66 676
contributi
K2 (discussione | contributi) Nessun oggetto della modifica  | 
				K2 (discussione | contributi)  Nessun oggetto della modifica  | 
				||
| Riga 4: | Riga 4: | ||
<br>  | <br>  | ||
{{Biblioteca/Titolo 2|nome=[https://www.eleuthera.it/files/materiali/Malatesta_Il_Buon_senso_della_rivoluzione.pdf Il buon senso della rivoluzione] (di [[Errico Malatesta]])|autore=Errico Malatesta|altro=}}  | {{Biblioteca/Titolo 2|nome=[https://www.eleuthera.it/files/materiali/Malatesta_Il_Buon_senso_della_rivoluzione.pdf Il buon senso della rivoluzione] (di [[Errico Malatesta]])|autore=Errico Malatesta|altro=}}  | ||
[[File:Buon_senso.jpg|miniatura|  | [[File:Buon_senso.jpg|miniatura|left|250px|'''''[https://www.eleuthera.it/files/materiali/Malatesta_Il_Buon_senso_della_rivoluzione.pdf Il buon senso della rivoluzione]''''', (''Eleuthera'', [[1999]]), un libro di [[Errico Malatesta]], a cura di [[Giampietro Berti]].]]  | ||
L'antologia è composta di articoli e saggi scritti nell'ultimo periodo della vita di [[Errico Malatesta]], vale a dire gli anni che corrono dal [[1919]] al [[1932]]. Tale scelta è dettata dalla constatazione che si tratta del periodo della sua «maturità» politica e culturale. E ciò perché il grande anarchico italiano, per una serie di contingenze particolari (per esempio, l'uscita del quotidiano «[[Umanità Nova]]»), ha modo solo allora di precisare e approfondire le sue idee intorno ad una serie di questioni, precedentemente trattate in modo sporadico e occasionale. Specialmente con gli articoli e i saggi apparsi tra il [[1924]] e il [[1926]], pubblicati nella rivista «[[Pensiero e Volontà]]», [[Malatesta]] giunge al definitivo approfondimento della sua sessantennale riflessione teorica, frutto di un'esperienza politica, culturale ed esistenziale che nel movimento operaio e [[socialista]] non ha precedenti.  | L'antologia è composta di articoli e saggi scritti nell'ultimo periodo della vita di [[Errico Malatesta]], vale a dire gli anni che corrono dal [[1919]] al [[1932]]. Tale scelta è dettata dalla constatazione che si tratta del periodo della sua «maturità» politica e culturale. E ciò perché il grande anarchico italiano, per una serie di contingenze particolari (per esempio, l'uscita del quotidiano «[[Umanità Nova]]»), ha modo solo allora di precisare e approfondire le sue idee intorno ad una serie di questioni, precedentemente trattate in modo sporadico e occasionale. Specialmente con gli articoli e i saggi apparsi tra il [[1924]] e il [[1926]], pubblicati nella rivista «[[Pensiero e Volontà]]», [[Malatesta]] giunge al definitivo approfondimento della sua sessantennale riflessione teorica, frutto di un'esperienza politica, culturale ed esistenziale che nel movimento operaio e [[socialista]] non ha precedenti.  | ||