Storia dell'anarchismo in Africa: differenze tra le versioni

m
Sostituzione testo - "http://www.usi-ait.org/index.php?option=com_content&view=article&id=318:intervista-ad-un-compagno-anarchico-egiziano&catid=34:archivio-articoli&Itemid=41" con "https://archive.is/0JrpX"
(Creata pagina con "200 px|thumb| L''''anarchismo africano''' si differenzia dagli altri "anarchismi" in quanto si caratterizza per alcune specificità legate alla tradizionale organizzazione politica delle antiche società africane, in cui erano spesso presenti elementi libertari o forme di potere non centralizzate. Su questa tradizione si sono poi innestati le moderne correnti anarchiche, che hanno così dato vita ad un particolare ed originale modo di i...")
 
m (Sostituzione testo - "http://www.usi-ait.org/index.php?option=com_content&view=article&id=318:intervista-ad-un-compagno-anarchico-egiziano&catid=34:archivio-articoli&Itemid=41" con "https://archive.is/0JrpX")
 
Riga 28: Riga 28:
L'[[anarchismo]] in Africa del Nord ed in Medio Oriente ha una storia più antica delle altre zone del continente. Tra la fine del 19° e l'inizio del 20° secolo, molte pubblicazioni furono editate in [[Libano]], [[Algeria]], [[Egitto]] e [[Tunisia]]. La prima pubblicazione anarchica è datata [[1877]], ad Alessandria d'[[Egitto]]. Gran parte delle idee furono diffuse da famiglie di operai italiani migrati in nord Africa per lavoro (es. [[Leda Rafanelli]] ed [[Enrico Pea]], fondatori del circolo [[Baracca Rossa]] di Alessandria d'Egittto <ref> Alla [[Baracca Rossa]] non si facevano solo discorsi teorici, ma si agiva anche nella pratica, come quando alcuni marinai russi, fermi nel porto di Alessandria, disertarono. Fatti prigionieri, furono rinchiusi in alcuni vagoni ferroviari per essere riportati alle navi, che poi sarebbero ritornate in [[patria]]. A questo punto gli anarchici della Baracca Rossa, tra cui [http://archive.is/TzVl0 Giuseppe Ungaretti], si stesero sui binari per non far passare il treno.</ref>) o per sfuggire alle persecuzioni durante il periodo [[fascismo|fascista]] (es. tra i militanti del circolo libertario di Tunisi vi erano: [[Emilio Atzori]], [[Raimondo Mereu]], [[Francesco Piras|Francesco]] e [[Antonio Piras]], [[Giovanni Dettori]] ecc.), anche se non mancano i locali che abbracciarono gli ideali anarchici (es. l'egiziano [[Mohamed Sintky]]). Gli anarchici italiani furono anche accusati di aver messo in atto un attentato contro il consolato italiano di Tunisi il [[28 dicembre]] [[1928]] e contro il giornale fascista «Unione» il [[18 aprile]] [[1929]]). Sul fronte [[colonialismo|anticolonialista]] e antimilitarista da segnalare l'attivismo del franco-algerino [[Mohamed Saïl]].
L'[[anarchismo]] in Africa del Nord ed in Medio Oriente ha una storia più antica delle altre zone del continente. Tra la fine del 19° e l'inizio del 20° secolo, molte pubblicazioni furono editate in [[Libano]], [[Algeria]], [[Egitto]] e [[Tunisia]]. La prima pubblicazione anarchica è datata [[1877]], ad Alessandria d'[[Egitto]]. Gran parte delle idee furono diffuse da famiglie di operai italiani migrati in nord Africa per lavoro (es. [[Leda Rafanelli]] ed [[Enrico Pea]], fondatori del circolo [[Baracca Rossa]] di Alessandria d'Egittto <ref> Alla [[Baracca Rossa]] non si facevano solo discorsi teorici, ma si agiva anche nella pratica, come quando alcuni marinai russi, fermi nel porto di Alessandria, disertarono. Fatti prigionieri, furono rinchiusi in alcuni vagoni ferroviari per essere riportati alle navi, che poi sarebbero ritornate in [[patria]]. A questo punto gli anarchici della Baracca Rossa, tra cui [http://archive.is/TzVl0 Giuseppe Ungaretti], si stesero sui binari per non far passare il treno.</ref>) o per sfuggire alle persecuzioni durante il periodo [[fascismo|fascista]] (es. tra i militanti del circolo libertario di Tunisi vi erano: [[Emilio Atzori]], [[Raimondo Mereu]], [[Francesco Piras|Francesco]] e [[Antonio Piras]], [[Giovanni Dettori]] ecc.), anche se non mancano i locali che abbracciarono gli ideali anarchici (es. l'egiziano [[Mohamed Sintky]]). Gli anarchici italiani furono anche accusati di aver messo in atto un attentato contro il consolato italiano di Tunisi il [[28 dicembre]] [[1928]] e contro il giornale fascista «Unione» il [[18 aprile]] [[1929]]). Sul fronte [[colonialismo|anticolonialista]] e antimilitarista da segnalare l'attivismo del franco-algerino [[Mohamed Saïl]].


Spesso questi movimenti sono stati annacquati o addirittura degenerati dall'ideologia nazionalista o dal [[marxismo]], tuttavia gruppi e individualità persistono ancora oggi: in [[Israele]]\[[Palestina]] agiscono gli [[Anarchici contro il Muro]], in Libano il gruppo [[Al Badil al Taharouri]], in [[Algeria]] gli anarchici locali, specie quelli militanti nel [[Conseil des Lycées d'Algérie]], hanno contatti con i francesi della [[Confédération nationale du travail|CNT-f]], infine in Libia <ref>Comunicato di un'anarchico libico sulle rivolte nel suo paese: [http://www.anarkismo.net/article/19119 I segni della sconfitta della rivoluzione in Libia]</ref> Marocco ed Egitto agiscono piccoli gruppi <ref>[http://www.usi-ait.org/index.php?option=com_content&view=article&id=318:intervista-ad-un-compagno-anarchico-egiziano&catid=34:archivio-articoli&Itemid=41 Intervista ad un compagno anarchico egiziano]</ref>o singole individualità impegnate nel campo [[Sindacalismo|sindacalista]] e in quello della ricerca universitaria <ref>Fonte principale: [https://web.archive.org/web/20160817145445/http://flag.blackened.net/revolt/africa/north.html Anarchism & revolutionary syndicalism in Northern Africa and the Middle East.]</ref>.
Spesso questi movimenti sono stati annacquati o addirittura degenerati dall'ideologia nazionalista o dal [[marxismo]], tuttavia gruppi e individualità persistono ancora oggi: in [[Israele]]\[[Palestina]] agiscono gli [[Anarchici contro il Muro]], in Libano il gruppo [[Al Badil al Taharouri]], in [[Algeria]] gli anarchici locali, specie quelli militanti nel [[Conseil des Lycées d'Algérie]], hanno contatti con i francesi della [[Confédération nationale du travail|CNT-f]], infine in Libia <ref>Comunicato di un'anarchico libico sulle rivolte nel suo paese: [http://www.anarkismo.net/article/19119 I segni della sconfitta della rivoluzione in Libia]</ref> Marocco ed Egitto agiscono piccoli gruppi <ref>[https://archive.is/0JrpX Intervista ad un compagno anarchico egiziano]</ref>o singole individualità impegnate nel campo [[Sindacalismo|sindacalista]] e in quello della ricerca universitaria <ref>Fonte principale: [https://web.archive.org/web/20160817145445/http://flag.blackened.net/revolt/africa/north.html Anarchism & revolutionary syndicalism in Northern Africa and the Middle East.]</ref>.


In [[Egitto]], le rivolte contro Mubarak sono state l'humus politico-culturale che hanno permesso la nascita del [[Movimento Socialista Libertario (Egitto)|Movimento Socialista Libertario]] (''الحركة الاشتراكية التحررية''), costituitosi ad Il Cairo il [[23 maggio]] [[2011]].
In [[Egitto]], le rivolte contro Mubarak sono state l'humus politico-culturale che hanno permesso la nascita del [[Movimento Socialista Libertario (Egitto)|Movimento Socialista Libertario]] (''الحركة الاشتراكية التحررية''), costituitosi ad Il Cairo il [[23 maggio]] [[2011]].
66 518

contributi