e permetta agli individui di creare una prassi costruita sulle proprie passioni e desideri; essi in realtà  agiscono contro un simile rovesciamento di prospettiva. La “liberazione” offerta da questi movimenti non è la libertà  degli individui di creare le vite che desiderano in una atmosfera di libera convivialità, ma è piuttosto “liberazione” da un ruolo sociale a cui gli individui rimangono soggetti».<ref>Vedere [http://feartosleep.espivblogs.net/2012/07/12/enites-the-ideology-of-victimization-feral-faun/ The Ideology of Victimization] di Feral Faun</ref>
: «''L'ideologia della vittimizzazione'' afferma che esiste una "versione femminista dell'ideologia della vittimizzazione - un'ideologia che promuove la mediocrità, la debolezza individuale (e la conseguente dipendenza in gruppi di appoggio ideologicamente fondati nell'appoggio delle autorità)...[ma alla fine]... come tutte le ideologie, le correnti dell'ideologia della vittimizzazione sono formate da una falsa coscienza. Accettare il ruolo sociale di vittima - in qualunque delle sue forme - significa scegliere di non creare da sé la propria vita o di esplorare un vero rapporto con le strutture sociali. Tutti i movimenti di liberazione parziale — femminismo, liberazione omosessuale, liberazione razziale, movimento operaio e così via — definiscono gli individui nei termini dei loro rispettivi ruoli sociali. A causa di ciò questi movimenti non solo non comprendono un rovesciamento di prospettiva che rompa i ruoli sociali e permetta agli individui di creare una prassi costruita sulle proprie passioni e desideri; essi in realtà  agiscono contro un simile rovesciamento di prospettiva. La “liberazione” offerta da questi movimenti non è la libertà  degli individui di creare le vite che desiderano in una atmosfera di libera convivialità, ma è piuttosto “liberazione” da un ruolo sociale a cui gli individui rimangono soggetti». <ref>Vedere [http://feartosleep.espivblogs.net/2012/07/12/enites-the-ideology-of-victimization-feral-faun/ The Ideology of Victimization] di Feral Faun</ref>


=== Post-anarchismo ===
=== Post-anarchismo ===
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Il [[post-anarchismo]] è un ibrido dell'[[anarchismo]] e della [[filosofia]] [[post-strutturalismo|post-strutturalista]], un concetto profondamente influenzato dalle idee di [[Nietzsche]] che si è esplicato nelle figure dei suoi principali esponenti: [[Michel Foucault]], [[Gilles Deleuze]] e [[Jacques Derrida]]. Sulle diverse tendenze del [[post-anarchismo]] il britannico [[Saul Newman]] ha pubblicato un articolo intitolato ''L'anarchismo e la politica del risentimento'' <ref name="newman">[https://www.italianinsane.info/2013/lanarchismo-e-la-politica-del-risentimento/ L'anarchismo e la politica del risentimento]</ref> nel quale fa notare che Nietzsche «vede l'anarchismo come avvelenato alla radice dal pestifero seme del “risentimento” – la disprezzabile politica del debole e del disprezzabile, la morale dello schiavo» <ref name="newman"/> e così, nel suo saggio, [[Saul Newman]] scrive che sarebbe necessario «prendere in conto seriamente le sue posizioni contro l'anarchismo». Così propone la conversione dell'«anarchismo ...in una nuova filosofia 'eroica', la quale non è maggiormente reattiva, ma piuttosto crea valori» <ref name="newman"/>, proponendo una nozione di comunità  fatta «di potere attivo - una comunità  di maestri invece di una di schiavi. Questa sarebbe una comunità  che cerca di superare se stessa - continuamente trasformandosi e compiacendosi nella conoscenza del potere di poterlo fare» <ref name="newman"/>.  
Il [[post-anarchismo]] è un ibrido dell'[[anarchismo]] e della [[filosofia]] [[post-strutturalismo|post-strutturalista]], un concetto profondamente influenzato dalle idee di [[Nietzsche]] che si è esplicato nelle figure dei suoi principali esponenti: [[Michel Foucault]], [[Gilles Deleuze]] e [[Jacques Derrida]]. Sulle diverse tendenze del [[post-anarchismo]] il britannico [[Saul Newman]] ha pubblicato un articolo intitolato ''L'anarchismo e la politica del risentimento'' <ref name="newman">[https://www.italianinsane.info/2013/lanarchismo-e-la-politica-del-risentimento/ L'anarchismo e la politica del risentimento]</ref> nel quale fa notare che Nietzsche «vede l'anarchismo come avvelenato alla radice dal pestifero seme del “risentimento” – la disprezzabile politica del debole e del disprezzabile, la morale dello schiavo» <ref name="newman"/> e così, nel suo saggio, [[Saul Newman]] scrive che sarebbe necessario «prendere in conto seriamente le sue posizioni contro l'anarchismo». Così propone la conversione dell'«anarchismo ...in una nuova filosofia 'eroica', la quale non è maggiormente reattiva, ma piuttosto crea valori» <ref name="newman"/>, proponendo una nozione di comunità  fatta «di potere attivo - una comunità  di maestri invece di una di schiavi. Questa sarebbe una comunità  che cerca di superare se stessa - continuamente trasformandosi e compiacendosi nella conoscenza del potere di poterlo fare» <ref name="newman"/>.  


Dall'altro lato, [[Lewis Call]] ha proposto un anarchismo post-moderno attraverso lo scritto '' Per un'anarchia del dovenire: Nietzsche''<ref>[[Todd May]]. ''Postmodern Anarchism''. Lexington: Lexington Books. 2002.</ref> nel quale argomenta che «nonostante l'ostilità  di Nietzsche per l'anarchismo, i suoi scritti contengono tutti gli elementi di una politica anarchica ottocentesca... Nietzsche scatena un altro tipo di anarchia, un'anarchia del divenire. Attraverso il suo insegnamento che dobbiamo perseguire un perpetuo progetto di auto-miglioramento e di auto-creazione, in costante perdersi e ritrovarsi nel fiume del divenire, Nietzsche sostiene che la nostra soggettività  è fluida, dispersa, multipla e pluralista, piuttosto che fissa e immobile, singolare e totalitaria. Quest'anarchia doppia, anarchia critica del oggetto e del divenire, costituisce la base di un anarchismo postmoderno».<ref>[[Lewis Call]]. ''Postmodern Anarchism''. Lexington: Lexington Books. 2002. Pg. 33</ref>
Dall'altro lato, [[Lewis Call]] ha proposto un anarchismo post-moderno attraverso lo scritto '' Per un'anarchia del dovenire: Nietzsche''<ref>[[Todd May]]. ''Postmodern Anarchism''. Lexington: Lexington Books. 2002.</ref> nel quale argomenta che «nonostante l'ostilità  di Nietzsche per l'anarchismo, i suoi scritti contengono tutti gli elementi di una politica anarchica ottocentesca... Nietzsche scatena un altro tipo di anarchia, un'anarchia del divenire. Attraverso il suo insegnamento che dobbiamo perseguire un perpetuo progetto di auto-miglioramento e di auto-creazione, in costante perdersi e ritrovarsi nel fiume del divenire, Nietzsche sostiene che la nostra soggettività  è fluida, dispersa, multipla e pluralista, piuttosto che fissa e immobile, singolare e totalitaria. Quest'anarchia doppia, anarchia critica del oggetto e del divenire, costituisce la base di un anarchismo postmoderno». <ref>[[Lewis Call]]. ''Postmodern Anarchism''. Lexington: Lexington Books. 2002. Pg. 33</ref>


Recentemente, il filosofo anarchico ed edonista francese [[Michel Onfray]] ha abbracciato il termine [[post-anarchismo]] per descrivere il suo approccio alla politica e all'[[etica]]. Egli sostiene che le rivolte del [[Maggio 1968|maggio francese del 1968]] furono una «rivolta nicciana, con l'intento di porre fine all'Unica verità, rivelando e mettendo in evidenza le diverse verità, in modo da far scomparire le idee ascetiche cristiane ed aiutare a far nascere nuove possibilità  di esistenza».
Recentemente, il filosofo anarchico ed edonista francese [[Michel Onfray]] ha abbracciato il termine [[post-anarchismo]] per descrivere il suo approccio alla politica e all'[[etica]]. Egli sostiene che le rivolte del [[Maggio 1968|maggio francese del 1968]] furono una «rivolta nicciana, con l'intento di porre fine all'Unica verità, rivelando e mettendo in evidenza le diverse verità, in modo da far scomparire le idee ascetiche cristiane ed aiutare a far nascere nuove possibilità  di esistenza».
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