Alceste De Ambris: differenze tra le versioni

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'''«Ho deciso di astenermi per ora, e finché non veda più chiaro nelle faccende italiane - da ogni partecipazione alla vita politica - che non ho più alcuna fiducia in un'azione svolta sotto l'egida del nome di D'Annunzio, la cui condotta perpetuamente oscillante ed ambigua, riesce incomprensibile e sembra fatta apposta per disorientare e scoraggiare anche i più volonterosi... Perciò non voglio assolutamente più saperne di seguire l'''uomo''; che si dimostra così inferiore al compito assuntosi... »''' <ref>Serventi Longhi Op. cit. ''Alceste De Ambris a Umberto Calosci'', Parigi,10 agosto 1923, in Archivio Guastoni - De Ambris </ref>
'''«Ho deciso di astenermi per ora, e finché non veda più chiaro nelle faccende italiane - da ogni partecipazione alla vita politica - che non ho più alcuna fiducia in un'azione svolta sotto l'egida del nome di D'Annunzio, la cui condotta perpetuamente oscillante ed ambigua, riesce incomprensibile e sembra fatta apposta per disorientare e scoraggiare anche i più volonterosi... Perciò non voglio assolutamente più saperne di seguire l'''uomo''; che si dimostra così inferiore al compito assuntosi... »''' <ref>Serventi Longhi Op. cit. ''Alceste De Ambris a Umberto Calosci'', Parigi,10 agosto 1923, in Archivio Guastoni - De Ambris </ref>


Gli attacchi di De Ambris al suo antico comandante superavano ormai le sole considerazioni politiche e riguardavano tutta la figura personale e morale di D'Annunzio che aveva miseramente accettato un titolo nobiliare di dubbio gusto (Principe di Montenevoso) poche settimane prima delle elezioni dell'Aprile 1924 e numerose sovvenzioni da parte del Regime. Attacchi durissimi, figli della delusione di De Ambris per la scelta di D'Annunzio di non accettare il ruolo di Duce della nuova [[Italia]] che i rivoluzionari fiumani avevano desiderato.
Gli attacchi di De Ambris al suo antico comandante superavano ormai le sole considerazioni politiche e riguardavano tutta la figura personale e morale di D'Annunzio che aveva miseramente accettato un titolo nobiliare di dubbio gusto (Principe di Montenevoso) poche settimane prima delle elezioni dell'Aprile 1924 e numerose sovvenzioni da parte del Regime. Attacchi durissimi, figli della delusione di De Ambris per la scelta di D'Annunzio di non accettare il ruolo di Duce della nuova [[Italia]] che i rivoluzionari fiumani avevano desiderato.


== De Ambris esule in Francia ==
== De Ambris esule in Francia ==
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