Alexei Borovoi: differenze tra le versioni

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Il [[1917]] è anno per lui molto intenso: pubblica il saggio ''La creatività  rivoluzionaria e il parlamento'', la rivista ''Klich'' (La Chiamata) e ad aprile partecipa alla fondazione della Federazione dell'"Unione dei Lavoratori del lavoro Intellettuale" a cui aderiranno insegnanti, medici, ecc. Nel [[1918]] pubblica ''[[Anarchismo e Diritto|L'anarchismo]]'', dove afferma che «l'importanza principale non la si dà  all'anarchismo come fine, ma all'anarchia come ricerca costante di questo obiettivo». Scrive anche che «nessun ideale sociale dal punto di vista dell'anarchismo può essere riferito come assoluto, nel senso che rappresenta l'apice della sapienza umana, il fine della ricerca sociale ed etica dell'uomo.».
Il [[1917]] è anno per lui molto intenso: pubblica il saggio ''La creatività  rivoluzionaria e il parlamento'', la rivista ''Klich'' (La Chiamata) e ad aprile partecipa alla fondazione della Federazione dell'"Unione dei Lavoratori del lavoro Intellettuale" a cui aderiranno insegnanti, medici, ecc. Nel [[1918]] pubblica ''[[Anarchismo e Diritto|L'anarchismo]]'', dove afferma che «l'importanza principale non la si dà  all'anarchismo come fine, ma all'anarchia come ricerca costante di questo obiettivo». Scrive anche che «nessun ideale sociale dal punto di vista dell'anarchismo può essere riferito come assoluto, nel senso che rappresenta l'apice della sapienza umana, il fine della ricerca sociale ed etica dell'uomo.».


Sempre nello [[1918|stesso anno]] fonda l'Unione della propaganda Ideologica dell'Anarchismo e anche la rivista ''Zhzn'' (Vita). Il [[stampa libertaria|giornale]] viene chiuso dalle [[autorità ]] bolsceviche nell'estate del [[1918]], identica sorte toccherà  anche ad altri organi di propaganda anarchica. Fino al [[1922]] s'è reso protagonista nell'organizzazione di convegni sulla storia e la teoria dell'[[anarchismo]], partecipando inoltre alla pubblicazione di [[letteratura|letteratura anarchica classica]].  
Sempre nello [[1918|stesso anno]] fonda l'Unione della propaganda Ideologica dell'Anarchismo e anche la rivista ''Zhzn'' (Vita). Il [[stampa libertaria|giornale]] viene chiuso dalle [[autorità]] bolsceviche nell'estate del [[1918]], identica sorte toccherà  anche ad altri organi di propaganda anarchica. Fino al [[1922]] s'è reso protagonista nell'organizzazione di convegni sulla storia e la teoria dell'[[anarchismo]], partecipando inoltre alla pubblicazione di [[letteratura|letteratura anarchica classica]].  


Dopo aver pubblicato ''L'individuo e la società  dal punto di vista anarchico'' nel [[1921]], nell'autunno dell'anno [[1922|seguente]] viene rimosso dalla cattedra universitaria e gli si proibisce di esercitare l'insegnamento. Ma Alexei Borovi non è uomo che si lasci abbattere dalle persecuzioni politiche ed insieme ad altri anarchici, tra cui l'italiano [[Francesco Ghezzi]], si dedica alla cura del museo [[Kropotkin]] sino al [[1928]], quando le [[autorità ]] bolsceviche lo chiuderanno definitivamente. Nel maggio dell'[[1929|anno seguente]], Borovoi viene arrestato dalla [[GPU]] e il [[12 luglio]] subisce la condanna a tre anni di esilio da scontare a Vyatka.  
Dopo aver pubblicato ''L'individuo e la società  dal punto di vista anarchico'' nel [[1921]], nell'autunno dell'anno [[1922|seguente]] viene rimosso dalla cattedra universitaria e gli si proibisce di esercitare l'insegnamento. Ma Alexei Borovi non è uomo che si lasci abbattere dalle persecuzioni politiche ed insieme ad altri anarchici, tra cui l'italiano [[Francesco Ghezzi]], si dedica alla cura del museo [[Kropotkin]] sino al [[1928]], quando le [[autorità]] bolsceviche lo chiuderanno definitivamente. Nel maggio dell'[[1929|anno seguente]], Borovoi viene arrestato dalla [[GPU]] e il [[12 luglio]] subisce la condanna a tre anni di esilio da scontare a Vyatka.  


Trascorsi gli ultimi anni della sua vita lavorando come contabile a Vladimir, in quasi totale isolamento e povertà, Alexei Borovoi muore il [[21 novembre]] [[1935]].
Trascorsi gli ultimi anni della sua vita lavorando come contabile a Vladimir, in quasi totale isolamento e povertà, Alexei Borovoi muore il [[21 novembre]] [[1935]].
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