Alfonso Failla: differenze tra le versioni

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Quando giunge il momento di lasciare Ventotene per [[Testimonianza sul campo di concentramento di Renicci d'Anghiari |Renicci d'Anghiari]] gli anarchici protestano per la mancata liberazione: [[Enrico Zambonini]] durante la sosta alla stazione di Arezzo si rifiuta di proseguire e viene portato in [[carcere]] (in seguito verrà fucilato a Reggio Emilia dai nazifascisti durante la Resistenza). Giunti a [[Testimonianza sul campo di concentramento di Renicci d'Anghiari|al "campo" di Renicci]], vengono accolti da carabinieri e soldati armati di fucili con il colpo in canna, sviluppando violente discussioni con gli aguzzini e i loro ufficiali che prendono così ad insultarli. [[Marcello Bianconi]] e [[Arturo Messinese]] vengono segregati per aver urlato ai guardiani armati: «'''Sparate vigliacchi'''!».  
Quando giunge il momento di lasciare Ventotene per [[Testimonianza sul campo di concentramento di Renicci d'Anghiari |Renicci d'Anghiari]] gli anarchici protestano per la mancata liberazione: [[Enrico Zambonini]] durante la sosta alla stazione di Arezzo si rifiuta di proseguire e viene portato in [[carcere]] (in seguito verrà fucilato a Reggio Emilia dai nazifascisti durante la Resistenza). Giunti a [[Testimonianza sul campo di concentramento di Renicci d'Anghiari|al "campo" di Renicci]], vengono accolti da carabinieri e soldati armati di fucili con il colpo in canna, sviluppando violente discussioni con gli aguzzini e i loro ufficiali che prendono così ad insultarli. [[Marcello Bianconi]] e [[Arturo Messinese]] vengono segregati per aver urlato ai guardiani armati: «'''Sparate vigliacchi'''!».  


Ci saranno molte rivolte contro il regime di controllo a cui veniva sottoposto il "campo" (erano presenti diverse centinaia di guardie fra carabinieri e soldati), forse addirittura ben peggiore di quanto succedeva all'epoca [[Fascismo|fascista]], a cui partecipano anche molti partigiani jugoslavi ivi detenuti, tra cui anche diverse centinaia di minorenni <ref>Recenti studi sui detenuti del campo d'Anghiari, nella fattispecie soprattutto gli slavi, confermano che molti ragazzini trovarono la morte per il durissimo trattamento subito.</ref>. Il responsabile del campo, il maggiore Fiorenzuoli, insieme al tenente Panzacchi, si distingue per i metodi [[repressione|repressivi]] utilizzati, volti ad impedire anche le semplici discussioni tra detenuti di diverse sezioni. Questi ed altri ufficiali minacciavanoe provocavano ripetutamente gli anarchici ed i detenuti politici, dimostrando che molti guardiani avevano mantenuto l'odio contro gli elementi di "sinistra" a cui erano stati indottrinati dal [[fascismo]]. Questo troverà in seguito conferma soprattutto in Sicilia <ref>[https://www.anarcopedia.org/index.php/L%27insurrezione_antimilitarista_del_%22non_si_parte!%22#Cronologia_delle_rivolte_siciliane_dopo_la_caduta_del_fascismo Cronologia delle rivolte siciliane dopo la caduta del fascismo] </ref>, a Roma <ref>[http://it.wikipedia.org/wiki/Giuseppe_Albano#Dopo_la_Liberazione Il ''Gobbo'' del Quarticciolo e gli espropri proletari. Il ''Gobbo'' verrà ucciso poco tempo dopo in un agguato]</ref> e in molte altre città, dimostrando una certa continuità di vedute tra il periodo [[fascismo|fascista]] e quello immediatamente seguente.
Ci saranno molte rivolte contro il regime di controllo a cui veniva sottoposto il "campo" (erano presenti diverse centinaia di guardie fra carabinieri e soldati), forse addirittura ben peggiore di quanto succedeva all'epoca [[Fascismo|fascista]], a cui partecipano anche molti partigiani jugoslavi ivi detenuti, tra cui anche diverse centinaia di minorenni <ref>Recenti studi sui detenuti del campo d'Anghiari, nella fattispecie soprattutto gli slavi, confermano che molti ragazzini trovarono la morte per il durissimo trattamento subito.</ref>. Il responsabile del campo, il maggiore Fiorenzuoli, insieme al tenente Panzacchi, si distingue per i metodi [[repressione|repressivi]] utilizzati, volti ad impedire anche le semplici discussioni tra detenuti di diverse sezioni. Questi ed altri ufficiali minacciavanoe provocavano ripetutamente gli anarchici ed i detenuti politici, dimostrando che molti guardiani avevano mantenuto l'odio contro gli elementi di "sinistra" a cui erano stati indottrinati dal [[fascismo]]. Questo troverà in seguito conferma soprattutto in Sicilia <ref>[https://www.anarcopedia.org/index.php/L%27insurrezione_antimilitarista_del_%22non_si_parte!%22#Cronologia_delle_rivolte_siciliane_dopo_la_caduta_del_fascismo Cronologia delle rivolte siciliane dopo la caduta del fascismo] </ref>, a Roma <ref>[http://it.wikipedia.org/wiki/Giuseppe_Albano#Dopo_la_Liberazione Il ''Gobbo'' del Quarticciolo e gli espropri proletari. Il ''Gobbo'' verrà ucciso poco tempo dopo in un agguato.]</ref> e in molte altre città, dimostrando una certa continuità di vedute tra il periodo [[fascismo|fascista]] e quello immediatamente seguente.


Nel frattempo, gli anarchici riescono a conquistarsi la fiducia dei partigiani slavi, che prima li consideravano alla stregua di tutti gli italiani: «invasori della loro terra». Questa "alleanza" costringe il colonnello Pistone ad allentare la ferocia dei controlli, consentendo la comunicazione fra detenuti politici e raddoppiando la razione alimentare (costituita da pochi ettogrammi di pane e simil-minestre oppure una sorta di brodaglia di carote e/o patate che spesso causava pericolose epidemie di coliti e dissenteria). Nonostante tutto però, le ispezioni e l'arroganza dei "nuovi" gerarca badogliani sono sempre più intollerabili, sfociando spesso in episodi di ribellione.
Nel frattempo, gli anarchici riescono a conquistarsi la fiducia dei partigiani slavi, che prima li consideravano alla stregua di tutti gli italiani: «invasori della loro terra». Questa "alleanza" costringe il colonnello Pistone ad allentare la ferocia dei controlli, consentendo la comunicazione fra detenuti politici e raddoppiando la razione alimentare (costituita da pochi ettogrammi di pane e simil-minestre oppure una sorta di brodaglia di carote e/o patate che spesso causava pericolose epidemie di coliti e dissenteria). Nonostante tutto però, le ispezioni e l'arroganza dei "nuovi" gerarca badogliani sono sempre più intollerabili, sfociando spesso in episodi di ribellione.
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