Alexander Atabekian: differenze tra le versioni

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'''Alexander Atabekian''' (Shusha, Azerbaijan, [[2 febbraio]] [[1868]] - 1940) è stato un medico e [[anarco-comunismo|comunista anarchico]] armeno. Dell'ultimo quarto del 19° secolo, Atabekian viene considerato elemento di spicco del movimento anarchico russo, di quello rivoluzionario d'Armenia e del [[anarco-comunismo|comunismo anarchico]] europeo.  
'''Alexander Atabekian''' (Shusha, Azerbaijan, [[2 febbraio]] [[1868]] - 1940) è stato un medico e [[anarco-comunismo|comunista anarchico]] armeno. Dell'ultimo quarto del 19° secolo, Atabekian viene considerato elemento di spicco del movimento anarchico russo, di quello rivoluzionario d'Armenia e del [[anarco-comunismo|comunismo anarchico]] europeo.  


Grazie alla sua attività di tipografo, l'anarchico armeno mise a disposizione delle masse una grandissima quantità di [[letteratura]] anarchica in lingua armena riferita al periodo [[1891]]-[[1894]] che è ancora oggi consuultabile. <ref>[[Max Nettlau]], ''Anarchisten und Syndikalisten Band V''</ref>
Grazie alla sua attività di tipografo, l'anarchico armeno mise a disposizione delle masse una grandissima quantità di [[letteratura]] anarchica in lingua armena riferita al periodo [[1891]]-[[1894]] che è ancora oggi consultabile. <ref>[[Max Nettlau]], ''Anarchisten und Syndikalisten Band V''</ref>


== Biografia ==
== Biografia ==
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Laureatosi in [[medicina sociale|medicina]] a Ginevra, Atabekian, che già era stato espulso da Parigi, decide di lasciare l'Europa passando prima per la [[Bulgaria]] per poi raggiungere l'Iran <ref name="non">Non è certa la data in cui raggiunse l'Iran, ma probabilmente dovrebbe trattarsi di una data a cavallo tra la fine dell'800 e l'inizio del 900</ref>, dove si fermerà per circa 15/16 anni nella regione di Reshd. Impegnato principalmente nell'attività medica, Atabekian trova anche il tempo per incontrarsi con il [[comunismo|comunista]] iraniano-armeno [[Ardeshir Avanessian]], che viene assunto nella farmacia da lui gestita in quelle zone <ref>''Iran Socialist and Communist Parties'', Organization and Groups 1917-1991 </ref>.  
Laureatosi in [[medicina sociale|medicina]] a Ginevra, Atabekian, che già era stato espulso da Parigi, decide di lasciare l'Europa passando prima per la [[Bulgaria]] per poi raggiungere l'Iran <ref name="non">Non è certa la data in cui raggiunse l'Iran, ma probabilmente dovrebbe trattarsi di una data a cavallo tra la fine dell'800 e l'inizio del 900</ref>, dove si fermerà per circa 15/16 anni nella regione di Reshd. Impegnato principalmente nell'attività medica, Atabekian trova anche il tempo per incontrarsi con il [[comunismo|comunista]] iraniano-armeno [[Ardeshir Avanessian]], che viene assunto nella farmacia da lui gestita in quelle zone <ref>''Iran Socialist and Communist Parties'', Organization and Groups 1917-1991 </ref>.  


Allo scoppio della [[La Rivoluzione Russa|Rivoluzione Russa]], nel [[1917]] decide si trasferisce a Mosca, da dove descrive gli eventi rivoluzionari pubblicando una trentina di articoli per ''[[Anarxia]]'', [[stampa anarchica|giornale]] della [[Federazione Anarchica Russa]] e pubblicando numerosi opuscoli - ''Contro il potere'', ''La Grande esperienza'' e ''La settimana sanguinante a Mosca'' -, in cui coraggiosamente critica la degenerazione della [[rivoluzione]] verso ambiti sempre più reazionari ed autoritari. Quando nel novembre [[1917]] i bolscevichi hanno ormai dato una precisa impronta alla rivoluzione, [[Kropotkin]] amaramente scriverà al compagno ed amico Atabekian: «È la fine della rivoluzione».
Allo scoppio della [[La Rivoluzione russa|Rivoluzione russa]], nel [[1917]] decide si trasferisce a Mosca, da dove descrive gli eventi rivoluzionari pubblicando una trentina di articoli per ''[[Anarxia]]'', [[stampa anarchica|giornale]] della [[Federazione Anarchica Russa]] e pubblicando numerosi opuscoli - ''Contro il potere'', ''La Grande esperienza'' e ''La settimana sanguinante a Mosca'' - in cui coraggiosamente critica la degenerazione della [[rivoluzione]] verso ambiti sempre più reazionari ed autoritari. Quando nel novembre [[1917]] i bolscevichi hanno ormai dato una precisa impronta alla rivoluzione, [[Kropotkin]] amaramente scriverà al compagno ed amico Atabekian: «È la fine della rivoluzione».
[[File:Funeralikrop.jpg|thumb|350 px|Funerali di [[Kropotkin]] ([[13 febbraio]] [[1921]]), di cui Alexander Atabekian fu uno degli organizzatori, ultima pubblica manifestazione degli anarchici russi. Il cartello tenuto da due anarchici porta la seguente scritta: «'''Chiediamo la libertà di tutti gli anarchici incarcerati che stanno combattendo per le medesime idee per cui Kropotkin ha combattuto - "l'[[anarchia]]"'''»]]
[[File:Funeralikrop.jpg|thumb|350 px|Funerali di [[Kropotkin]] ([[13 febbraio]] [[1921]]), di cui Alexander Atabekian fu uno degli organizzatori, ultima pubblica manifestazione degli anarchici russi. Il cartello tenuto da due anarchici porta la seguente scritta: «'''Chiediamo la libertà di tutti gli anarchici incarcerati che stanno combattendo per le medesime idee per cui Kropotkin ha combattuto - "l'[[anarchia]]"'''».]]
Desideroso di mettere in pratica le proprie idee, Alexander Atabekian e Sandomirsku aprono nel [[1918]] una tipografia cooperativista, in cui viene editato ''Pocin'', [[stampa anarchica|giornale anarchico]] che propugna il sistema sociale cooperativistico. Avvalendosi anche della collaborazione dei figli, vengono stampati gli opuscoli ''L'etica e la politica'', ''La situazione degli anarchici in Russia'' e le memorie di [[Kropotkin]], di cui è intimo amico. In tutto vengono pubblicati 11 numeri del [[stampa anarchica|giornale]], in 5 dei quali compaiono lavori di  Atabekian inerenti l'Iran e il Medio Oriente.
Desideroso di mettere in pratica le proprie idee, Alexander Atabekian e Sandomirsku aprono nel [[1918]] una tipografia cooperativista, in cui viene editato ''Pocin'', [[stampa anarchica|giornale anarchico]] che propugna il sistema sociale cooperativistico. Avvalendosi anche della collaborazione dei figli, vengono stampati gli opuscoli ''L'etica e la politica'', ''La situazione degli anarchici in Russia'' e le memorie di [[Kropotkin]], di cui è intimo amico. In tutto vengono pubblicati 11 numeri del [[stampa anarchica|giornale]], in 5 dei quali compaiono lavori di  Atabekian inerenti l'Iran e il Medio Oriente.


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Catturato anch'egli, Alexander Atabekian viene imprigionato dagli agenti della [[Ceka]] nel [[1920]] ed accusato di aver violato le vigenti leggi inerenti la stampa. Dopo aver scontato 6 mesi di campo di concentramento, nel [[1921]] viene tratto nuovamente in arresto e spedito in esilio nel Caucaso, ma la pena sarà sospesa per intercessione diretta della famiglia di [[Kropotkin]] <ref>''Repression de I'anarchie en Russie sovietiste'', Edizioni della "Librairie Sociale" Paris</ref>. [[Kropotkin]] infatti aveva mantenuto legami di reciproco rispetto con Lenin, come traspare da due lettere <ref>[http://documentazione.altervista.org/kropotkin.htm Due lettere di Pëtr Kropotkin a [[Lenin]]]</ref> in cui lo stesso si lamenta dei sistemi repressivi usati a sproposito da alcuni bolscevichi. Alla sua morte evidentemente la famiglia del "principe" mantiene ugualmente rapporti ottimali con [[Lenin]], provvedendo di conseguenza ad esercitare la propria influenza per proteggere Atabekian, anche se la sua tipografia verrà chiusa dai bolscevichi per ben 5 volte. Tuttavia, in qualche maniera, egli riesce ad editare il suo [[stampa anarchica|giornale]] fino al [[19 marzo]] [[1923]], quando la [[Ceka|GPU]] gli perquisisce e confisca tutte le attrezzature necessarie per l'attività tipografica. <ref>Pare che la casa editrice del ''[[Golos Truda]]'', con relativa biblioteca, sia riuscita a sopravvivere sino al [[1929]], ma le notizie non sono del tutto attendibili.</ref>
Catturato anch'egli, Alexander Atabekian viene imprigionato dagli agenti della [[Ceka]] nel [[1920]] ed accusato di aver violato le vigenti leggi inerenti la stampa. Dopo aver scontato 6 mesi di campo di concentramento, nel [[1921]] viene tratto nuovamente in arresto e spedito in esilio nel Caucaso, ma la pena sarà sospesa per intercessione diretta della famiglia di [[Kropotkin]] <ref>''Repression de I'anarchie en Russie sovietiste'', Edizioni della "Librairie Sociale" Paris</ref>. [[Kropotkin]] infatti aveva mantenuto legami di reciproco rispetto con Lenin, come traspare da due lettere <ref>[http://documentazione.altervista.org/kropotkin.htm Due lettere di Pëtr Kropotkin a [[Lenin]]]</ref> in cui lo stesso si lamenta dei sistemi repressivi usati a sproposito da alcuni bolscevichi. Alla sua morte evidentemente la famiglia del "principe" mantiene ugualmente rapporti ottimali con [[Lenin]], provvedendo di conseguenza ad esercitare la propria influenza per proteggere Atabekian, anche se la sua tipografia verrà chiusa dai bolscevichi per ben 5 volte. Tuttavia, in qualche maniera, egli riesce ad editare il suo [[stampa anarchica|giornale]] fino al [[19 marzo]] [[1923]], quando la [[Ceka|GPU]] gli perquisisce e confisca tutte le attrezzature necessarie per l'attività tipografica. <ref>Pare che la casa editrice del ''[[Golos Truda]]'', con relativa biblioteca, sia riuscita a sopravvivere sino al [[1929]], ma le notizie non sono del tutto attendibili.</ref>


L'avvento di Stalin e la morte di Lenin segnano la fine dell'influenza che la famiglia di [[Kropotkin]] ancora esercitava sui bolscevichi (ammesso e non concesso che il partito di Stalin si potesse ancora definire bolscevico) <ref name="stalin">'''Nota dell'utente Lupo rosso''': «Stalin sterminò molti bolscevichi di spicco, compresi alcuni illustri capi della Armata Rossa, in modo da poter consolidare la sua dittatura. È da ricordare inoltre, che numericamente è incerto se il maggior sterminatore di comunisti sia stato Hitler o Stalin, tanto per chiarire la differenza esistente fra stalinismo e [[comunismo]], che invece genera molta confusione nell'opinione pubblica (confusione artatamente messa in atto proprio perché non si possa discernere tra i due termini)». </ref> a garanzia dell'incolumità degli anarchici. Non potendo più godere di questa protezione, Alexander Atabekian viene internato in un gulag stalinista, da cui nel [[1940]] si perdono le tracce a causa probabilmente della sua avvenuta morte.
L'avvento di Stalin e la morte di Lenin segnano la fine dell'influenza che la famiglia di [[Kropotkin]] ancora esercitava sui bolscevichi (ammesso e non concesso che il partito di Stalin si potesse ancora definire bolscevico) <ref name="stalin">Nota dell'utente Lupo rosso: «Stalin sterminò molti bolscevichi di spicco, compresi alcuni illustri capi della Armata Rossa, in modo da poter consolidare la sua dittatura. È da ricordare inoltre, che numericamente è incerto se il maggior sterminatore di comunisti sia stato Hitler o Stalin, tanto per chiarire la differenza esistente fra stalinismo e [[comunismo]], che invece genera molta confusione nell'opinione pubblica (confusione artatamente messa in atto proprio perché non si possa discernere tra i due termini)». </ref> a garanzia dell'incolumità degli anarchici. Non potendo più godere di questa protezione, Alexander Atabekian viene internato in un gulag stalinista, da cui nel [[1940]] si perdono le tracce a causa probabilmente della sua avvenuta morte.


== Note ==
== Note ==
<references/>
<references/>
== Bibliografia ==
== Bibliografia ==
*[[George Woodcock]], Ivan Avakumović, ''[[Kropotkin|The anarchist prince]]'',  
*[[George Woodcock]], Ivan Avakumović, ''[[Kropotkin|The anarchist prince]]'',  
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[[Categoria:Anarchici|Atabekian, Alexander]]
[[Categoria:Anarchici|Atabekian, Alexander]]
[[Categoria:Anarchici armeni|Atabekian, Alexander]]
[[Categoria:Anarchici armeni|Atabekian, Alexander]]
[[Categoria:Comunisti anarchici|Atabekian, Alexander]]
[[Categoria:Stampa anarchica|Atabekian, Alexander]]
[[Categoria:Stampa anarchica|Atabekian, Alexander]]
[[Categoria:Medici|Atabekian, Alexander]]
[[Categoria:Medici|Atabekian, Alexander]]
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