Alberto Meschi: differenze tra le versioni

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Dopo l'assassinio dei fascisti di Giacomo Matteoti il gruppo Gori è all'origine della costituzione nel [[1924]] del Comitato antifascista italiano di Parigi, i cui rappresentanti italiani erano [[E. Abate]], [[Armando Borghi]] e [[Ugo Fedeli]]. Meschi collabora allora a ''Campane a stormo'' (Parigi, 2 numeri in settembre e ottobre [[1924]]) che era l'organo del Comitato.  
Dopo l'assassinio dei fascisti di Giacomo Matteoti il gruppo Gori è all'origine della costituzione nel [[1924]] del Comitato antifascista italiano di Parigi, i cui rappresentanti italiani erano [[E. Abate]], [[Armando Borghi]] e [[Ugo Fedeli]]. Meschi collabora allora a ''Campane a stormo'' (Parigi, 2 numeri in settembre e ottobre [[1924]]) che era l'organo del Comitato.  


Nel [[1925]]-[[1926]] partecipa al complotto catalanista di [[Francisco Macia]] ed anche alle legioni garibaldine di Ricciotti Garibaldi, che però si scoprirà  essere nei fatti un agente al servizio di Mussolini. All'inizio degli anni '30 continua ad essere molto attivo nell'emigrazione antifascista e partecipa alla fondazione della sezione italiana della «Lega dei Diritti dell'Uomo» (LIDU).
Nel [[1925]]-[[1926]] partecipa al complotto catalanista di [[Francisco Macia]] ed anche alle legioni garibaldine di Ricciotti Garibaldi, che però si scoprirà  essere nei fatti un agente al servizio di Mussolini. All'inizio degli anni '30 continua ad essere molto attivo nell'emigrazione antifascista e partecipa alla fondazione della sezione italiana della «Lega dei Diritti dell'Uomo» (LIDU).


Allo scoppio della [[rivoluzione spagnola]], nel luglio del [[1936]], si arruola in [[Spagna]] nella Colonna Rosselli. Ben presto ferito, si trasferisce in [[Francia]], dove collabora a ''[[Guerra di classe]]'' di [[Camillo Berneri]] ed è resposansabile, dopo l'assassinio di quest'ultimo e di [[Francesco Barbieri]], della pubblicazione del numero unico di ''La societa nova'' (Pairig, [[26 maggio]] [[1937]]). Nel maggio [[1938]] fa ritorno in [[Spagna]] e vi rimane sino alla caduta della Repubblica (aprile 1939). Non potendo far ritorno in [[patria]], come tanti altri esuli repubblicani spagnoli viene esiliato in [[Francia]] dove è internato in un campo di concentramento.
Allo scoppio della [[rivoluzione spagnola]], nel luglio del [[1936]], si arruola in [[Spagna]] nella Colonna Rosselli. Ben presto ferito, si trasferisce in [[Francia]], dove collabora a ''[[Guerra di classe]]'' di [[Camillo Berneri]] ed è resposansabile, dopo l'assassinio di quest'ultimo e di [[Francesco Barbieri]], della pubblicazione del numero unico di ''La societa nova'' (Pairig, [[26 maggio]] [[1937]]). Nel maggio [[1938]] fa ritorno in [[Spagna]] e vi rimane sino alla caduta della Repubblica (aprile 1939). Non potendo far ritorno in [[patria]], come tanti altri esuli repubblicani spagnoli viene esiliato in [[Francia]] dove è internato in un campo di concentramento.
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