Anarchismo e Diritto: differenze tra le versioni

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[[File:Alexey_Borovoy.gif|thumb|[[Alexei Borovoi]]]]''Traduzione dal russo de "'''L'Anarchismo'''" (Capitolo VII - pag. 134-146) di '''Alexei Borovoi''' (1875-1935).''
[[File:Alexey_Borovoy.gif|thumb|[[Alexei Borovoi]]]]''Traduzione dal russo de "'''L'Anarchismo'''" (Capitolo VII - pag. 134-146) di '''Alexei Borovoi''' (1875-1935).''
== L'ANARCHISMO E IL DIRITTO ==
== L'ANARCHISMO E IL DIRITTO ==
Nella letteratura critica sull'[[anarchismo]], esiste un'opinione, largamente diffusa, secondo la quale l'anarchismo - che è la categorica negazione della società attuale e del diritto attuale - ha altresì una posizione negativa sul diritto in generale, anche nella futura società libertaria.
Nella letteratura critica sull'[[anarchismo]], esiste un'opinione, largamente diffusa, secondo la quale l'anarchismo - che è la categorica negazione della società attuale e del diritto attuale - ha altresì una posizione negativa sul diritto in generale, anche nella futura società libertaria.


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#sulla tendenza generale di pigrizia, la quale è ancor più marcata in coloro che si considerano critici dell'[[anarchismo]], ma che ignorano tutto dell'anarchismo e che non si danno la pena di conoscere, quanto meno, l'essenziale del pensiero anarchico;  
#sulla tendenza generale di pigrizia, la quale è ancor più marcata in coloro che si considerano critici dell'[[anarchismo]], ma che ignorano tutto dell'anarchismo e che non si danno la pena di conoscere, quanto meno, l'essenziale del pensiero anarchico;  
#ed infine, sulla critica tendenziosa e consapevolmente falsa, introdotta da Engels su quanto riguarda la sociologia e la filosofia, critica detta del ''socialismo scientifico'' (per esempio, lo scritto del Plekhanov: ''Socialismo ed Anarchismo'').
#ed infine, sulla critica tendenziosa e consapevolmente falsa, introdotta da Engels su quanto riguarda la sociologia e la filosofia, critica detta del ''socialismo scientifico'' (per esempio, lo scritto del Plekhanov: ''Socialismo ed Anarchismo'').


== Il problema del diritto e lo Stato ==
== Il problema del diritto e lo Stato ==
Il problema che ci interessa può porsi nei seguenti termini: bisogna cercare l'esistenza di una società, in cui niente - né nelle istituzioni, né nei rapporti umani - possa limitare la volontà di alcuno; in cui ciascuno sarà autonomo; in cui la giurisdizione che regola la vita umana sarà un fatto personale e non già la volontà collettiva sia pure nelle sue migliori espressioni.
Il problema che ci interessa può porsi nei seguenti termini: bisogna cercare l'esistenza di una società, in cui niente - né nelle istituzioni, né nei rapporti umani - possa limitare la volontà di alcuno; in cui ciascuno sarà autonomo; in cui la giurisdizione che regola la vita umana sarà un fatto personale e non già la volontà collettiva sia pure nelle sue migliori espressioni.


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Sicché, la necessità d'una organizzazione economica, anche se essa ha un carattere soprattutto locale, dovrà realmente rimpiazzare l'apparato attualmente in vigore.
Sicché, la necessità d'una organizzazione economica, anche se essa ha un carattere soprattutto locale, dovrà realmente rimpiazzare l'apparato attualmente in vigore.


== La criminalità ==
== La criminalità ==
Non può seriamente affermarsi che tutti i "criminali" attuali scompariranno con la distruzione del governo statale, con tutta l'organizzazione poliziesca, penitenziaria, etc. Una grande maggioranza di [[anarco-comunismo|comunisti-anarchici]] ritiene che, sotto l'influenza della sparizione della proprietà privata, dovrebbe prodursi un mutamento assai profondo e relativamente rapido della natura umana. Gli anarchici individualisti, soprattutto [[Benjamin Tucker| Tucker]] e [[John Henry Mackay |Mackay]], non accettano la formula "'''''tutto appartiene a tutti'''''" e sostengono che questo principio è incompatibile col principio essenziale dell'[[anarchismo]]: la [[libertà]] dell'individuo. Il comunista-anarchico [[Sébastien Faure]] vede la fonte della "tristesse mondiale" non tanto nella proprietà quanto nell'organizzazione del potere.
Non può seriamente affermarsi che tutti i "criminali" attuali scompariranno con la distruzione del governo statale, con tutta l'organizzazione poliziesca, penitenziaria, etc. Una grande maggioranza di [[anarco-comunismo|comunisti-anarchici]] ritiene che, sotto l'influenza della sparizione della proprietà privata, dovrebbe prodursi un mutamento assai profondo e relativamente rapido della natura umana. Gli anarchici individualisti, soprattutto [[Benjamin Tucker| Tucker]] e [[John Henry Mackay |Mackay]], non accettano la formula "'''''tutto appartiene a tutti'''''" e sostengono che questo principio è incompatibile col principio essenziale dell'[[anarchismo]]: la [[libertà]] dell'individuo. Il comunista-anarchico [[Sébastien Faure]] vede la fonte della "tristesse mondiale" non tanto nella proprietà quanto nell'organizzazione del potere.
Che l'odierno regime sociale, con tutte le sue istituzioni oppressive, punitive, etc. generi esso stesso dei criminali, è tanto evidente che non c'è bisogno di dimostrazione. Ma è, quanto meno, azzardato affermare che nella realtà libertaria scompariranno rapidamente tutti gli istinti antisociali, tutti i moventi della criminalità. Anche se siamo d'accordo con quanto sostengono alcuni anarchici - che la criminalità, in una vera società libera, sarà l'espressione esclusiva di "'''''criminali innati'''''", che cioè si tratterà di casi in cui non si può intervenire - è evidente che occorrerà almeno qualche anno di pratica libertaria perché gli esseri umani siano educati in condizioni nuove. Comunque, credere ad un immediato mutamento dell'uomo, al mutamento di tutta la sua natura psicologica dopo l'abbattimento del potere, ci pare un po' esagerato (n.d.r.: a questo punto l'autore cita Lavrov ed il suo libro: ''L'elemento del potere nella società futura'').
Che l'odierno regime sociale, con tutte le sue istituzioni oppressive, punitive, etc. generi esso stesso dei criminali, è tanto evidente che non c'è bisogno di dimostrazione. Ma è, quanto meno, azzardato affermare che nella realtà libertaria scompariranno rapidamente tutti gli istinti antisociali, tutti i moventi della criminalità. Anche se siamo d'accordo con quanto sostengono alcuni anarchici - che la criminalità, in una vera società libera, sarà l'espressione esclusiva di "'''''criminali innati'''''", che cioè si tratterà di casi in cui non si può intervenire - è evidente che occorrerà almeno qualche anno di pratica libertaria perché gli esseri umani siano educati in condizioni nuove. Comunque, credere ad un immediato mutamento dell'uomo, al mutamento di tutta la sua natura psicologica dopo l'abbattimento del potere, ci pare un po' esagerato (n.d.r.: a questo punto l'autore cita Lavrov ed il suo libro: ''L'elemento del potere nella società futura'').
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*'''''Comunque... il popolo non consentirà che si tocchi la sua [[libertà]] ed il suo benessere senza difendersi, e, se necessario, troverà il mezzo per difendersi contro le tendenze antisociali di qualche individuo. Ma per far ciò, occorre proprio fabbricare leggi a getto continuo? Quando il popolo respinge ciò che gli sembra nefasto, troverà il mezzo per farlo in modo migliore che tutti i legislatori.'''''
*'''''Comunque... il popolo non consentirà che si tocchi la sua [[libertà]] ed il suo benessere senza difendersi, e, se necessario, troverà il mezzo per difendersi contro le tendenze antisociali di qualche individuo. Ma per far ciò, occorre proprio fabbricare leggi a getto continuo? Quando il popolo respinge ciò che gli sembra nefasto, troverà il mezzo per farlo in modo migliore che tutti i legislatori.'''''


== Elementi convenzionali e spontanei==
== Elementi convenzionali e spontanei==
Una volta ammesso che ogni organizzazione è il risultato di un accordo, è evidente che debba comportare una modificazione della vita di ciascuno (n.d.r.: l'autore cita, a questo punto, le opere dello Stamler ed, in particolar modo, ''Le basi teoriche dell'anarchismo'').  
Una volta ammesso che ogni organizzazione è il risultato di un accordo, è evidente che debba comportare una modificazione della vita di ciascuno (n.d.r.: l'autore cita, a questo punto, le opere dello Stamler ed, in particolar modo, ''Le basi teoriche dell'anarchismo'').  
Ne deriva quindi che: negare la limitazione della volontà individuale in un accordo significa che si considera detto accordo come assurdo; e supporre che ciascun membro d'una organizzazione possa allontanarsi da essa quando voglia, in qualsiasi momento e per qualsivoglia motivo, è inconcepibile, giacché si può in questo modo distruggere facilmente tutta l'opera collettiva alla quale l'organizzatore deve servire, senza la mancanza di stima per i restanti membri di detta organizzazione.
Ne deriva quindi che: negare la limitazione della volontà individuale in un accordo significa che si considera detto accordo come assurdo; e supporre che ciascun membro d'una organizzazione possa allontanarsi da essa quando voglia, in qualsiasi momento e per qualsivoglia motivo, è inconcepibile, giacché si può in questo modo distruggere facilmente tutta l'opera collettiva alla quale l'organizzatore deve servire, senza la mancanza di stima per i restanti membri di detta organizzazione.
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== I - GODWIN ==
== I - GODWIN ==
Come rileva l'Etzbacher, [[Godwin]] rifiuta il diritto ''totalmente e in blocco'', partendo dalla constatazione che il diritto è intransigenza ed imposizione, e contemporaneamente è qualcosa di caotico, d'insufficientemente determinato, che neglige l'individuo e che ha la pretesa d'una profezia.
Come rileva l'Etzbacher, [[Godwin]] rifiuta il diritto ''totalmente e in blocco'', partendo dalla constatazione che il diritto è intransigenza ed imposizione, e contemporaneamente è qualcosa di caotico, d'insufficientemente determinato, che neglige l'individuo e che ha la pretesa d'una profezia.
Godwin, nello stesso tempo, parla delle ''comuni'' come delle organizzazioni che regolano i reciproci rapporti per il bene di tutti, e sottolinea la necessità, per gli individui, di accettare queste comuni. Nel prospettare l'eventualità d'una ''ingiustizia'' da parte di un membro della comunità, [[Godwin]] parla di un comitato di saggi che deciderà sulla possibilità di correggere il criminale o di allontanarlo. Infine, Godwin considera, per i casi straordinari, delle riunioni allargate o particolari - regionali od anche nazionali - per discutere, ad esempio, su eventuali conflitti tra comuni, sulla necessità di una difesa comune contro l'attacco nemico. Godwin, come ogni razionalista, considera che la pratica di queste nuove istituzioni andrà molto più lontano della pratica delle istituzioni vigenti.
Godwin, nello stesso tempo, parla delle ''comuni'' come delle organizzazioni che regolano i reciproci rapporti per il bene di tutti, e sottolinea la necessità, per gli individui, di accettare queste comuni. Nel prospettare l'eventualità d'una ''ingiustizia'' da parte di un membro della comunità, [[Godwin]] parla di un comitato di saggi che deciderà sulla possibilità di correggere il criminale o di allontanarlo. Infine, Godwin considera, per i casi straordinari, delle riunioni allargate o particolari - regionali od anche nazionali - per discutere, ad esempio, su eventuali conflitti tra comuni, sulla necessità di una difesa comune contro l'attacco nemico. Godwin, come ogni razionalista, considera che la pratica di queste nuove istituzioni andrà molto più lontano della pratica delle istituzioni vigenti.
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Se l'[[anarchismo]] accetta questo fatto, esso si allontana dal principio che è alla base della sua teoria: il principio dell'uguaglianza dei membri, d'una [[eguaglianza|uguaglianza]] assoluta, come risultato logico della libertà assoluta di tutti gli individui raggruppati in comune.
Se l'[[anarchismo]] accetta questo fatto, esso si allontana dal principio che è alla base della sua teoria: il principio dell'uguaglianza dei membri, d'una [[eguaglianza|uguaglianza]] assoluta, come risultato logico della libertà assoluta di tutti gli individui raggruppati in comune.
Se l'anarchismo rifiuta di accettare questo fatto, che è la inevitabile conseguenza d'un simile ordine di rapporti, l'anarchismo deve accettare la necessità di certe norme.
Se l'anarchismo rifiuta di accettare questo fatto, che è la inevitabile conseguenza d'un simile ordine di rapporti, l'anarchismo deve accettare la necessità di certe norme.


== CONCLUSIONE ==
== CONCLUSIONE ==
Da quanto esposto risulta che l'[[anarchismo]] non è un sogno fantastico, ma una realtà che tende a dare una esistenza, un senso realistico e logico a questa rivolta dello spirito umano contro ogni violenza. Per ciò, esso non deve parlare per finzioni, come ad esempio, questa "''[[libertà]] assoluta''", illimitata per niente e per nessuno, questa "''negazione del dovere''", questa "''irresponsabilità totale''", etc. L'eterna contraddizione - l'incompatibilità tra l'individuo e la società - sembra insolubile giacché questa contraddizione appare basata sulla natura stessa dell'uomo, sul suo bisogno di personalità e su quello di apertura sociale. Volere, pertanto, per una fanatica ostinazione, delle soluzioni sociologiche, voler risolvere la quadratura del cerchio significa indebolire se stessi e lasciare senza difesa tutto ciò che nella concezione anarchica è incontestabile ed ha una concreta validità.
Da quanto esposto risulta che l'[[anarchismo]] non è un sogno fantastico, ma una realtà che tende a dare una esistenza, un senso realistico e logico a questa rivolta dello spirito umano contro ogni violenza. Per ciò, esso non deve parlare per finzioni, come ad esempio, questa "''[[libertà]] assoluta''", illimitata per niente e per nessuno, questa "''negazione del dovere''", questa "''irresponsabilità totale''", etc. L'eterna contraddizione - l'incompatibilità tra l'individuo e la società - sembra insolubile giacché questa contraddizione appare basata sulla natura stessa dell'uomo, sul suo bisogno di personalità e su quello di apertura sociale. Volere, pertanto, per una fanatica ostinazione, delle soluzioni sociologiche, voler risolvere la quadratura del cerchio significa indebolire se stessi e lasciare senza difesa tutto ciò che nella concezione anarchica è incontestabile ed ha una concreta validità.
Diciamolo con franchezza: l'[[anarchismo]] ammette, e deve ammettere, il diritto, il suo diritto libertario. Questo diritto non somiglierà né nello spirito né nella forma, alla giurisdizione della società contemporanea, della società borghese, della società [[capitalismo|capitalistica]], così come non somiglierà neppure ai decreti della dittatura socialita.
Diciamolo con franchezza: l'[[anarchismo]] ammette, e deve ammettere, il diritto, il suo diritto libertario. Questo diritto non somiglierà né nello spirito né nella forma, alla giurisdizione della società contemporanea, della società borghese, della società [[capitalismo|capitalistica]], così come non somiglierà neppure ai decreti della dittatura socialita.
Detto diritto non sarà dell'idea di staccare l'individuo dalla collettività; ogni norma, ogni obbligazione non deve più servire delle astrazioni - come l'"interesse supremo", il "bene comune", etc. - alle quali deve sacrificarsi l'individuo. Il diritto anarchico non deve essere un torrente di "beni" che si riversano dall'"alto", né potrà essere un espediente; esso sarà organicamente provocato da quella inquietudine dello spirito che, sentendo in sé la forza di creazione, la sete di azioni creative, realizzerà i suoi desideri nella realtà, in forme accessibili agli uomini. La garanzia di questo diritto sarà la responsabilità per la mia [[libertà]] e per la libertà degli altri. Come ogni diritto, esso deve essere difeso. La forma concreta di questa difesa non può essere indicata preventivamente, ma corrisponderà ai reali bisogni della società in un dato momento.
Detto diritto non sarà dell'idea di staccare l'individuo dalla collettività; ogni norma, ogni obbligazione non deve più servire delle astrazioni - come l'"interesse supremo", il "bene comune", etc. - alle quali deve sacrificarsi l'individuo. Il diritto anarchico non deve essere un torrente di "beni" che si riversano dall'"alto", né potrà essere un espediente; esso sarà organicamente provocato da quella inquietudine dello spirito che, sentendo in sé la forza di creazione, la sete di azioni creative, realizzerà i suoi desideri nella realtà, in forme accessibili agli uomini. La garanzia di questo diritto sarà la responsabilità per la mia [[libertà]] e per la libertà degli altri. Come ogni diritto, esso deve essere difeso. La forma concreta di questa difesa non può essere indicata preventivamente, ma corrisponderà ai reali bisogni della società in un dato momento.


=Tavola sinottica basata su ''Der Anarchismus'' di Paul Eltzbacher=
=Tavola sinottica basata su ''Der Anarchismus'' di Paul Eltzbacher=
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== Voci correlate ==
== Voci correlate ==
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*[[albero dell'anarchismo|Albero dell'anarchismo]]
*[[albero dell'anarchismo|Albero dell'anarchismo]]
*[[colori dell'anarchia|Colori dell'anarchia]]
*[[colori dell'anarchia|Colori dell'anarchia]]
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[[Categoria:Anarchismo]]
[[Categoria:Anarchismo]]
[[Categoria:Diritto]]
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