Aldo Aguzzi: differenze tra le versioni

m
Sostituzione testo - "''Il Pensiero''" con "«Il Pensiero»"
m (Sostituzione testo - "à " con "à ")
m (Sostituzione testo - "''Il Pensiero''" con "«Il Pensiero»")
Riga 9: Riga 9:
Militante [[anarco-comunista]], rimane sempre aperto al dialogo con la [[anarco-individualismo|corrente anarchica individualista]] e gli [[illegalismo|illegalisti espropriatori]], e soprattutto con [[Severino Di Giovanni]]. Collaborerà inoltre con la rivista ''[[Culmine]]'' edita da quest'ultimo, ma rifiuterà di allearsi con i rappresentanti della [[democrazia]] borghese. Sempre solidale con le vittime della [[repressione]] politica, pubblicherà nel [[1925]] diversi giornali ''Agire'', ''Libertà '', per prendere le difese di [[Sacco e Vanzetti]], di [[Mario Castagna|Castagna]] e [[Ernesto Bonomini|Bonomini]].
Militante [[anarco-comunista]], rimane sempre aperto al dialogo con la [[anarco-individualismo|corrente anarchica individualista]] e gli [[illegalismo|illegalisti espropriatori]], e soprattutto con [[Severino Di Giovanni]]. Collaborerà inoltre con la rivista ''[[Culmine]]'' edita da quest'ultimo, ma rifiuterà di allearsi con i rappresentanti della [[democrazia]] borghese. Sempre solidale con le vittime della [[repressione]] politica, pubblicherà nel [[1925]] diversi giornali ''Agire'', ''Libertà '', per prendere le difese di [[Sacco e Vanzetti]], di [[Mario Castagna|Castagna]] e [[Ernesto Bonomini|Bonomini]].


Aguzzi è uno degli organizzatori dell'atto del [[il Primo Maggio|Primo Maggio]] [[1925]] al salone «XX Settembre», organizzata dall'[[Alleanza Antifascista Italiana]] (AAI), dove viene permesso di parlare ad antifascisti come [[Luigi Zanetti]], [[Severino di Giovanni]], [[Giuseppe Pellegrini]], [[Romeo Gentile]] e [[Clemente Daglia]]. Il [[13 febbraio]] [[1927]], fa uscire il primo numero di ''Il Pensiero'' nel quale rende omaggio a [[Práxedis G. Guerrero]] e [[Nestor Makhno]] e promette di vendicare [[Sacco e Vanzetti]] (dieci numeri usciranno sino a settembre [[1927]]). Scrive anche sul giornale ''[[L'Adunata dei Refrattari]]'' di New York.  
Aguzzi è uno degli organizzatori dell'atto del [[il Primo Maggio|Primo Maggio]] [[1925]] al salone «XX Settembre», organizzata dall'[[Alleanza Antifascista Italiana]] (AAI), dove viene permesso di parlare ad antifascisti come [[Luigi Zanetti]], [[Severino di Giovanni]], [[Giuseppe Pellegrini]], [[Romeo Gentile]] e [[Clemente Daglia]]. Il [[13 febbraio]] [[1927]], fa uscire il primo numero di «[[Il Pensiero]]» nel quale rende omaggio a [[Práxedis G. Guerrero]] e [[Nestor Makhno]] e promette di vendicare [[Sacco e Vanzetti]] (dieci numeri usciranno sino a settembre [[1927]]). Scrive anche sul giornale ''[[L'Adunata dei Refrattari]]'' di New York.  


È arrestato il [[24 dicembre]] [[1927]], dopo l'attentato commesso contro la National City Bank. Riconosciuto innocente, è liberato e pubblica sin da gennaio [[1928]] un nuovo giornale ''L'Allarme'' in cui fa campagna per liberare [[Simón Radowitzky]] dal campo di Ushuaia. Il [[23 maggio]] [[1928]], una bomba posta da Di Giovanni esplode al Consolato italiano facendo numerose vittime. Aguzzi è arrestato un'ora dopo l'esplosione, ma non verrà condannato che a 30 giorni di [[carcere|prigione]] per detenzione illegale di due pistole. Nel marzo del [[1929]], prende la difesa di [[Severino Di Giovanni]] calunniato da [[Diego Abad de Santillán]] sul giornale ''[[La Protesta]]''. Nell'aprile [[1930]], crea il giornale ''Anarchia'', ma dopo il colpo di Stato di Uriburu, si esilia a Montevideo. Sin dal [[1932]], dopo la caduta della dittatura, ritorna a Buenos Aires dove pubblica ancora ''Sorgiamo!''.
È arrestato il [[24 dicembre]] [[1927]], dopo l'attentato commesso contro la National City Bank. Riconosciuto innocente, è liberato e pubblica sin da gennaio [[1928]] un nuovo giornale ''L'Allarme'' in cui fa campagna per liberare [[Simón Radowitzky]] dal campo di Ushuaia. Il [[23 maggio]] [[1928]], una bomba posta da Di Giovanni esplode al Consolato italiano facendo numerose vittime. Aguzzi è arrestato un'ora dopo l'esplosione, ma non verrà condannato che a 30 giorni di [[carcere|prigione]] per detenzione illegale di due pistole. Nel marzo del [[1929]], prende la difesa di [[Severino Di Giovanni]] calunniato da [[Diego Abad de Santillán]] sul giornale ''[[La Protesta]]''. Nell'aprile [[1930]], crea il giornale ''Anarchia'', ma dopo il colpo di Stato di Uriburu, si esilia a Montevideo. Sin dal [[1932]], dopo la caduta della dittatura, ritorna a Buenos Aires dove pubblica ancora ''Sorgiamo!''.
64 364

contributi