Aldo Aguzzi: differenze tra le versioni

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A Buenos Aires, si unisce ad altri compagni ([[Camillo Daleffe]], [[Luigi Tibiletti]], [[Carlo Fontana]], [[Pasquale Caporaletti]], [[Giacomo Sabbatini]] e [[Carlo Marchesi]]) per creare il gruppo ''[[L'Avvenire]]'' che stamperà a partire dal [[1° dicembre]] [[1923]] l'omonimo giornale, nel quale denuncia gli orrori della dittatura firmando diversi articoli con lo pseudonimo di ''Lucio d'Ermes i Agal'', e invita a sostenete i compagni imprigionati sia in [[Italia]] che dalla tirannia sovietica. Rende un omaggio soprattutto al compagno russo [[Aaron Baron]] vittima dei bolscevichi.
A Buenos Aires, si unisce ad altri compagni ([[Camillo Daleffe]], [[Luigi Tibiletti]], [[Carlo Fontana]], [[Pasquale Caporaletti]], [[Giacomo Sabbatini]] e [[Carlo Marchesi]]) per creare il gruppo ''[[L'Avvenire]]'' che stamperà a partire dal [[1° dicembre]] [[1923]] l'omonimo giornale, nel quale denuncia gli orrori della dittatura firmando diversi articoli con lo pseudonimo di ''Lucio d'Ermes i Agal'', e invita a sostenete i compagni imprigionati sia in [[Italia]] che dalla tirannia sovietica. Rende un omaggio soprattutto al compagno russo [[Aaron Baron]] vittima dei bolscevichi.


Militante [[anarco-comunista]], rimane sempre aperto al dialogo con la [[anarco-individualismo|corrente anarchica individualista]] e gli [[illegalismo|illegalisti espropriatori]], e soprattutto con [[Severino Di Giovanni]]. Collaborerà inoltre con la rivista ''[[Culmine]]'' edita da quest'ultimo, ma rifiuterà di allearsi con i rappresentanti della [[democrazia]] borghese. Sempre solidale con le vittime della [[repressione]] politica, pubblicherà nel [[1925]] diversi giornali ''Agire'', ''Libertà '', per prendere le difese di [[Sacco e Vanzetti]], di [[Mario Castagna|Castagna]] e [[Ernesto Bonomini|Bonomini]].
Militante [[anarco-comunista]], rimane sempre aperto al dialogo con la [[anarco-individualismo|corrente anarchica individualista]] e gli [[illegalismo|illegalisti espropriatori]], e soprattutto con [[Severino Di Giovanni]]. Collaborerà inoltre con la rivista ''[[Culmine]]'' edita da quest'ultimo, ma rifiuterà di allearsi con i rappresentanti della [[democrazia]] borghese. Sempre solidale con le vittime della [[repressione]] politica, pubblicherà nel [[1925]] diversi giornali ''Agire'', ''Libertà'', per prendere le difese di [[Sacco e Vanzetti]], di [[Mario Castagna|Castagna]] e [[Ernesto Bonomini|Bonomini]].


Aguzzi è uno degli organizzatori dell'atto del [[il Primo Maggio|Primo Maggio]] [[1925]] al salone «XX Settembre», organizzata dall'[[Alleanza Antifascista Italiana]] (AAI), dove viene permesso di parlare ad antifascisti come [[Luigi Zanetti]], [[Severino di Giovanni]], [[Giuseppe Pellegrini]], [[Romeo Gentile]] e [[Clemente Daglia]]. Il [[13 febbraio]] [[1927]], fa uscire il primo numero di ''Il Pensiero'' nel quale rende omaggio a [[Práxedis G. Guerrero]] e [[Nestor Makhno]] e promette di vendicare [[Sacco e Vanzetti]] (dieci numeri usciranno sino a settembre [[1927]]). Scrive anche sul giornale ''[[L'Adunata dei Refrattari]]'' di New York.  
Aguzzi è uno degli organizzatori dell'atto del [[il Primo Maggio|Primo Maggio]] [[1925]] al salone «XX Settembre», organizzata dall'[[Alleanza Antifascista Italiana]] (AAI), dove viene permesso di parlare ad antifascisti come [[Luigi Zanetti]], [[Severino di Giovanni]], [[Giuseppe Pellegrini]], [[Romeo Gentile]] e [[Clemente Daglia]]. Il [[13 febbraio]] [[1927]], fa uscire il primo numero di ''Il Pensiero'' nel quale rende omaggio a [[Práxedis G. Guerrero]] e [[Nestor Makhno]] e promette di vendicare [[Sacco e Vanzetti]] (dieci numeri usciranno sino a settembre [[1927]]). Scrive anche sul giornale ''[[L'Adunata dei Refrattari]]'' di New York.  
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